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Scoppia la voglia di Rhinos a Milano

Sabato 6 marzo il Vigorelli ha ripreso alla grande la sua storia con il football, oltre 500 gli spettatori presenti alla partita tra Kobra Rhinos Milano e Carinthian Black Lions. Un Vigorelli rumoroso che si riabbraccia intorno alla squadra applaudendo sia le giocate dei forti austriaci che la rimonta dei padroni di casa, libreando un […]


Jason Butler, Rhinos Milano - Carinthian Black Lions

Sabato 6 marzo il Vigorelli ha ripreso alla grande la sua storia con il football, oltre 500 gli spettatori presenti alla partita tra Kobra Rhinos Milano e Carinthian Black Lions.

Un Vigorelli rumoroso che si riabbraccia intorno alla squadra applaudendo sia le giocate dei forti austriaci che la rimonta dei padroni di casa, libreando un boato in occasione del touchdown vincente di Jason Butler (foto) che nell’overtime fa vincere ai Rhinos per il terzo anno consecutivo il trofeo Città di Milano, intitolato alla memoria di Stefano Del Curatolo.

La prima metà della gara  è un po’ in sordina, le squadre si studiano, c’è ancora poca lucidità ma ogni tanto si vede qualche fiammata interessante.

A tenere banco per gli austriaci è il quarterback Hernandez che quando non riesce a lanciare, riesce comunque a correre con estrema agilità in mezzo alla difesa milanese.

Ed è proprio Hernandez nel primo quarto di gioco ad andare in touchdown per primo, su un gioco rotto dove non trova ricevitori liberi il giocatore americano si invola tra le maglie arancioni  porta i Black Lions in vantaggio per 6-0 che diventa 7-0 dopo la trasformazione di Schubert.

La partita non sembra offrire grandi spunti fino a metà del secondo periodo quando è la volta del quarterback milanese, Brock Smith, che da una qbsneak per chiudere il quarto down a metà campo, fa valere il suo fisico imponente sfondando nella linea difensiva e correndo per quasi 60 yards, fermato solo dal ritorno del cornerback austriaco che riesce a placcarlo sulle 2. Per Smith l’appuntamento con il touchdown è solo rimandato, poichè due azioni più tardi su un tentativo di pass sarà lo stesso giocatore a correre in endzone per il 6-7 che, trasformato da Scirè diventera il 7-7 con il quale le squadre andranno al riposo.

La partita diventa finalmente interessante nella seconda metà di gioco, il terzo quarto si apre con i Rhinos che non riescono a finalizzare ne sui lanci ne con il versatile Butler, ma riescono tuttavia a tenere tranquillamente a bada gli austriaci. Ci pensa una penalità da 15yards a ridare verve ad Hernandez che imbrocca una serie di screen pass e riesce a riportare i Black Lions nella red zone milanese. Il touchdown del sorpasso austriaco è una perla di Hernandez che va in bootleg sulla destra per scaricare all’ultimo un pallone dalla parte opposta della endzone verso il ricevitore McGuire, e qui il pubblico milanese non può che applaudire la giocata degli austriaci.

7-13 che diventa 7-14 con la solita trasformazione di Schubert e Rhinos ancora ad inseguire.

Il quarto periodo comunque è caldo, ormai la squadra di Zamichieli è come un diesel che sta carburando e Brock Smith in attacco riesce a fare il suo lavoro, finalizzando con un fortunoso lancio in endzone verso Arioli che però viene deviato dalla safety austriaca e sul rimpallo viene “intercettato” da Luca Catalano prima di cadere a terra. Touchdown Rhinos, e con l’extra point di Scirè si va al pareggio 14-14.

Austriaci che sul drive successivo non riescono a concludere nulla grazie anche ad un intercetto di Palminteri e palla che torna ai Rhinos con meno di 3 minuti sul cronometro, ed ancora una volta Smith tra il serio ed il faceto, riesce a distribuire gioco (e a correre quando necessario), arrivando in touchdown con una sorta di screen pass per Butler che finalmente, in campo aperto, può dare sfoggio di tutte le sue qualità di pantera e sfuggire a numerosi placcaggi prima di involarsi in una corsa di oltre 30 yards verso la end zone. Rhinos che vanno per la prima volta in vantaggio ma che con l’errore di Scirè nell’extra point si fermano sul 20-14 a 47 secondi dal termine dell’incontro.

Sembra finita ma una prodezza di Hernandez che lancia a 6 secondi dal termine una palla in mezzo alla endzone milanese, viene inglobata dalla capaci mani del solito McGuire che in mezzo a 3 defensive backs milanesi riesce ad avere la meglio e porta i suoi sul 20-20 che rimarrà tale perchè anche Schubert manderà a lato il calcio addizionale.

Si va all’overtime, prima volta in 5 anni di questo trofeo.

Il primo drive è in mano agli austriaci, ma stavolta Hernandez non riesce a trovare il coniglio nel cilindro e sono 4 and out, palla quindi ai milanesi che riescono a chiudere il primo down portandosi sulle 15 austriache e sull’azione successiva, una bella corsa di Arioli (finta su Butler), porta la palla fino alle 2 yards.

A quel punto è uno scherzo per Butler prende il pallone da Smith e saltare oltre le linee (foto), per il touchdown che vale il terzo trofeo consecutivo per i Rhinos e fa espolodere il Vigorelli in un boato liberatorio molto rumoroso.

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