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Dolphins: intervista a Edoardo Garbini

Nel mentre che la squadra si avvicina alle ultime ore prima del ritorno in campo per il secondo impegno stagionale, contro gli Storms Pisa (domenica prossima, ore 15.30 al Giuliani di Torrette), continuiamo il nostro percorso attraverso i giovani giocatori degli Energy Building Dolphins Ancona, dopo aver conosciuto due “veterani” come Mejdi Soltana e Simone […]



Nel mentre che la squadra si avvicina alle ultime ore prima del ritorno in campo per il secondo impegno stagionale, contro gli Storms Pisa (domenica prossima, ore 15.30 al Giuliani di Torrette), continuiamo il nostro percorso attraverso i giovani giocatori degli Energy Building Dolphins Ancona, dopo aver conosciuto due “veterani” come Mejdi Soltana e Simone Ragnetti, questa è la volta per un “rookie” un debuttante, che proprio nella prima partita contro i Guelfi Firenze ha mosso i suoi primi passi casco in testa e paraspalle addosso.

Nome: Edoardo
Cognome: Garbini
Nato il: 18/05/1993
Ruolo: da definire, inizialmente CB ora un po’ più WR
Esperienza: Rookie, ovvero primo anno con la squadra
Numero di maglia: 7

Cosa fai nella vita? “Ho iniziato da poco il mio percorso di studi universitari a Bologna, studio “manager e marketing”, in sostanza Economia. Gli studi quindi mi tengono lontano per parte della settimana dalla squadra, purtroppo. Riesco ad allenarmi solo una volta ogni 7 giorni con loro, più la partita nel weeekend.”

Quando ti sei avvicinato al mondo del football? “La mia prima partita vista è stata il Super Bowl giocato nel 2010, quello vinto dai New Orleans Saints di Drew Brees, contro i Colts di Peyton Manning. Da lì poi ho preso a seguire anche la NFL”

Questo grazie alla tv e per il mondo reale? Come sei entrato in contatto con il mondo Dolphins? “Amici di amici. In sostanza grazie ad un amico in comune con Michele Marchini (WR della squadra, già nazionale, uno dei migliori, se non il migliore ricevitore italiano, ndr): assieme a lui venivo a vedere le partite che giocavate in casa nella stagione 2010, di pari passo con l’inizio della mia passione per la NFL. Alla fine dopo aver letto le locandine delle Dolphins Experience mi son detto perché non provarci e ho iniziato ad allenarmi.”

Com’è l’ambiente nello spogliatoio? Il tuo primo impatto con questo nuovo sport e i nuovi compagni. “Apprezzo molto il clima che si vive in squadra, mi trovo bene con i compagni ed è per questo che sono sicuro di aver fatto una giusta scelta a lasciare il calcio per venire a giocare con i Dolphins.”

Tu sei arrivato da poco, però cosa ti aspetti da questa stagione, sia dal punto di vista della squadra che soprattutto considerando il tuo percorso di miglioramento? “Per quanto riguarda la stagione non so bene dire come andrà a finire visto che non conosco i nostri avversari e ancora non conosco bene nemmeno il nostro potenziale effettivo visti gli errori del primo match, dove abbiamo vinto molto bene, ma abbiamo anche commesso tante sbavature che se non migliorate alla lunga potrebbero costarci molto caro. Personalmente spero di migliorare molto e acquisire fiducia nei compagni e nei coaches. In uno sport come questo la fiducia è alla base di ogni singola azione, noi “nuovi” ce la dobbiamo conquistare snap dopo snap.”

Parlaci un po’ di te come atleta, del tuo ruolo. “Allora, innanzitutto la mia condizione di studente fuori sede sta un po’ influenzando la mia crescita. Come dicevo all’inizio riesco ad allenarmi con la squadra solo una volta a settimana, che integro andando in palestra o facendo comunque attività fisica almeno un’altra volta a settimana anche stando qui a Bologna. La forma nel ruolo del WR è importantissima, perché ti trovi spesso a compiere corse e tagli senza però venir sempre coinvolto dal tuo QB, quindi bisogna essere in grado di non stancarsi e restare sempre concentrati su quello che va fatto. Ovviamente ho davvero moooolto da lavorare.”

Leggo: Ruolo DB prima, WR poi, cosa è succeso? “Inizialmente mi avevano indirizzato verso il ruolo di CornerBack, poi Rocky mi ha inventato WR e la cosa devo dire non mi dispiace per nulla: è il ruolo che mi appassiona di più. A proposito Pentello è fantastico con noi ragazzi, ci aiuta tantissimo a capire quello che va fatto e come va fatto, averlo sulla sideline e negli allenamenti è indubbiamente un’arma in più.”

Veniamo al debutto, com’è stato? “La prima partita…indescrivibile! Ho mangiato prestissimo per ogni paura di dolori strani o imprevisti vari, ero tesissimo e non volevo assolutamente deludere la squadra. Quando abbiamo iniziato ero molto nervoso tant’è che per molti snap ho sbagliato tutto quello che poteva essere sbagliato e mi sono anche accorto di ciò. D’altronde è uno sport nuovo per me, non è semplice come tirare dei calci ad un pallone, cosa che facciamo sin da quando siamo piccoli. Anche se sono mesi che mi allenavo, trovarmi in partita è stato quasi come un salto nel buio, poi piano piano ho iniziato ad “accendere la luce” e mi sono concentrato sulle singole cose che andavano fatte.

In tutto questo però c’è stata la tua prima ricezione ufficiale!! È stato FIGO, poi più ci ripenso più mi sembra di essere capitato lì per caso dopo aver anche sbagliato traccia, ma va bene, è andata e se non ricordo male ho preso anche il primo down.”

Sì sì…hai preso il primo down!! In apertura ci hai già accennato al tuo amore per questo sport che è iniziato guardando una partita della NFL, che squadra tifi? Quali sono i tuoi giocatori preferiti? “Sì ormai seguo tutta la NFL e tifo per i Pittsburgh Steelers anche se quest’anno vedo difficile l’approdo ai playoff, perché la partenza non è stata delle migliori e dietro stiamo facendo troppa fatica per come eravamo abituati. Ma mai dire mai, io ci credo anche se qualcosa mi dice che il titolo andrà ai 49ers. Non ho un giocatore preferito ma posso dire che mi piaceva molto Hines Ward (mio Steelers preferito) che si è ritirato l’anno scorso dopo aver raggiunto le 1000 ricezioni in carriera e Larry Fitzgerald (Cardinals)..due ricevitori fantastici. Ward poi era stupendo, unico, interpretava il ruolo del ricevitore con la mentalità di un LB, dalla durezza che metteva in campo al di là del gesto della ricezione in sé.

Ora però torniamo in Italia, grazie per il tuo tempo Edoardo, ti lasciamo ai tuoi studi, con un occhio al prossimo weekend… ”Speriamo di non deludere nella prossima partita contro Pisa ma posso dire che già da ora sono teso.”

Fonte Uff. Stampa Dolphins

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