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Torna il derby della Madonnina

Ci sono sfide che più di altre rappresentano un pezzo di storia. Ci sono rivalità che più di altre sono vissute con un’attesa ricca di tensione, con una passione che si tramanda dalle fondazioni stesse di uno sport che in Italia sembra finalmente pronto per una nuova consacrazione. Rhinos e Seamen, domenica prossima nel tempio […]



Ci sono sfide che più di altre rappresentano un pezzo di storia. Ci sono rivalità che più di altre sono vissute con un’attesa ricca di tensione, con una passione che si tramanda dalle fondazioni stesse di uno sport che in Italia sembra finalmente pronto per una nuova consacrazione. Rhinos e Seamen, domenica prossima nel tempio del Vigorelli, il kick off è previsto per le ore 15.00, si affrontano non solo per i doveri imposti da un calendario, ma soprattutto per rinnovare un rito che affonda le sue radici nella tradizione sportiva e nel costume stesso della palla lunga un piede “made in Italy”. A ventisette anni dal loro primo incrocio in campionato, s’imposero i Seamen con un tiratissimo 7 a 6, e ventuno dopo l’ultimo confronto dominato dai Rhinos “vinci tutto” edizione 1990, la Milano del football riabbraccia il proprio derby per eccellenza, non ce ne vogliano le altre realtà meneghine che si sono succedute in un trentennio, in una serie A1 che nel frattempo ha cambiato nome, ma non fascino. La stracittadina numero nove, le statistiche parlano di quattro vittorie per i marinai, due per i rinoceronti e due pareggi, arriva in un momento particolare per i Seamen che devono ancora metabolizzare lo sfortunato esordio con i Warriors Bologna. In settimana coach CJ Robertson ha dovuto operare un lavoro di natura tecnica e psicologica per individuare le cause dei tanti errori banali che hanno facilitato il compito dei felsinei, bravi al limite del cinismo nel capitalizzare ogni singola occasione offerta sul terreno di gioco. I tanti falli dettati dal nervosismo, gli innumerevoli off side difensivi e la mancanza di timing tra Anderwkavich e i suoi ricevitori sono stati gli aspetti più evidenti d’un meccanismo che non è mai decollato finendo per trascinare la compagine blue navy in un gorgo dal quale non è più riuscita a sottrarsi. Tutto ciò non ha inciso sul morale dei marinai che, consci dei propri difetti, ma anche dei propri mezzi, stanno profondendo ogni energia per recuperare il gap. Con l’infermeria al momento sgombra da infortunati, fatta eccezione per Alessandro Vismara che non sarà recuperabile in questa stagione, i Seamen non avranno problemi d’organico contro un avversario, i Rhinos, che all’esordio ha ben impressionato in quel di Reggio Emilia. La buona verve di Bonaparte e Santagostino, due dei giovani più promettenti, è sicuramente la nota lieta del reparto offensivo. In difesa, dove Korte si è mosso tra luci e ombre, serve maggiore concentrazione e continuità, anche considerata l’esperienza di Butler, Bradford e Dally, il trio di atleti in forza ai Rhinos che domenica pomeriggio animerà il team nero arancio. Il motto di cui si fregiano i Seamen è “Non mollare mai”. Non potrebbe esserci occasione migliore del derby per metterne in pratica il pieno significato.

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