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L'aria di mare fa male ai "Marinai"

IFL Lazio Marines – Seamen Milano 40-28 Mente e cuore. Servono nella vita, come nel football, sport adrenalinico per eccellenza, per raggiungere risultati importanti fino a spingersi, alle volte, oltre le proprie reali potenzialità. Se parrebbe indelicato accusare i Seamen di mancanza di cuore, visto quanto hanno mostrato nelle prime gare di campionato,ciò che appare […]



IFL Lazio Marines – Seamen Milano 40-28

Mente e cuore. Servono nella vita, come nel football, sport adrenalinico per eccellenza, per raggiungere risultati importanti fino a spingersi, alle volte, oltre le proprie reali potenzialità. Se parrebbe indelicato accusare i Seamen di mancanza di cuore, visto quanto hanno mostrato nelle prime gare di campionato,ciò che appare evidente tuttavia è che a Ostia sia mancato per due quarti di gioco il fattore mentale innescando un lungo e inspiegabile black out che è costato ai marinai il match con i Marines. Difficile stabilire quali siano state le cause che hanno provocato all’half time il blocco psicologico. Ancora più difficile comprendere cosa abbia improvvisamente inceppato un attacco che per due quarti aveva macinato yarde con relativa facilità mandando a segno nell’ordine Bonaparte (trasformazione da due punti ad opera di Pelà), ancora Bonaparte (TD su passaggio di Anderwkavich per ottanta yarde di guadagno), Kell (conversione da due di Bonaparte) e lo stesso Anderwkavich fino a espandere il vantaggio sul 28 a 6 causa la marcatura romana realizzata dall’esordiente americano Pruitt. Avviene così che una partita virtualmente vinta si trasformi in una cavalcata degli avversari, che bravi a sfruttare la debolezza caratteriale dei milanesi, risalgono rapidamente la china con le mete “italianissime” di Gaviano, Francioni e Gaudio che con una doppietta in ultima frazione, in entrambe le occasioni su corsa, affonda definitivamente le velleità dei Seamen ora pericolosamente distanti da quei play off il cui profumo inebriava, soltanto due settimane fa, il Vigorelli. Sulle cause di una squadra dai due volti, ora vincente, ora smarrita indagherà in settimana l’intero coaching staff per tentare di rianimare, nell’arco di soli sette giorni,una squadra che avrà nella sfida di domenica prossima, complice una classifica che si è fatta ancora più corta, l’ennesima, forse ultima occasione per restare a contatto delle prime della classe. I Dolphins Ancona saranno dunque il banco di prova per testare la reale tenuta psicologia di una squadra cui l’aria di mare del litorale romano, ironia della sorte, ha prodotto il più strano degli effetti.

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