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TNF Review: Rams quasi infallibili, battuti anche i Vikings 38-28

Partita bella e combattuta tra Rams e Vikings, con la coppia Goff&Gurley che tiene in scacco la difesa avversaria, e poi gran lavoro delle linee.

Todd Gurley Rams 2018

Il Thursday Night tra Rams e Vikings è stato spettacolare, non solo per le belle maglie stile anni 80 dei Rams, ma perchè le due squadre si sono fronteggiate a viso aperto, senza nessun timore reverenziale.

La spuntano i Rams che con questa vittoria iniziano a mettere una seria ipoteca sulla post season, forse ad oggi è la miglior candidata al Vince Lombardi Trophy, anche perchè la facilità con cui Goff trova ricevitori ovunque è disarmante per le difese avversarie.

La premiata ditta Goff & Gurley, featured by “Rams OL”

La partita la spaccano proprio Goff (26/33 per 465 yards e 5 touchdown pass) e Gurley (83 yards su corsa e 73 su ricezione), certo ci sarebbero anche i ricevitori Kupp (162 yards, 2 td), Cooks (116 yards, 1 td) e Woods (101 yards, 1 td), ma Todd Gurley è la chiave che ha scardinato la difesa dei Vikings, perchè con le sue corse ha tolto pressione dalle spalle del quarterback, e questa è la seconda chiave dell’incontro, la pressione.

Ad un certo punto, ed eravamo ancora nel secondo quarto di gioco, appare una statistica che dice che Cousins è stato messo “under pressure” 12 volte su 23 snap (e colpito 9 volte) e la sostanza è tutta li, la guerra di trincea tra le linee l’ha vinta nettamente Los Angeles, sia in attacco che in difesa.

Kirk Cousins a differenza di Jared Goff non ha quasi mai provato l’ebbrezza di poter lanciare in tranquillità, come allo stesso tempo Cook, Thomas e Murray (26 yards di corsa in totale su 13 tentativi), non hanno mai avuto buchi e campo libero come Gurley.

In attacco Minnesota ha sofferto la pressione di Suh & Co., che hanno messo a referto 4 sack sul quarterback vichingo, ma sarebbero potuti essere molti di più se l’ex Washington Redskins fosse stato un po’ meno veloce nel rilasciare il pallone.

E non si pensi che Cousins non abbia fatto una buona gara, anzi, al netto della sofferenza sulla pass rush, ha concluso ben 36 pass su 50 tentativi per 422 yards e 3 touchdown, cioè, parliamone… chissà con una linea offensiva capace di dargli quel mezzo secondo in più cosa avrebbe fatto. Kirk ha messo la palla in mano a 9 giocatori diversi, (Goff si è fermato a 5), e aveva due terminali offensivi caldissimi: Thielen (135 yards, 1 td) e Diggs (123 yards).

Secondarie sotto pressione

Le secondarie hanno potuto “accompagnare solo”, perchè i due quarterback le hanno sezionate in lungo e in largo, e questo ha dato una dimensione piacevole all’incontro, che ha visto andare a segno i primi 5 drive consecutivamente (3 volte Minnesota, 2 volte Los Angeles), prima di vedere un punter in campo. Partita che tra l’altro è rimasta aperta fino alla fine, perchè dopo che Minnesota ha preso il vantaggio per tre volte, Los Angeles ha inseguito e messo la freccia del sorpasso solo a fine del secondo quarto, chiudendo 28-20 all’halftime.

Un secondo tempo tutto Rams, ma a momenti ci scappa il pareggio

Nella seconda metà dell’incontro i Rams cercano di prendere il largo, prima con un field goal di Ficken (31-20) ma i Vikings si fanno sotto, non mollano, e Thilen accorcia: 31-28 grazie alla trasformazione da 2 punti di Murray. Allora è la volta di Woods, che riceve un pass da 31 yards di Goff e porta i padroni di casa sul 38-28 con tutto un quarto da giocare. 10 punti di scarto non sono molti, ma l’ultimo quarto non è sfavillante come i primi 2 e le difese iniziano a prendere un po’ più di coraggio (solo perchè gli attacchi sono leggermente imprecisi, e magari stanchi).

Ficken a 8 minuti dal termine ha la palla per un field goal che potrebbe allungare a 13 i punti di gap, ma lo manda largo, di poco, sulla destra, e i Vikings riescono a tornare in campo per cercare l’assalto finale. Ci riescono a metà, nel senso che si devono accontentare del field goal da 40 yards di Bailey, il risultato diventa 38-31 Rams e il pareggio è a portata di touchdown.

L’unico turnover della gara è quello decisivo

Peccato però per Minnesota che ormai non ce ne sia più. Nonostante i Rams siano infatti costretti al punt, rendendo l’ovale ai viola con ben 2:20 da giocare, sono proprio gli ospiti ad avere il fiato corto (in linea d’attacco ovviamente), e Cousins dopo un sack e due completi (da primo down), subisce l’ennesimo placcaggio nel backfield, ma stavolta è quello più sanguinoso: fumble e palla persa!

Il numero 8 di Minnesota finta il lancio, poi lo tenta davvero ma Franklin lo colpisce prima che il braccio inizi il movimento in avanti, palla che rotola per terra, Suh la ricopre, e nonostante i Vikings chiedessero (con poca convinzione) un incompleto, gli arbitri decretavano giustamente il fumble.

Se Cousins avesse iniziato il movimento di lancio in avanti la palla sarebbe rimasta nelle sue mani con un 2 & 10 sulla metà campo e ancora 1:29 a disposizione per andare al pareggio, ma il braccio era ancora indietro, quindi giusto così.

Vincono i Rams, forse la NFL ha un padrone adesso

I Rams vincono meritatamente, hanno fatto qualcosa in più dei Vikings, ma soprattutto hanno messo in campo una linea d’attacco formato “muraglia cinese”, impenetrabile per il front end difensivo di Minnesota, ma al tempo stesso capace non solo di proteggere Goff (1 solo sack subito), ma anche di aprire voragini nella difesa avversaria, permettendo a Gurley di scorazzare felicemente sul campo.

I Rams vincono meritatamente anche perchè la linea difensiva ha sovrastato quella offensiva degli avversari, non dando mai al quarterback di Minnesota la possibilità di giocare serenamente, e non facendo praticamente mai filtrare il running game di Vikings, che hanno collezionato 54 yards di running game, ma 28 le ha fatte il quarterback.

Rams candidati al Super Bowl? Per ora si, hanno dimostrato di essere completi in ogni reparto, e un po’ ricordano proprio gli Eagles della scorsa stagione, solo che per ora, Los Angeles (sponda Rams), ha un 4-0 in classifica, miglior risultato di inizio stagione degli ultimi 15 anni.

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