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Sfida tra acerrimi rivali: Dolphins @ Jets preview

Oggi i Dolphins faranno visita ai Jets, nella fredda New York, per disputare una partita sulla carta abbordabile, ma da non sottovalutare.

NFL 2019 Darnold Jets vs Dolphins

Jets – Dolphins è una classica, uno scontro divisionale tra due squadre che non si sono mai apprezzate, men che meno quest’anno dati i record, piuttosto miseri per entrambe le franchigie, e per la presenza, sulla sideline di New York, di Adam Gase, capo allenatore che l’anno scorso lavorava a Miami, con i Dolphins, e rappresenta quindi un ex importante, seppure in realtà non manchi a molti nella Florida del Sud, diversamente da altri protagonisti delle passate stagioni che stanno facendo molto bene da altre parti.

L’avversario più ostico

Miami se la dovrà vedere contro una squadra non certo in grande forma, come ben sa chi ha visto i Jets domenica scorsa venire sconfitti dai Bengals di Cincinnati, squadra che aveva ancora 0 vittorie in stagione ed era – ma probabilmente è ancora – la frontrunner per la prima scelta assoluta nel prossimo draft di Las Vegas, in programma ad aprile. Occorre comunque ricordare che, prima di quella brutta sconfitta, la gang green aveva messo in fila due belle vittorie, nelle quali aveva messo a tabellone un buon numero di punti.

La squadra di New York avrà il vantaggio di giocare in casa, in uno dei palcoscenici più patinati della NFL, in uno stadio sempre pieno di tifosi appassionati, nonostante le due squadre della Grande Mela non siano esattamente ai vertici della lega; e questo potrebbe motivare i verdi, dotati di buona qualità in attacco. La offense può infatti vantare nomi importanti: su tutti Sam Darnold e Le’Veon Bell, QB e RB dotati di talento cristallino, seppur ambedue abbastanza opachi in questa stagione e, accanto a loro, un parco di ricevitori e TE di buon livello. In difesa ci sono meno superstar acclamate, sebbene gente come Jamal Adams e Jordan Jenkins sia meglio averla nella propria squadra, che in quella avversaria. Degno di nota è anche il rookie Quinnen Williams, DE di sinistra che ha già fatto conoscere il suo nome a diverse squadre NFL, a dispetto della giovane età.

Il più temibile avversario dei Dolphins, però, potrebbe non indossare una divisa verde, in quanto non indossa alcuna divisa: mi riferisco al gelido clima dicembrino di New York. La magia delle luci, degli addobbi, del vento e della neve che caratterizzano dozzine di pellicole cinematografiche ambientate nella capitale morale d’America nel periodo prenatalizio o delle feste invernali non è solo finzione; per una squadra proveniente dalla Florida del Sud, da una città in cui si vive in infradito e mezze maniche, la neve e il gelo sono un clima poco tollerabile. Le previsioni dicono che non dovremmo veder neve, ma il clima sarà freddo e secco al Metlife. 

Bisogna crederci

I Dolphins non sono in ottime condizioni e non è difficile confermare questa affermazione, basta vedere quanto piena sia l’infermeria di Miami; il morale però difficilmente ne risentirà, dal momento che veniamo da una vittoria convincente contro gli Eagles, farcita di un TD che difficilmente scorderemo, con il punter che mette a segno 6 punti passando al suo kicker; è possibile che numerosi miei lettori seguano questo sport da più tempo di me, ma non so se a qualcuno è mai capitato di assistere a un simile trick play. Il calendario di dicembre, inoltre, potrebbe dare una bella mano ai pinnati, poiché i prossimi sfidanti sembrano tutt’altro che irresistibili – i tifosi di Jets, Giants e Bengals mi perdoneranno ma il record parla per le loro squadre, e lo fa in maniera molto convincente – per cui è lecito aspettarsi una buona prova domenica. Alcuni analisti danno addirittura gli ospiti per favoriti, a questo punto della stagione, ma questo è forse spingersi troppo in là; senz’altro, comunque, possiamo aspettarci una sfida equilibrata.

Quali potrebbero essere le chiavi per un successo di Miami? principalmente tre a mio avviso; innanzitutto un attacco efficace, specialmente in red zone, dove si devono segnare i punti, indifferentemente se tramite pass efficaci di Ryan Fitzpatrick o corse di Kalen Ballage, Patrick Laird o Myles Gaskin, i quali sono stati molto assenti ultimamente, costringendo la squadra a giocare in maniera monodimensionale, affidandosi praticamente soltanto ai lanci. In secondo luogo non credo si potrà prescindere dal limitare Darnold: il giovane QB ha un braccio potentissimo ma va spesso in difficoltà quando deve giocare fuori dalla tasca, affrettare la decisione o, comunque, impostare il gioco da una situazione di disagio; e di situazioni di disagio ne incontra parecchie poiché la sua linea non è esattamente una cortina di ferro, anzi, a tratti pare proprio una sorta di Armata Brancaleone del football, ad essere sinceri. Il terzo elemento che potrebbe far pendere la bilancia in direzione dei Fins dipenderà solo ed esclusivamente da loro: la squadra dovrà dimostrare di avere nuovamente la stessa energia, la stessa tenacia e lo stesso spirito che la hanno animata sette giorni fa: gli standard imposti da coach Brian Flores e dal suo staff sono alti, tanto che il capo allenatore continua a ripetere, come un mantra, di voler vincere sempre e comunque, indipendentemente dagli infortuni e dall’avversario di turno. Flo è uno tosto, e occorre che i ragazzi rispecchino il suo atteggiamento. Bisogna crederci. Forza Dolphins.

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