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I Crusaders in finale

Arena League FIDAF MONSERRATO – Campo Eliseo Corona (Terramaini) Via Cesare Cabras 06/06/2010 CRUSADERS CAGLIARI 14 VS SHARKS PALERMO 08 Increduli sul verdissimo manto erboso dell’Eliseo Corona i crociati si inginocchiano davanti agli scroscianti applausi di una platea numerosa e festante che difficilmente dimenticherà questa splendida giornata. Per la terza volta nella sua storia, (e […]


Arena League FIDAF

MONSERRATO – Campo Eliseo Corona (Terramaini) Via Cesare Cabras 06/06/2010

CRUSADERS CAGLIARI 14 VS SHARKS PALERMO 08

Increduli sul verdissimo manto erboso dell’Eliseo Corona i crociati si inginocchiano davanti agli scroscianti applausi di una platea numerosa e festante che difficilmente dimenticherà questa splendida giornata. Per la terza volta nella sua storia, (e soprattutto nell’anno del ventennale), la compagine allenata da Giacomo Clarkson guadagna l’accesso alla finale del campionato a nove, come già accadde nel 2003 (finale persa a Firenze contro i locali Guelfi) e l’anno successivo con la vittoria a Castiglione della Pescaia sui Red Jackets Sarzana. Lo scontro che deciderà quale team diventerà campione d’Italia si giocherà proprio sul campo degli Sharks Palermo che oggi sono usciti a testa bassa da Terramaini dopo che per due volte, nella regular season, dominarono i cagliaritani. Il 19 giugno si chiuderà il sipario di questo combattutissimo campionato con i campioni della conference Nord, gli esordienti Islanders Venezia che se la vedranno proprio con i rosso argento, eroi del meridione e delle isole. Il match di oggi è stato intensissimo: le difese hanno fatto sicuramente la differenza ostacolando in tutte le maniere le sortite dei reparti avanzati. La retroguardia sarda mostra di recepire immediatamente i cambi di consegne impartiti solo negli ultimissimi allenamenti dal coaching staff: si passa infatti dalla 4-2anziché alla 3- 3. Il qb siciliano Paride Zappalà non è in giornata, i suoi lanci sono poco efficaci e i compagni sono controllati con un’attenzione maniacale. Ma prima di spegnersi definitivamente, la stella degli Shark ha il tempo di esibirsi in una parabola alta e precisa che viene raccolta perfettamente da Emanuele Caccia. Lo stesso regista ospite fa tutto da solo per incrementare il vantaggio: 0- 8. L’attacco dei Crusaders in passato ha fatto vedere cose migliori, però riesce a risolvere la gara entro il primo tempo. E’ il neo quarantenne quarterback locale Sergio Andrea ‘Sam’ Meloni a sgusciare con prepotenza in mezzo alla barriera umana bianco azzurra. Ottenuto il pareggio, l’attacco decide di sviluppare l’azione suppletiva grazie ancora all’impeccabile visione di gioco di Meloni che osserva attentamente il repentino scatto di Andrea ‘Cavallo’ Lianas che con grande prontezza riceve in end zone: (8 – 8). Il definitivo vantaggio dei cagliaritani arriva inaspettato perché scaturisce nell’ultimo down a disposizione. ‘Sam’ decide di rischiare e mai scelta fu così azzeccata perché imposta l’offensiva con sue tradizionali impennate zigzaganti e poi indirizza l’ovale verso le braccia tese di Matia ‘Air’ Pisu che con un’elevazione da copertina e il successivo gioco di finte, si libera dal controllo del suo avversario e si invola verso la meta. Dopo il riposo la gara sarà più avara di azioni degne di nota. Il gioco di contenimento dei crociati sortisce gli effetti desiderati, Zappalà sarà costretto addirittura ad uscire ma anche il suo sostituto non sarà capace di inventare qualcosa che riesca a ribaltare il risultato. A fine match tante lacrime di contentezza e l’incredulità per aver raggiunto il traguardo contro ogni pronostico. Ma ciò che fa più piacere alla dirigenza è l’apporto del pubblico, mai stato così numeroso in quattro lustri di attività, segno che qualcosa sta cambiando.

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