Deommodore Lenoir, cornerback titolare dei San Francisco 49ers, è stato arrestato nel tardo pomeriggio di giovedì a Los Angeles con l’accusa di intralcio alla giustizia. Il fatto è avvenuto nei pressi di Crenshaw Boulevard, durante un controllo della polizia su un veicolo sospetto.
Secondo quanto riferito dalle autorità, gli agenti hanno notato una vettura parcheggiata in doppia fila con all’interno un’arma da fuoco visibile. Durante l’intervento, uno dei presenti – identificato come Marcus Cunningham – avrebbe lanciato le chiavi del veicolo a Lenoir, il quale, invece di consegnarle immediatamente agli agenti, avrebbe cercato di passarle a un’altra persona, nel tentativo di eludere l’azione degli agenti.
Lenoir è stato quindi trattenuto con l’accusa di violazione del Codice Penale della California che punisce chiunque “resista, ritardi o ostacoli intenzionalmente un pubblico ufficiale nell’esercizio delle proprie funzioni”. L’arresto è avvenuto senza incidenti gravi, e il giocatore è stato rilasciato su cauzione nella mattinata di venerdì. È atteso in tribunale il prossimo 25 luglio 2025, a pochi giorni dall’inizio ufficiale del training camp dei 49ers.
In una dichiarazione diffusa alla stampa, i San Francisco 49ers hanno confermato di essere “a conoscenza dell’accaduto” e di “stare raccogliendo ulteriori informazioni”, senza rilasciare ulteriori commenti.
Chi è Deommodore Lenoir
Classe 1999, originario di Los Angeles, Deommodore Lenoir è stato scelto al quinto giro del Draft NFL 2021 dagli Oregon Ducks. In quattro stagioni con i 49ers ha mostrato una crescita costante, fino a guadagnarsi un posto fisso da titolare nella secondaria di San Francisco.
Con 265 tackle, 6 intercetti e 26 passaggi deviati in 62 partite (di cui 47 da titolare), è considerato uno dei difensori chiave nella formazione di coach Kyle Shanahan. Il suo valore è stato recentemente confermato da un contratto quadriennale da 92 milioni di dollari, firmato a novembre 2024.
Le possibili conseguenze dell’arresto
Sul piano legale, l’accusa rivolta a Lenoir è classificata come misdemeanor (reato minore), e potrebbe concludersi con una multa o servizi sociali, salvo complicazioni. Più delicato è il fronte sportivo e disciplinare. Sebbene non si tratti di un crimine violento né di un’incriminazione legata a sostanze o aggressioni, l’NFL ha storicamente mostrato poca tolleranza verso comportamenti che possano compromettere l’immagine della lega.
È possibile che il Commissioner Roger Goodell valuti l’accaduto nell’ambito del Personal Conduct Policy, ma secondo fonti vicine alla lega non è al momento prevista una sospensione. Lo stesso vale per l’organizzazione dei 49ers, che potrebbe però intervenire con una sanzione interna o un richiamo formale.
Immagine e leadership
Per Lenoir, l’episodio rappresenta il primo scivolone fuori dal campo proprio nel momento in cui stava assumendo un ruolo sempre più centrale nella difesa dei Niners. Il gesto, seppur giudicato lieve sul piano penale, potrebbe sollevare interrogativi sulla sua maturità e sulla sua capacità di gestire la pressione fuori dal contesto sportivo.
Il 25 luglio sarà una data chiave non solo dal punto di vista legale, ma anche per la situazione interna alla squadra: in caso di piena collaborazione con le autorità e di archiviazione rapida del caso, Lenoir potrebbe rientrare senza ulteriori ripercussioni. Diversamente, l’episodio rischia di incrinare la sua posizione proprio all’alba della stagione 2025.