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I Crusaders a Palermo per provarci

Arena League FIDAF Sarà un mezzogiorno di fuoco quello che si profila al Comunale di Cinisi. Sharks – Crusaders parte seconda promette tanto spettacolo tra due compagini che a Cagliari avevano incantato il numeroso pubblico accorso nello spazio polveroso di Terramaini. I siciliani hanno già in tasca la qualificazione al secondo turno, avendo già ottenuto […]


Arena League FIDAF

Sarà un mezzogiorno di fuoco quello che si profila al Comunale di Cinisi. Sharks – Crusaders parte seconda promette tanto spettacolo tra due compagini che a Cagliari avevano incantato il numeroso pubblico accorso nello spazio polveroso di Terramaini. I siciliani hanno già in tasca la qualificazione al secondo turno, avendo già ottenuto tre vittorie in altrettante partite, ma i Crusaders hanno l’opportunità di aggiudicarsi la seconda piazza che garantisce ugualmente il passaggio alla fase successiva. Sergio Andrea Meloni e compagni dovranno sobbarcarsi la “crociera” Cagliari – Palermo e di sicuro arriveranno a destinazione con la testa ronzante e il fisico tutt’altro che tonico, ma è una sensazione che hanno già provato i palermitani due domeniche fa. Il campo dirà se gli accorgimenti adottati dall’head coach Giacomo Clarkson per arginare le offensive dello scatenato qb avversario Paride Zappalà saranno ben interpretati dai suoi ragazzi. In verità la gara é aperta a qualsiasi risultato, considerato il minimo scarto con cui gli Sharks prevalsero all’Eliseo Corona di Pirri. Per i rosso argento è l’inizio di un trittico che li vedrà impegnati anche nei due fine settimana successivi con l’altra compagine palermitana presente nel girone Isole del campionato italiano a nove Fidaf: i Cardinals. CLARKSON MODIFICA QUALCHE SCHEMA L’allenatore dei Crusaders misura sempre le parole, non vuole essere frainteso, non vuole illudere nessuno e precisa sempre che dai suoi ragazzi vorrebbe sempre massimo impegno e una smisurata dose di concentrazione. Torniamo all’incontro di andata con gli Sharks, i giocatori di che umore erano? Dopo la partita non erano propriamente soddisfatti, perché comunque una sconfitta è una sconfitta, però una cosa è perdere cento a zero, un’altra è perdere di quattro punti e intuisci che ci possa essere un margine di miglioramento. Quattro punti nel football sono un field goal e la trasformazione di un tochdown. Non è poco perché bisogna pur sempre trasformare un touch down e calciare il fielgoal però non è un distacco terribile per dire “no, non ce la faremo mai”. Quindi soddisfatti no, ma fiduciosi si. Hai annotato molte cose nel taccuino personale? Era normale che finisse così, il rapporto di forza è quello. Sono stati fatti alcuni piccoli errori che dobbiamo cercare di correggere. In fin dei conti la partita era abbastanza equilibrata, in base a quello che abbiamo visto non è che ci siano da fare dei mutamenti radicali, e infatti non gli abbiamo fatti. Però nell’ultima parte della gara i crociati sono sembrati stanchi E’ vero, purtroppo la forma fisica dei giocatori dipende molto dai giocatori stessi e da quello che fanno nella off season, noi del coaching staff possiamo intervenire relativamente. Cosa avete in mente per la trasferta di sabato? Andiamo e vediamo che succede. Abbiamo studiato, apportando qualche modifica, speriamo che funzioni. In sostanza gli Sharks perché vi hanno battuto all’andata? Loro giocano con un attacco piuttosto allargato che porta a ad allargare anche la difesa; il problema è che poi corrono in questi spazi, creati soltanto allineandosi in un certo modo, difendere contro questo tipo di schema non è semplice, secondo me bisogna essere ordinati e veloci. Saranno capaci di tradurre in realtà i tuoi schemi? Gli allenamenti procedono non male, abbiamo provato alcune cose nuove , mi sembra che siano state recepite… con tutto il beneficio d’inventario. Diciamo che bisogna essere sempre un po’ cauti, però, come dicevo prima, abbiamo messo giù due idee che dovrebbero essere dirette, senza dover snaturare le nostre caratteristiche, a contenere un pochino le corse all’esterno. Visto il netto divario tra Sharks e Cardinals non dovreste avere problemi di qualificazione al turno successivo E’ poco importante, in fin dei conti, sapere quante ne passano, perché potrebbe indurre a fare dei calcoli errati. Non dobbiamo cadere nel tranello della proprietà transitiva: “siccome noi abbiamo perso contro gli Sharks di quattro punti, i Cardinals invece hanno perso di 40, quindi noi siamo più forti di loro”. E di solito la proprietà transitiva conduce come risultato a delle figure pessime e alla sconfitta anche contro quelli che dovrebbero essere più deboli. L’ho già visto succedere, quindi non me ne importa nulla in realtà di quante squadre passino al secondo turno, noi dobbiamo cercare di vincere in ogni caso e sempre. In definitiva qual’è il tuo stato d’animo? I ragazzi mi sembrano abbastanza concentrati, sarà il campo a dire la sua. Si stanno applicando e mi sembrano molto attenti nel capire il significato delle novità che abbiamo introdotto e il loro scopo. E’ anche vero che puoi insegnare tutti gli schemi che vuoi sulla lavagnetta, ma se il giocatore non capisce cosa diavolo sta facendo, vedrai uno che vaga per il campo anche se lo schema è molto bello. Ci tengo sempre che i ragazzi capiscano lo schema , perché capendolo possono vedere dei punti deboli che a me sono sfuggiti e formulare delle ipotesi di lavoro fondate.

Terrasini (PA) – Campo Comunale – 24/04/10 – Ore 12,00

SHARKS PALERMO VS CRUSADERS CAGLIARI

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