Riassunto del Monday Night “condensed”, Dolphins @ Panthers

Il Monday Night tra Carolina Panthers e Miami Dolphins visto da Andrea Donati per Touchdown Magazine.

Questo Monday Night si preannuncia interessante se i Panthers giocheranno meno bene del solito o se i Dolphins giocheranno meglio del… oh vabbè restiamo alla prima ipotesi.
Landry si allunga e tocca la palla lanciata da Cutler, ma ha dimenticato l’Attack sui guanti e la palla vola via.
La linea d’attacco di Miami è in malattia ed è stata sostituita con delle formine di sabbia.
Miami non converte un 3rd & “11 o più” da così tanto tempo, che l’ultima volta i caschi erano di pelle.
Shepard e la palla sono come quelle coppie che che vengono spinte addosso dai compagni e loro si allontanano schifate.
Newton irride la difesa di Miami e la sua assicurazione sugli infortuni perde 72 punti in borsa.
Cutler lancia una palla verso il fantasma di DeVante Parker che si trova 20 yard davanti al vero DeVante Parker.
Newton lancia a Samuel e la palla passa indisturbata di fianco a 4 difensori di Miami intenti a guardare gli insetti che volano intorno ai lampioni.
Stewart non è un RB che ha come punto di forza l’agilità. Lui tira dritto tipo carro armato finché in due o tre difensori riescono a tirarlo giù.
Ogni volta che Newton si rialza dopo una corsa, apre una seduta di assemblea di condominio e inizia a litigare con tutti.
McCaffrey prende la palla, si ferma a 4 yard dalla endzone, davanti a lui passano un paio di difensori di Miami che avevano preso la ruzzola e non sono riusciti a fermarsi in tempo, poi fa due-tre passetti avanti e segna TD.
Quando nel condensed fanno vedere troppi replay, vuol dire che il resto della partita non lascia molto spazio ad azioni spettacolari.
Cutler negli ultimi secondi del primo tempo riesce a combinare “il disastro”, con un intercetto nella propria red zone. Carolina festeggia bullizzando Miami con un TD.
Finisce il primo tempo con le due squadre in equilibrio fino a mezzo minuto dalla fine.
Readyyyyy(…)yyyyyyyyy(…)yyyyyy(…)yyyyy*hang* – Newton.exe ha smesso di funzionare.
Ad inizio secondo tempo scendono in campo solo i Panthers che dilagano.
Con un 4th & 1 che finisce con una perdita di 4 yard, neanche a metà del terzo quarto i Dolphins sono ancora entrati in campo.
Per capire i Miami Dolphins quest’anno, la corsa di Drake di 66 yard è stata l’azione con più yard dall’inizio dell’anno.
Newton da solo corre per quasi tutto il campo, poi nella redzone di Miami rallenta e viene placcato non per la stanchezza, ma per conservare le forze per celebrare il big play.
Un esempio di come rendersi simpatico agli altri: flag contro Miami, la sideline dei Panthers ascolta concentrata, Newton se la ride (foto).
L’attacco di Miami ha il coordinamento e la solidità di un bambino che ha appena imparato a camminare.
Newton lancia la palla senza neanche guardare il ricevitore, tanto non c’è nessuno pronto a intercettare eventuali lanci sbagliati.
I Dolphins stanno perdendo “tanto a poco”, la regia ESPN è costretta ad usare il suono finto dei tifosi per far credere che qualcuno sia ancora allo stadio.
Finisce la partita con i Panthers che battono Miami 45 a 21; un primo tempo piuttosto equilibrato, poi a fine del secondo quarto la luce di Miami si è spenta e, che diavolo, cosa stiamo a consumare dell’energia elettrica per niente, no?