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FIDAF TV cambia gestore, ecco cosa è successo dietro le quinte

Scopriamo come si è arrivati alla concessione di FIDAF TV ad Edizioni Sideline dopo due anni di gestione da parte di Assofootball, ecco le richieste dettagliate.

FIDAF TV

Ultimamente si è fatto un gran parlare di FIDAF TV e dei motivi (veri o presunti) che hanno portato la Federazione a decidere di assegnare ad un nuovo gestore la piattaforma per lo streaming delle partite dopo due anni di collaborazione con Assofootball.

Scelta economica o altro?

Se da una parte pare che la scelta sia di natura puramente economica, dall’altra emerge anche una considerazione qualitativa, che riporta il fatto che il progetto vincitore sia stato ritenuto più completo, e quindi più interessante (anche perchè non sembra che ci siano troppi “milioni di euro” di differenza tra i due progetti).

A tutto questo c’è anche una constatazione da fare in merito alla timeline di tutto il processo decisionale, Assofootball ha rilanciato tre volte, spaiando un po’ le carte in tavola e facendo dietro-front su alcune richieste, e questo pare abbia creato dei dubbi nei vertici federali, magari facendo scricchiolare la fiducia verso l’ex gestore.

Le proposte finali

La proposta di Assofootball

Per quanto riguarda Assofootball la proposta finale è stata una richiesta di 11.000 euro che avrebbe coperto 17 partite di Prima Divisione (comprese wildcard, semifinali e Italian Bowl), più le finali di Seconda e Terza Divisione ed eventuali altri impegni quali all-star game, evento di Castelgiorgio, finale Master o juniores.

Il totale si aggirerebbe sulle 20-23 partite, quindi un costo medio tra 480 e 550 euro a partita, che però avrebbe anche il “carico” della spesa, a carico di FIDAF, di vitto e alloggio per lo staff di Assofootball per il week end dell’Italian Bowl e per l’eventuale evento di Castelgiorgio.

Non avendo i numeri precisi dello staff e nemmeno i prezzi di un’eventuale sistemazione in albergo per 2 giorni, non siamo in grado di valutare l’impatto economico di tale richiesta, poichè potrebbe trattarsi di poche centinaia di euro oppure anche un qualche migliaio. Una cosa è certa, il costo per partita aumenterebbe di qualcosa.

La proposta di Edizioni Sideline

Passiamo alla proposta vincente, quella di Edizioni Sideline, associazione culturale con sede ad Ancona, che è praticamente l’organo che si occupa di Dolphins Ancona TV, e che negli ultimi 2 anni ha realizzato gli streaming per la squadra marchigiana, oltre che qualche evento federale come le finali juniores e l’Alps Bowl tra Italia e Svizzera.

Edizioni Sideline ha puntato la sua proposta sulla creazione e gestione di un canale di web tv che fosse di più ampio respiro, ovvero che non si limitasse solo alle partite di Prima Divisione ma anche a quelle di Seconda e Terza.  A livello economico la “macro” differenza con la proposta di Assofootball è la suddivisione dei costi e la proposta di un costo “certo” per partita. Edizioni Sideline infatti propone un costo fisso a partita di 350 euro, e il palinsesto prevede 9 partite di regular season di Prima Divisione più wild card e semifinali, ai quali si aggiungono semifinali e finali di Seconda e Terza Divisione.
Il totale dovrebbe essere quindi di 19 partite che per 350 euro cadauna portano il monte spesa di FIDAF a 6.650 euro.

A questi 6650 euro si dovrebbero poi aggiungere 3000 euro per la gestione del canale che dovrebbe fornire un non precisato numero di trasmissioni di varia natura: da eventuali trasmissioni tipo dibattito a video amarcord, highlights, differite di partite delle tre divisioni che avranno dei requisiti televisivi.
Qualora Edizioni Sideline dovesse ottemperare a questo tipo di gestione, il monte spesa di FIDAF arriverebbe a 9.650 euro.

In tutto questo, c’è da aggiungere che la proposta di Edizioni Sideline rimane aperta all’aggiunta di più partite (eventuali dirette aggiuntive) che sarebbero sempre quotate 350 euro cadauna.
Edizioni Sideline infine porta in “bundle” con il suo progetto, 9 partite dei Dolphins Ancona gratuitamente (che erano comunque già presenti anche lo scorso anno), che quindi non fanno salire i costi e al tempo stesso fanno comunque aumentare il numero degli streaming da 19 a 28.

Le differenze

Come si può vedere da ciò che è stato ufficialmente comunicato ai team di Prima Divisione quindi, le due proposte sono in parte simili, da un lato c’è l’esperienza di un team (Assofootball) che ha due anni di collaborazione con FIDAF, ma che forse ha fallito l’approccio “commerciale”, poichè si è passati da una prima proposta di 20.000 euro ad una finale di 11.000 (più l’eventuale spesa per lo staff) senza però riuscire a specificare eventuali forniture oltre agli streaming delle partite, dall’altra parte c’è un team che ha un’esperienza altrettanto lunga, che però fino allo scorso anno è stata messa esclusivamente a disposizione di una sola squadra, i Dolphins Ancona, e che forse ha saputo diversificare meglio l’offerta.

Da un lato quindi c’è una proposta di streaming (Assofootball), dall’altra anche lo sviluppo di un canale FIDAF di più ampie vedute (Edizioni Sideline), anche se non va dimenticato che Assofootball in passato ha realizzato trasmissioni a latere dell’accordo con FIDAF, ma forse proprio il fatto che non ci sia stato nulla “nero su bianco” in merito ad altre features, a livello di contratto, ha fatto preferire un accordo sulla carta più chiaro.

La reazione delle squadre di Prima Divisione

Le squadre di Prima Divisione hanno mal digerito inizialmente il problema creatosi intorno a FIDAF TV, e questo alla fine ha portato anche ad una frattura tra i presidenti sulle decisioni da prendere.
Guelfi, Ducks, UTA, Giants, Giaguari e ovviamente Dolphins hanno aderito all’offerta di Edizioni Sideline, i Rhinos Milano hanno aderito parzialmente, riservandosi di non concedere la diretta per il derby di andata e per la partita casalinga contro i Panthers Parma.
Lions e Seamen hanno declinato l’offerta di FIDAF TV dichiarando che gli streaming saranno autoprodotti da loro stessi per le partite in casa.
I Panthers Parma infine hanno declinato qualsiasi tipo di trasmissione casalinga in diretta.

Non entriamo nel merito delle decisioni dei team, resta comunque il fatto che per l’ennesimo anno, una non uniformità di scelta, ha come solo effetto quello di compromettere il palinsesto di FIDAF TV (come è successo anche in passato).

A questa frattura tra le squadre, si aggiunge comunque quella delle offerte, perchè considerando che Assofootball ha la sua base operativa in nord Italia ed Edizioni Sideline nel centro-sud, forse se FIDAF avesse tentato di far collaborare le due entità si sarebbero potuti avere un numero maggiore di eventi in diretta che avrebbero potuto coprire tutta la penisola e tutte e tre le categorie. Ovviamente sarebbero lievitati i costi, ma il progetto della FIT sulla web TV dovrebbe essere preso da esempio, come sembra voglia fare anche la FIP, ci arriveremo anche noi?

Ora non resta che aspettare l’inizio della stagione e sperare che tutto proceda per il meglio, anche se già all’orizzonte si paleserà il primo problema quando si arriverà ai playoff, poichè è bene ricordare che il palinsesto di FIDAF TV prevede la post season, che però in caso di partite in casa di Seamen o Lions non saranno trasmesse da FIDAF TV ma dalle squadre stesse, e in questo caso FIDAF riuscirebbe pure a risparmiare.

Per nostra fortuna (cioè di tutti noi appassionati), l’Italian Bowl non dipenderà dalla scelta di nessuna squadra o fornitore ma sarà “democraticamente” in mano ad Havas che con tutta probabilità lo trasmetterà come negli anni scorsi su FOX Sports Italia.

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