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DAZEROADIECI Week in Review: Week 7

DAZEROADIECI ti racconta la Week 7 2025 della NFL. Vediamo i temi più importanti inseriti nella nostra Week in Review.

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DAZEROADIECI è il podcast curato da Touchdown Magazine che ripercorre, in un numero di tematiche sempre compreso tra zero e dieci, gli avvenimenti più salienti della settimana di NFL appena trascorsa. Con il calendario a ricordarci che ci avviciniamo a fine ottobre, le franchigie iniziano a dividersi in contenders e pretenders.

In questo spazio testuale vogliamo riproporre i temi affrontati in formato audio, riportando il transcript degli spunti di cui ci occupiamo in puntata, così da dare modo a tutti di avere qualche anticipazione relativamente a quanto potranno ascoltare, in maniera più approfondita, scaricando comodamente l’ascoltabile, già disponibile per il download. Per quanto riguarda la Week 6, abbiamo selezionato gli spunti seguenti:

  1. Una prestazione vintage di Joe Flacco, che 12 anni fa vinse un Super Bowl da MVP, consente ai Cincinnati Bengals di strappare una vittoria risicata ai rivali divisionali dei Pittsburgh Steelers. Mike Tomlin e Aaron Rodgers trovano la prima sconfitta all’interno della AFC North. Il QB ha le sue colpe, perché lancia un paio di intercetti, ma nel complesso non gioca male, il motivo principale dell’esito della partita sono le troppe penalità offensive chiamate contro Pittsburgh, che hanno complicato troppo i possessi offensivi. Il rapporto tra Ja’Marr Chase e Flacco si sta sviluppando bene, come dimostra il fatto che il ricevitore ha tenuto in scacco la difesa avversaria per larghi tratti della sfida. Cinci può sperare che quest’asse li mantenga competitivi?

  2. Jalen Hurts guida il ritorno alla vittoria dei Philadelphia Eagles. Lo fa mostrando le sue capacità sul lancio lungo, completando passaggi della lunghezza di 37 yards per A.J. Brown (che il ricevitore chiude in TD); 79 per DeVonta Smith; 45 ancora per Brown e segnando 3 TD su passaggi più lunghi di 20 yards. Il gioco sulle corse è ancora un lontano parente di quello dell’anno scorso ma Philadelphia potrà stare tranquilla, se il suo QB continuerà a giocare così. Carson Wentz non convince contro la sua vecchia squadra e si fa intercettare due volte. Il veterano non sembra godere degli stessi benefici che la cura Kevin O’Connell ha riservato a Sam Darnold, durante la scorsa stagione. Con ogni probabilità, rivedremo in campo J.J. McCarthy non appena si sarà ristabilito.

  3. La rimonta dei Denver Broncos contro i New York Giants diverte tutti, tranne i tifosi di NY che escono sconfitti, naturalmente. Denver gioca malissimo per 45 minuti, guadagnandosi meritati fischi da parte dei tifosi, prima di esplodere nel quarto quarto e vincere la partita (anche grazie anche ad alcuni rimpalli fortunati) per merito di un efficace FG lungo 39 yards, proprio allo scadere. Brian Daboll si è forse lasciato troppo intimorire negli ultimi minuti, quando ha scelto un approccio estremamente conservativo ed è stato tradito da un intercetto chiave di Jaxson Dart, nell’episodio che ha aperto la strada alla rimonta Broncos. Il rookie QB però, subito dopo l’errore, ha orchestrato un drive che è valso 7 punti. Se il coach di NY fosse rimasto fedele al playcalling più aggressivo dei primi tre quarti, sarebbe andata diversamente?

  4. Micah Parsons mette assieme la sua migliore partita da quando è ai Green Bay Packers, rendendosi protagonista di tre sack e portando pressione 10 volte. Dirige il traffico anche per i suoi compagni di reparto e ne beneficia particolarmente la seconda stella di questa unità, Rashan Gary. È lui a firmare lo strip-sack che restituisce la palla ai suoi e dà modo a un attacco funzionale, ma poco brillante come quello imbastito da Jordan Love, di portarsi in vantaggio. Poi è Parsons ad aprire la strada per mantenerlo. Jacoby Brissett sostituisce Kyler Murray per la seconda settimana consecutiva, giocando in maniera efficace e con buona presenza nell’huddle, ma il sack di Gary, trovato in un momento chiave, cambia l’inerzia della sfida, allontanandola dai binari dei Cards.

  5. Nella sfida stellare tra i due RB, Christian McCaffrey e Bijan Robinson, è quello dei San Francisco 49ers ad abbandonare lo stadio più felice. CMC corre per 114 yards e riceve per 72, segnando due TD. Il runner si dimostra l’attaccante di riferimento per Mac Jones, il quale, privo di tutti i ricevitori titolari, può essere ben felice del rientro di George Kittle, ma deve attendere che ritrovi la condizione (in questa sfida è stato cercato due volte, ma non ha concluso alcuna ricezione). Nonostante gli infortuni a Nick Bosa e Fred Warner, che hanno già concluso la loro stagione, la difesa 9ers mette sotto scacco Michael Penix, cui manca il supporto di Drake London, evanescente nella sfida.

  6. Nonostante debba fare a meno di 5 titolari, tra infortuni e sospensioni, la difesa dei Detroit Lions argina bene il poderoso attacco dei Tampa Bay Buccaneers, concedendo a Baker Mayfield e ai suoi soltanto 9 punti, in un Monday Night Football senza storia, anche se Jared Goff é in serata non positiva. Accanto a una buona difesa, Detroit mette un Jahmyr Gibbs davvero in stato di grazia, che guadagna 218 scrimmage yards (136 su corsa, 82 in ricezione) e si dimostra determinante per segnare e, di conseguenza, vincere la sfida. Nei Bucs, il rientrante Mike Evans si infortunia nuovamente, questa volta fratturandosi la clavicola, e sarà costretto a fermarsi per una seconda volta. Questo sfortunato stop lo terrà sulla sideline per circa 50 giorni.

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Crediti fotografici: PFF – Pro Football Focus

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