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27 anni dopo l'Italia sconfigge una squadra americana

Dopo venti sette anni la nazionale di football torna a sconfiggere una formazione americana. Un evento epocale vissuto con trasporto dalla città di Vergiate che per un giorno ha visto le tribune del campo sportivo di via dell’uguaglianza gremite in ogni ordine di posto da un pubblico quanto mai colorato ed eterogeneo. Appassionati, addetti ai […]


Dopo venti sette anni la nazionale di football torna a sconfiggere una formazione americana. Un evento epocale vissuto con trasporto dalla città di Vergiate che per un giorno ha visto le tribune del campo sportivo di via dell’uguaglianza gremite in ogni ordine di posto da un pubblico quanto mai colorato ed eterogeneo. Appassionati, addetti ai lavori o semplici curiosi, tutti richiamati dal fascino della palla lunga un piede, hanno condiviso la gioia per un successo che rilancia in grande stile le quotazioni del football italiano ed esalta una collaborazione, quella fortemente voluta dalle istituzioni della Provincia di Varese, che ha trovato in FIDAF il giusto partner. La presenza dell’assessore Martignoni, un viso ormai familiare in ogni evento promosso dalla federazione italiana alle nostre latitudini, ha nobilitato un evento che rimarca quanto sia forte il radicamento del football nel nostro territorio, ma al contempo mette in luce le potenzialità di uno sport che in futuro potrà trovare spazi sempre maggiori in provincia. Venendo alla cronaca sportiva va sottolineato che il Blue Team si è imposto sugli Eagles USA con il punteggio di 20 a 0, non concedendo nulla all’attacco a stelle e strisce e mettendo in luce miglioramenti tecnici eclatanti. Se non fosse stato per il colore della maglia l’occhio inesperto avrebbe potuto scambiare gli azzurri per i reali maestri d’oltre oceano che forse condizionati dal caldo soffocante o dal cambio di fuso orario, non hanno mai saputo esprimere al meglio le loro qualità. Merito, sia chiaro, anche della difesa italiana che ha limitato l’attacco avversario a una manciata di yarde mettendo in campo concentrazione e fisicità. Grazie alla perfetta organizzazione, orchestrata dal commisioner nazionale James Dewar, la manifestazione ha riscosso un indiscutibile successo, richiamando non solo le massime cariche della provincia, ma anche elementi di spicco dello sport locale quali il presidente del CONI varesino Fausto Origlio e il console americano Carol Perez, tutti premiati sulle note della banda dei bersaglieri di Vergiate, ospite speciale della serata. Le mete di Claudio Mangano, Gabriele Arioli e Elvis Tarroni segnano un nuovo passo compiuto dal football italiano verso quell’eccellenza perduta che faceva degli azzurri i leader in campo europeo negli anni ottanta. Un’eccellenza che potrà essere recuperata anche grazie all’impegno profuso dalla nostra provincia, divenuta casa dello sport “made in USA” per definizione.

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