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Intervista a Matteo Lanza

Dopo la pubblicazione da parte della Fidaf dei gironi per il prossimo campionato di Serie A2, scambiamo due parole con Matteo Lanza, scorer dei Predatori con 14 anni di esperienza nelle dirigenze di varie squadre liguri. – La federazione ha optato per un campionato a gironi geografici. Avresti preferito un’altra suddivisione o va bene questa? […]


10-10-fotoDopo la pubblicazione da parte della Fidaf dei gironi per il prossimo campionato di Serie A2, scambiamo due parole con Matteo Lanza, scorer dei Predatori con 14 anni di esperienza nelle dirigenze di varie squadre liguri.
– La federazione ha optato per un campionato a gironi geografici. Avresti preferito un’altra suddivisione o va bene questa?
“Secondo me la soluzione dei gironi geografici è stata quella più sensata. Magari poco vincente dal punto di vista agonistico ma ottimale per uno sport come il nostro dove le risorse economiche sono, spesso, abbastanza risicate”.
– A proposito di risorse economiche, quanto influisce una trasferta lunga sul rendimento di una squadra in partita e quanto “costa” ad un team la voce “trasferte”?
“Sicuramente una trasferta lunga pesa e costa parecchio sia in termini di soldi che di energie fisiche e mentali che poi sono la base per fare una buona prestazione sul campo. Nel football conta il “fattore campo” non tanto per il pubblico o per il tifo, ma perchè le trasferte vengono effettuate in pullman sia che siano di pochi chilometri sia che se ne percorrano di centinaia, come è successo alla squadra di Bari quando abbiamo vinto il campionato, o a noi l’anno
scorso quando siamo andati due volte a Trieste… A livello economico poi, direi che è la voce a bilancio più corposa e lievita se le trasferte si trasformano in “mini ritiri” di due giorni, basti pensare che se nel calcio si spostano tra le 15 e
le 20 persone, nel football devi muovere più di 45 persone, e se devi anche farli dormire fuori…”                                             – A questo punto, due parole sul girone sono d’obbligo.                                                                                                                           “Credo che il nostro sia un girone abbastanza alla nostra portata, ovviamente ci sono da tenere d’occhio sia i Daemons sia i Giaguari, ma se i ragazzi entrano in campo con la testa giusta allora non ce ne è per nessuno. Il problema e che bisognerà verificare l’impatto delle nuove squadre con il campionato a 11. Comunque per tornare al girone: la squadra da battere, secondo me, saranno i Giaguari.”

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