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NFL 2014 POWER RANKINGS – WEEK 16

Ultimo atto della Regular Season 2014. I Seahawks emergono nuovamente come la forza da battere nella NFC: tempo di un “Repete” (Repeat + Pete Carroll)? #1 (=): New England Patriots (12-3) – vittoria coi brividi sui Jets. Si avviano ai playoff con l’etichetta di squadra da battere #2 (+3): Seattle Seahawks (11-4) – tutto come […]


Ultimo atto della Regular Season 2014. I Seahawks emergono nuovamente come la forza da battere nella NFC: tempo di un “Repete” (Repeat + Pete Carroll)?

Seattle Seahawks v Arizona Cardinals

#1 (=): New England Patriots (12-3) – vittoria coi brividi sui Jets. Si avviano ai playoff con l’etichetta di squadra da battere

#2 (+3): Seattle Seahawks (11-4) – tutto come previsto a Phoenix. Ci ritorneranno per il Superbowl?

#3 (+1): Green Bay Packers (11-4) – dopo la battuta d’arresto di Buffalo, ritorno al successo a Tampa. Domenica contro i Lions si decide il fato della NFC North

#4 (+3): Detroit Lions (11-4) – qualche difficoltà contro i Bears guidati da Jimmy Clausen, ma alla fine mantengono intatte le chance di conquista della division

#5 (+3): Dallas Cowboys (11-4) – la vittoria roboante sui Colts lascia pensare che ai playoff ci andranno da protagonisti

#6 (+3): Denver Broncos (11-4) – le ultime settimane hanno mostrato in tutta evidenza che qualcosa non sta andando per il verso giusto per Peyton Manning e per i Broncos. Ora è il momento di invertire la tendenza

#7 (+2): Cincinnati Bengals (10-4-1) – una grande vittoria sui Broncos che dà morale prima della “finale” della AFC North di domenica a Pittsburgh

#8 (+2): Pittsburgh Steelers (10-5) – ritorno ai playoff garantito dal successo di Kansas City e titolo divisionale a portata di mano, vincendo in casa contro Cincy

#9 (-7): Arizona Cardinals (11-4) – senza QB diventa impossibile anche per Arians trovare un modo per battere Seattle. Comunque ai playoff ci andranno e meritano un riconoscimento speciale per una stagione miracolosa a dispetto degli infortuni

#10 (-4): Indianapolis Colts (10-5) – la batosta di Dallas non è un buon viatico in vista dei playoff. Se vogliono fare strada nella postseason, devono cambiare registro

#11 (+3): San Diego Chargers (9-6) – semplicemente pazzesca la rimonta (ennesima) guidata da Rivers a San Francisco. Sono in controllo del proprio destino in chiave wild card AFC, ma a Kansas City devono vincere lo spareggio per ritornare ai playoff

#12 (-1): Baltimore Ravens (9-6) – avevano in mano le proprie sorti, ma perdere a Houston li condanna a sperare in una serie di risultati favorevoli, se vogliono partecipare ai playoff

#13 (-1): Philadelphia Eagles (9-6) – il patatrac era già maturato nelle ultime giornate, ma uscire ufficialmente dalla lotta ai playoff per mano dei Redskins brucia

#14 (+2): Houston Texans (8-7) – rovinano la corsa ai playoff dei Ravens, provando a prendere inerzia in vista della prossima stagione

#15 (-2): Kansas City Chiefs (8-7) – non potevano permettersi di perdere in casa dagli Steelers, meno ancora ora da San Diego. Ma senza Alex Smith non sarà semplice

#16 (+3): Miami Dolphins (8-7) – una faticaccia contro i Vikings, ma chissà che non contribuisca a salvare Joe Philbin

#17 (-2): Buffalo Bills (8-7) – alti e bassi fino alla fine. Dopo l’impresa contro i Packers, uno scivolone a Oakland con cui si suicidano in chiave wild card

#18 (-1): San Francisco 49ers (7-8) – avevano iniziato bene contro i Chargers, ma alla lunga si sono sfaldati. L’addio a Jim Harbaugh è ormai imminente

#19 (+3): Carolina Panthers (6-8-1) – difficile da credere, ma la “finalissima” per il titolo della NFC South ad Atlanta può garantirgli un inatteso posto ai playoff. E forse salvare Ron Rivera

#20 (-2): Cleveland Browns (7-8) – un vero peccato concludere una stagione promettente con un declino così evidente. E le polemiche su Johnny Manziel e Josh Gordon non lasciano presagire una offseason serena. Tanto per cambiare

#21 (+4): Atlanta Falcons (6-9) – vedi Carolina Panthers: difficile da credere, ma la “finalissima” per il titolo della NFC South ad Atlanta può garantirgli un inatteso posto ai playoff. E forse salvare Mike Smith

#22 (+2): New York Giants (6-9) – rispetto ad altre squadre che non vedono l’ora di finire la stagione, dimostrano uno spirito pugnace. Odell Beckham sarà una stella e forse Coughlin sarà ancora l’head coach fra 9 mesi

#23 (-1): Minnesota Vikings (6-9) – sconfitta combattuta quella di Miami. E ora vincere sui Bears per evitare l’ultima posizione nella NFC North

#24 (-3): New Orleans Saints (6-9) – perdere in casa dai Falcons, quando potevano assicurarsi (o quasi) il titolo della NFC South, è rappresentativo della stagione vissuta. Che lascia molta amarezza e delusione

#25 (-2): St. Louis Rams (6-9) – grandi botte e colpi bassi contro i Giants, ma ciò che resta è una sconfitta e la sensazione che Jeff Fisher non abbia portato granché, dopo tre anni di scarsi progressi, pur in una divisione di ferro

#26 (-3): Chicago Bears (5-10) – è in corso il conto alla rovescia per una vera e propria rivoluzione? La storia dei McCaskey suggerisce di no, ma le sensazioni indicano che più di una testa rotolerà nel “Black Monday”

#27 (=): Washington Redskins (4-11) – bella vittoria di fine stagione sugli Eagles. E ora ci si domanda che ne sarà di RGIII e Jay Gruden

#28 (=): New York Jets (3-12) – perdere di misura dai Patriots non è cosa da squadra in disarmo. Ma le voci di corridoio dicono che Rex Ryan abbia già ripulito il proprio ufficio. Destinazione Chicago?

#29 (=): Jacksonville Jaguars (3-12) – fanno ciò che si aspettava che facessero, battere i Titans

#30 (=): Oakland Raiders (3-12) – vincere sui Bills conferma qualche segno di speranza in vista del futuro. Ora l’attesa è per il nuovo coach. E chissà che non riescano a tenere Jim Harbaugh nella Baia di San Francisco, a dispetto dei milioni offerti dalla University of Michigan

#31 (-1): Tampa Bay Buccaneers (2-13) – missione per l’ultima giornata: perdere per assicurarsi il diritto di scegliere Marcus Mariota nel prossimo draft

#32 (-2): Tennessee Titans (2-13) – purtroppo per loro, la possibilità di scegliere per primi al draft non dipende da loro. Ma ne avrebbero un gran bisogno

 

(Photo courtesy: Norm Hall/Getty Images)

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