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Troppo forti i giovani Lions per i Crusaders

La visione di un vero campo da football, super accessoriato, deve averli emozionati oltre misura. I baby crociati dimenticano per oltre un’ora i fondamentali di una disciplina assimilata in mesi e mesi di dure fatiche, finendo divorati in un sol boccone dagli esperti pari età bergamaschi. A risultato ormai compromesso gli isolani riacquistano la sicurezza […]


La visione di un vero campo da football, super accessoriato, deve averli emozionati oltre misura. I baby crociati dimenticano per oltre un’ora i fondamentali di una disciplina assimilata in mesi e mesi di dure fatiche, finendo divorati in un sol boccone dagli esperti pari età bergamaschi. A risultato ormai compromesso gli isolani riacquistano la sicurezza nei loro mezzi realizzando un touchdown ricco di speranze per l’esordio casalingo di domenica prossima al comunale di San Sperate contro i Doves Bologna. L’inatteso appannamento totale ha lasciato di sasso l’haed coach Riccardo Frau : “I Lions hanno meritato la vittoria, il risultato parla chiaro, ma noi abbiamo giocato veramente male, sul piano fisico questo eccessivo divario fra le due squadre, per come conosco i miei giocatori, non c’è”. La prima fase del match é da dimenticare: “La loro condotta può essere giustificata solo in parte – continua Frau – in quanto si trattava di una prima assoluta, erano appena in sedici, però non nascondo che abbiano sbagliato veramente tutto; i nostri avversari si sono imposti facendo le cose più semplici, erano i padroni incontrastati del campo”. E’ talmente dispiaciuto che si mette addirittura in discussione: “forse non sono stato bravo nel trasmettere ai giocatori certi concetti basilari, ma già da domani lavoreremo sodo per sistemare le cose, loro sono attenti, si applicano, mi sembra così assurdo che in partita non siano riusciti a mettere in pratica certi meccanismi”. Nella seconda parte della gara gli umori cambiano sensibilmente: “Ad un certo punto gli ho rivisti col sorriso stampato sulle labbra, hanno cominciato a giocare per divertirsi e sono arrivati anche i punti, grazie al linebacker Riccardo Cuccu che in seguito agli sviluppi di un’azione di special team ha ricevuto il pallone ed ha segnato nel più classico dei kick off return”. E’ da questo episodio che i Crusaders devono modellare la riscossa: “In settimana li voglio vedere più motivati, vorrei che mettessero testa, sacrificio, anche se, ad onor del vero, con il doppio ruolo i ragazzi fanno una fatica immane”. E’ interessante ricostruire i momenti che hanno preceduto l’incontro con i Lions. I cagliaritani hanno affrontato una levataccia, seguita dal viaggio in aereo direttamente in terra orobica. La visione della Cittadella dello sport deve averli quanto meno scompensati: “Non erano abituati a vedere una struttura così bella, – prosegue l’head coach – dotata di autentiche porte da football americano, con tanto di magazzino adibito alla conservazione di tutte le attrezzature, il bar, gli spazi riservati alle grigliate; la giornata è stata gradevole anche sotto il profilo climatico”. In quel tourbillon di emozioni, i virgulti sardi non ne hanno saputo cogliere l’essenza positiva, anzi, si sono lasciati letteralmente sopraffare: “Durante il ritorno a Cagliari ci siamo soffermati sui nostri limiti e abbiamo convenuto che dobbiamo ritrovarci tutti e trenta i tesserati al campo RAI, si cresce solo allenandoci, per la gara di domenica a San Sperate sono convocati tutti i giocatori, mi aspetto un pronto riscatto”

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