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NFL Thanksgiving Game: i Packers espugnano Detroit
Tacchino indigesto per Dan Campbell e i Detroit Lions: i Green Bay Packers vincono al Ford Field 31-24 e allungano in NFC North.
Green Bay se ne va da Detroit con un’altra vittoria nel Giorno del Ringraziamento. Esattamente come 2 anni fa e come già successo per 5 volte nelle ultime 6 occasioni, dal 2007 in poi, in cui si è trovata a giocare la partita del Thanksgiving Day al Ford Field. I Packers lo hanno fatto grazie ad una prova sontuosa di Jordan Love, ad una difesa guidata alla perfezione da Micah Parsons e al coraggio di coach LaFleur. Per i Lions, invece, è arrivata la quinta sconfitta stagionale, la terza nelle ultime 5 partite dopo il bye. Ha pagato un inizio di partita non all’altezza, non riuscendo poi più a colmare il gap creato dai Packers nei primi 16 minuti di gioco.
Chi di quarto down ferisce, di quarto down perisce
I Lions di Dan Campbell sono diventati grandi e a tutti gli effetti una contender grazie al coraggio mostrato dal proprio head coach, negli anni passati, in situazione di quarto down; in questa stagione, invece, Detroit sta facendo tremendamente fatica a convertire i quarti down e anche contro i Packers è arrivato uno 0 su 2, entrambi in territorio avversario e, soprattutto la seconda volta, in raggio da field goal.
I Packers, invece, hanno provato 3 volte a convertire un quarto down e ci sono sempre riusciti, trovando 2 TD e la conversione che ha messo in ghiaccio la partita. Sarebbe riduttivo, però, dire che è stato questo a fare la differenza a Detroit. In realtà la partita ha raccontato ben altro: ha raccontato di un attacco guidato da Jordan Love finalmente incisivo e fluido, come successo rare volte in questa stagione e praticamente mai dopo l’infortunio di Tucker Kraft; ha raccontato di una Offensive Line dei Packers eccellente nel contenere la difesa dei Lions così da dare il tempo a Jordan Love di trovare sempre la giocata giusta; ha raccontato di un Micah Parsons dominante, autore di 8 tackles (3 con perdita di terreno), 4 QB Hits e 2,5 sacks; ha raccontato che i Green Bay Packers, se giocano così, tornano ad essere dei seri candidati per il titolo. A maggior ragione se Jordan Love guida l’attacco come fatto a Detroit: 18 lanci completati su 30 per 234 yard e 4 touchdown e, come detto, l’abilità di rendere fluido e imprevedibile il gioco d’attacco dei Packers, con il QB a variare i propri target nella maniera migliore possibile (94 yard e 2 TD per Wicks, 80 yard e un TD per Watson, 20 yard e un TD per Doubs, 83 yard corse da Jacobs). E così i Packers, con record di 8-3-1, si riportano in testa alla NFC North al pari dei Chicago Bears (attesi però venerdì dalla partita a Philadelphia) e chiudono con un secco 2-0 le sfide stagionali contro i Detroit Lions.
Lions che, a questo punto, devo iniziare a preoccuparsi; la NFC quest’anno non fa sconti a nessuno e, se finisse la stagione ora, Detroit al momento sarebbe fuori dai playoff. E se questa sarebbe stata una sorpresa ad inizio anno, considerando l’ultimo mese e mezzo di regular season giocato da Jared Goff e compagni, non sarebbe così clamoroso. Questo perché anche contro i Packers non si sono visti dei Lions dominanti come in passato, complice un inizio di partita molto in sordina (2 punt e 0 completi per Goff nei primi 16 minuti di gioco) e l’infortunio di Amon-Ra St. Brown durante il secondo drive della partita che non ha di certo aiutato. E per quanto poi i Lions siano riusciti a rispondere colpo su colpo ai Packers non sono più riusciti a colmare a pieno il gap creato da quel 10-0 iniziale. Goff, alla fine, ha tirato su numeri importanti, chiudendo con 20 lanci completati su 26 (e arrivando anche a 15 lanci completi di fila) per 256 yard e 2 TD e ha trovato alleati importanti in Jameson Williams (144 yard e un TD), nel rookie Isaac TeSlaa (35 yard in 2 ricezioni e un TD), nei soliti Gibbs (68 yard) e Montgomery (32 yards e un TD); però continua a mancare l’esplosività offensiva degli anni passati, dovuta anche ad una O-Line che non riesce a proteggere a pieno il proprio QB (Goff ha subìto 3 sacks) e a far scatenare il duo di running back (che, come scritto sopra, hanno chiuso con sole 100 yard guadagnate in coppia). E se la difesa non riesce a fare la giocata che può invertire l’inerzia della partita, diventa poi complicato riuscire a prevalere contro squadre toste e pronte come lo sono i Packers. Ora la strada per i Lions verso i playoff si fa alquanto complicata: il calendario propone i Cowboys (reduci dalla doppia vittoria contro Eagles e Chiefs), i Rams (al momento la miglior squadra in NFC), gli Steelers (a caccia di un posto playoff in una complicatissima AFC North) e il doppio scontro divisionale con Vikings e Bears per chiudere la regular season. Risalire la china non sarà per niente facile.
Autore: Andrea Minnozzi
Data di pubblicazione:
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