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Incredibile a Cleveland: i Jets rimontano i Browns e vincono 31-30

Avanti 30-17 a 1:55 dalla fine, i Browns riescono nell’impresa di farsi rimontare dai Jets e perdere 31-30

AJ Mast for The New York Times

Se c’è un modo per buttare all’aria una vittoria (abbastanza) meritata e il primo posto in solitaria in AFC North, non vi preoccupate, i Browns lo troveranno. Non importa se il punteggio recita 30-17 per i Browns e mancano solamente 1 minuto e 55 secondi alla fine della partita: un modo per rovinare la domenica ai propri tifosi e regalare una vittoria alla squadra avversaria verrà sempre trovato. Ed è quello che è successo contro i Jets domenica. Dopo un ultimo quarto quasi perfetto, sugellato dai 2 TD di Nick Chubb, i Browns si sono sciolti come neve al sole, incapaci di difendere un vantaggio di 13 punti in poco meno di 2 minuti di gioco. La prima (mezza) crepa si era palesata sotto forma di extra point fallito da Cade York, a cui si è dato poco risalto al momento (visto che il tabellone segnava 30-17 Browns) ma che, a conti fatti, è stato decisivo per il punteggio finale; poi la difesa si è clamorosamente aperta (niente di nuovo) su un lancio di 66 yards di Flacco per Davis; quanto successo nell’onside kick seguente è incommentabile; ed infine è arrivato un altro drive vincente dei Jets, con Flacco che ha trovato in end zone il rookie Wilson, spina nel fianco della difesa dei padroni di casa per tutta la partita. Punteggio finale: 31-30 per i Jets. Tutti a casa. Niente 2-0 per i Browns. Inconcepibile.

E dire che Brissett era riuscito a fare tutto il possibile per vincere questa partita. Il miglioramento rispetto alla prima gara a Charlotte è stato lampante. I problemi di comunicazione con la sua OL trovati in Carolina in Week 1 sono sembrati un lontano ricordo: l’ex QB dei Dolphins ha chiuso con 22 completati su 27, ha trovato il primo lancio in TD per Amari Cooper, ha dato la sensazione di iniziare a muoversi bene all’interno dell’attacco dei Browns.
E il protagonista, almeno fino a 1:55 dalla fine, è stato Nick Chubb: alla prima stagionale davanti al proprio pubblico, il RB dei Browns ha messo a segno 3 TD. Ineluttabile.
Ma dietro al banco degli imputati ci finisce la difesa. Garrett e Clowney hanno fatto il loro, con un sack a testa, anche se in realtà non sono riusciti a mettere in costante pressione Joe Flacco. La secondaria, poi, è stata un disastro: ancora una volta un lancio in profondità del QB avversario ha trovato un WR pronto a ricevere senza difensori intorno. In generale, i Jets hanno convertito più del 50% di terzi down; in 2 partite la difesa dei Browns ha concesso 55 punti agli avversari, di cui 34 (quindi il 62%) nei quarti periodi. Joe Woods, DC dei Browns, non riesce a dare la scossa ad un reparto che sembra giocare un po’ alla rinfusa, senza una guida precisa e decisa. Le errate letture difensive e le mancanze in copertura di tale portata non sono ammissibili a questo livello. Delle riflessioni dovranno essere fatte.

Quando ho lanciato, ho guardato e mi sono accorto che non c’era nessuno vicino a lui. – le parole di Flacco sul lancio di 66 cards per Davis – A quel punto c’è stato un silenzio surreale“.
E, quindi, a sorpresa, il vero protagonista della partita è stato Joe Flacco. Dopo un’orribile partita disputata in Week 1 contro i Ravens, il QB dei Jets ha rispolverato la brillantezza dei tempi andati e, complice una difesa dei Browns poco incisiva, ha chiuso con un 110.7 di rating, lanciando per 307 yards e 4 touchdown.
2 di questi TD, tra cui quello della vittoria finale, li ha segnati il rookie Garrett Wilson: il prodotto di Ohio State, sentendo aria di casa, ha chiuso con 102 yards di ricezione, ha segnato i primi TD della sua carriera in NFL e si è sempre fatto trovare pronto quando chiamato in causa dal suo QB.

Adesso per i Cleveland Browns il tempo delle scuse è finito. L’unico modo per cancellare in fretta quei 2 minuti finali contro i Jets è reagire immediatamente e il calendario è un alleato dei Browns: nel Thursday Night Football arriveranno a Cleveland gli arci rivali dei Pittsburgh Steelers. Vincere sarà l’unica cosa che conta. Anche per scacciare i fantasmi di un’altra stagione sulle montagne russe.

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