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NFL 2022 Power Rankings – Week #4

I Miami Dolphins i nuovi leader dei power rankings di Touchdown Magazine, salgono anche le quotazioni dei Philadelphia Eagles.


I Miami Dolphins non solo battono i Buffalo Bills prendendosi la testa della AFC East ma si meritano anche la palma di nuovi leader dei power rankings di Touchdown Magazine. Sul fronte NFC, salgono le quotazioni dei Philadelphia Eagles, mentre i Green Bay Packers beneficiano dello sgambetto ai danni dei Tampa Bay Buccaneers.

#1 (+5) Miami Dolphins (3–0–0) La vittoria a scapito dei Bills, una come da anni non se ne vedevano a Miami, vale a catapultare i Dolphins in vetta ai Power Rankings.

#2 (+5) Philadelphia Eagles (3–0–0) La W di Washington ha avuto tratti imbarazzanti per la supremazia mostrata sui Commanders. Morale: partiti un po’ a fari spenti, gli Eagles stanno iniziando a farsi notare.

#3 (–2) Buffalo Bills (2–1–0)Qualcosa sembra sempre bloccarli mentalmente, dato che non si tratta della prima sconfitta in un match che conta durante gli anni di McDermott. I Bills restano una squadra assolutamente attrezzata per vincere ma ora sarà imperativo riscattarsi a Baltimora.

#4 (=) Los Angeles Rams (2–1–0) – Hanno fatto ciò che occorreva contro i Cardinals per ricordare a tutti chi comanda nella NFC West.

#5 (=) Green Bay Packers (2–1–0) La sfida tra Rodgers e Brady non è stata forse all’altezza delle aspettative dal punto di vista dello spettacolo ma, per la squadra di LaFleur, vincere sul campo dei Bucs conta tanto, eccome.

#6 (–4) Kansas City Chiefs (2–1–0) Vale il discorso fatto per i Bills, anche se la sconfitta di Indianapolis pesa certamente di più rispetto a quella di Buffalo in Florida.

#7 (+2) – Baltimore Ravens (2–1–0) Si rifanno dopo la beffa patita contro i Dolphins sbarazzandosi dei Patriots e prendono inerzia in vista della supersfida contro i Bills.

#8 (–5) Tampa Bay Buccaneers (2–1–0) Continuano a lasciare dei dubbi, stavolta suffragati da una sconfitta ad opera dei Packers che, per quanto condizionata dalle numerose assenze, lascia più di qualche perplessità.

#9 (+2) Minnesota Vikings (2–1–0) Soffrono tanto e la spuntano sui Lions solo con un grande ultimo quarto ma dovranno confermarsi all’altezza della Top 10 già domenica a New Orleans.

#10 (+6) Dallas Cowboys (2–1–0) Possiamo iniziare a dire che Cooper Rush piace parecchio e sta facendo un ottimo lavoro come rimpiazzo di Dak?

#11 (+15) Jacksonville Jaguars (2–1–0) Addirittura? Addirittura. I Jaguars stanno mostrando i primi effetti della cura Pederson. Una difesa che tiene benissimo di fronte ad attacchi importanti ed un Trevor Lawrence che finalmente orchestra benissimo il gioco offensivo ne sono la spia.

#12 (–2) LA Chargers (1–2–0) Inizia la fiera del “meno peggio”. I Chargers sono una delle tantissime squadre con un record di 1-2 che hanno ovviamente i mezzi per fare meglio ma, in questo momento, molto semplicemente non sembrano una squadra pronta per competere ai massimi livelli.

#13 (+1) Cleveland Browns (2–1–0) Il test con i Falcons sarà importante perché si preannuncia equilibrato ma offre una grande occasione ai Browns per confermarsi una delle sorprese positive di questo inizio di stagione.

#14 (+8) Denver Broncos (2–1–0)Un salto in avanti giustificato esclusivamente dal record, perché di football vincente, nel Sunday Night contro i 49ers, ne hanno mostrato davvero poco.

#15 (=) New York Giants (2–1–0) Daniel Jones e Saquon Barkley fanno quel che possono, tra una linea non esattamente impenetrabile e ricevitori dalle mani tutt’altro che sicure. E difatti il loro sforzo non basta contro i Cowboys nel Thursday Night.

#16 (+1) Cincinnati Bengals (1–2–0) Arriva il sorriso della prima vittoria contro i Jets, buon preludio per un Thursday Night da fuochi d’artificio contro i lanciatissimi Dolphins.

#17 (+8) Chicago Bears (2–1–0) Come per i Broncos, li premia solamente il record positivo. Il dominante gioco di corsa è puro vintage Bears. Quello di passaggio, pure, purtroppo per i tifosi navy and orange.

#18 (–6) Arizona Cardinals (1–2–0) Con i Rams non si mostrano all’altezza del compito di spodestarli dai vertici della NFC West. E ricominciano le polemiche sull’adeguatezza di Klingsbury e Murray.

#19 (–6) San Francisco 49ers (1–2–0) La fotografia del bruttissimo Sunday Night di Denver è Garoppolo che eguaglia la molto poco onorevole impresa di Dan Orlovski di provocare una safety calpestando la linea di fondo della end zone.

#20 (=) Pittsburgh Steelers (1–2–0) – I fan rumoreggiano perché sia data una chance a Pickett ma un tecnico esperto come Tomlin sa che allo stato attuale delle cose una scelta del genere sarebbe precipitosa. La visita dei Jets domenica sarà un’opportunità per Trubisky di acquietare le critiche.

#21 (–13) New Orleans Saints (1–2–0) Certamente una caduta molto severa ma la realtà è che, in questo momento, nella lega sta predominando la parità della mediocrità e tutto è molto fluido.

#22 (–1) Detroit Lions (1–2–0) Il tema ricorrente per i Lions è che manca sempre qualcosina, spesso nell’ultimo quarto, proprio come a Minnesota. Eppure non sembrano così distanti dal potere dire la loro.

#23 (+7) Indianapolis Colts (1–1–1) Arriva la prima vittoria di Matt Ryan in maglia Colts e più di prestigio non potrebbe essere, contro i Chiefs dati per favoriti alla vigilia

#24 (+5) Tennessee Titans (1–2–0) Segnali di vita importanti e necessari contro i Raiders. La strada è lunga e la speranza è viva a Nashville.

#25 (+6) Atlanta Falcons (1–2–0) Rompono il ghiaccio e conquistano, finalmente, la prima W dell’era post-Matt Ryan, ai danni dei Seahawks. Era forse stato troppo severo collocarli al #31 settimana scorsa ma è giusto restare con i piedi per terra.

#26 (–3) New England Patriots (1–2–0) Bill Belichick ha già imparato quant’è dura la vita senza Brady, ora vedrà se lo sarà anche senza Mac Jones, infortunatosi durante la peraltro pessima partita con i Ravens.

#27 (–9) Seattle Seahawks (1–2–0)Geno Smith non sfigura ma insomma, le aspettative intorno ai Seahawks non erano particolarmente ambiziose.

#28 (+4) Carolina Panthers (1–2–0) Si schiodano dal fondo ma è lecito supporre che si aspettino più di quanto visto finora da un Baker Mayfield tutt’altro che produttivo.

#29 (–2) New York Jets (1–2–0) Escono da Cincinnati con una L ma ricevono la notizia del ritorno di Zach Wilson per la trasferta di Pittsburgh contro degli Steelers apparsi sin qui non irresistibili.

#30 (–6) Washington Commanders (1–2–0) Vengono maltrattati per un tempo dagli Eagles, che poi risparmiano loro ulteriori umiliazioni nella seconda metà della partita.

#31 (–3) Houston Texans (0–2–1) Mills vince la sfida a distanza con Fields ma il suo intercetto nei minuti finali condanna alla sconfitta i Texans. Il classico caso del bicchiere mezzo vuoto, in questo caso.

#32 (–13) Las Vegas Raiders (0–3–0) Per talento, non sono nemmeno lontanamente da considerare la peggiore squadra dell’NFL. Eppure, il record li rende meritevoli di questa maglia nera, unica squadra sconfitta tre volte su tre. Il sospetto che Josh McDaniels sia esattamente quello di una dozzina di anni fa a Denver inizia a serpeggiare…

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