In Regular Season vincono sempre i Buffalo Bills. Che si giochi all’Arrowhead o, come la scorsa domenica, all’Highmark Stadium, sono sempre Josh Allen e compagni ad uscire vincitori dal confronto contro i Kansas City Chiefs. La vittoria per 28-21 in Week 9 è stata la quinta consecutiva dei Bills contro i Chiefs in stagione regolare; il vero problema, però, è che poi Buffalo non è mai riuscita a superare Kansas City nei playoff (4-0 per Mahomes e compagni dal 2020 in poi), vedendo sempre infrangersi i propri sogni di gloria contro i campioni indiscussi della AFC. Questo però non significa che la vittoria dei Bills abbia un minore peso specifico o che sia “inutile”, visto poi quello che succede di solito a gennaio. La partita andata in scena a Buffalo, al contrario, era importante per la classifica di entrambe le compagini e ha comunque fornito indicazioni rilevanti sullo stato di forma delle 2 franchigie.
La partita
Dopo le 2 sconfitte di inizio ottobre, i Buffalo Bills e Josh Allen sono tornati ad essere, dopo il bye, la squadra straripante di inizio stagione. Se la schiacciante vittoria sui Panthers in Week 8 poteva lasciare comunque dei dubbi vista la caratura dell’avversario, la vittoria contro i Kansas City Chiefs, reduci da 4 vittorie nelle ultime 5 partite e in crescita dopo l’inizio balbettante, ha testimoniato che i Bills sono tornati in carreggiata, confermandosi legittimi candidati a rappresentare l’AFC nel Super Bowl del prossimo febbraio. Josh Allen è tornato a giocare ai livelli che la scorsa stagione lo hanno incoronato MVP della NFL e l’attacco, senza una vera “stella polare” al di fuori del QB californiano, ha ripreso a girare a meraviglia. Contro i Chiefs, Allen ha completato 23 passaggi su 26 e, oltre al passaggio in end zone per Kincaid nel primo drive della partita, ha segnato 2 TD con le sue gambe, entrambe da una yard, entrambe con la QB sneak (o tush push, o in qualsiasi modo si voglia chiamare questa azione); ma, soprattutto, ha mosso a proprio piacimento la difesa dei Chiefs, incapace di trovare le soluzioni adeguate per limitare il QB dei Bills. E, come sempre, a giovare di un Allen in stato di grazia è tutta la batteria di ricevitori e running back: Kincaid ha chiuso con 101 yard (e il touchdown di cui sopra), James Cook con 114 yard guadagnate su corsa e 11 su ricezione, Shakir con 43 yard guadagnate, Ty Johnson con 12 yard guadagnate in ricezione e 8 su corsa (con TD), Knox con 30 yard, Moore con 28; hanno partecipato attivamente anche Hawes e Coleman. Insomma, l’attacco dei Bills contro i Chiefs ha girato a meraviglia ed è stato “ingiocabile” per la difesa coordinata da coach Spagnuolo.
Patrick Mahomes, invece, non è riuscito a giocare in modo fluido, colpa di una difesa dei Bills straripante, che lo ha costretto a subire 3 sack e un intercetto e a chiudere con solo 15 lanci completati su 34; e ne ha limitato anche le corse, visto che il QB dei Chiefs ha chiuso con sole 5 yard guadagnate con le sue gambe. Gli ospiti entravano in questa partita forti delle 4 vittorie nelle ultime 5 partite e di una sensazione, diffusa, di essere ritornati la macchina quasi perfetta che li ha tenuti sempre al vertice negli ultimi anni. Invece hanno sbattuto contro questi Bills, contro una difesa capace di giocate importanti (il tackle di Benford su Brown a poche yard dalla end zone; i continui blitz di Bosa; l’intercetto di Hairston e la sua difesa sull’Holy Mary finale di Mahomes) e senza ricevere l’aiuto adeguato dalla propria linea difensiva. Perché poi 2 touchdown sono comunque arrivati (uno snap diretto su Rashee Rice e la solita corsa di Hunt), 21 punti a tabellone sono comunque stati messi: però se poi difensivamente non si riesce a sopperire alla giornata (quasi) negativa dell’attacco, è difficile sperare di uscire vincenti da un incontro contro questi Buffalo Bills.
Il 28-21 con cui i Bills hanno sconfitto i Chiefs in teoria non dovrebbe essere stata l’unica puntata di questa stagione dello scontro Allen-Mahomes. In teoria, come detto. Perché la pratica dice che entrambe le squadre si ritrovano a rincorrere nelle proprie Division: i Bills (6-2) sono dietro ai sorprendenti Patriots (7-2), anche se con una partita in meno; i Chiefs (5-4) sono addirittura al terzo posto, con i Broncos (7-2) e i Chargers (6-3) che hanno tutta l’intenzione di togliere il titolo di campioni dell’AFC West alla squadra di coach Reid. Per questo la partita di domenica è stata comunque importante; e una vittoria contro i rivali, anche se a Buffalo sono consapevoli che una prestazione del genere dovrà essere ripetuta anche ai playoffs, non può che lasciar felice tutto l’ambiente Bills.