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IFL: il riassunto del week end

13 maggio 2013 – Qualcosa di definito c’è, ma non tutto, ed è questo il bello. Tre squadre sono ora sicure dei playoff, ma nessuna di loro conosce la propria posizione finale, e come è noto c’è una bella differenza tra il chiudere al primo posto e passare direttamente alla semifinale e il dover incrociare […]


13 maggio 2013 – Qualcosa di definito c’è, ma non tutto, ed è questo il bello. Tre squadre sono ora sicure dei playoff, ma nessuna di loro conosce la propria posizione finale, e come è noto c’è una bella differenza tra il chiudere al primo posto e passare direttamente alla semifinale e il dover incrociare poi una squadra dell’altro girone nel turno di wild card. Panthers Parma e Seamen Milano nel girone A e Warriors Bologna nel girone B sono le tre elette, anzi autoelette, visto che i risultati li hanno ottenuti con le proprie risorse. I Panthers anche perdendole tutte, e venendo dunque raggiunti dai Rhinos nel caso di tutte vittorie di questi ultimi, avrebbero comunque il 2-0 negli scontri diretti; i Seamen, 4 vinte e 1 persa, potrebbero essere superati dai Rhinos in caso di tutte vittorie dei rinoceronti compresa quella con almeno 14 punti di scarto nel derby di sabato prossimo, ma ciò vorrebbe dire un’altra sconfitta dei Giants (contro i Rhinos stessi, all’ultima giornata) che dunque avrebbero almeno 5 sconfitte e non potrebbero mai raggiungere i Seamen stessi. Meno da rompicapo la spiegazione dell’accesso ai playoff per i Warriors: sono 4-1, e anche perdendole tutte, e con tutte vittorie dei Marines attualmente in fondo alla classifica, avrebbero comunque il 2-0 negli scontri diretti. Per gli altri tre posti vale invece ancora tutto, anche se già il prossimo turno farà ondeggiare qualche birillo.

GIRONE A

SEAMEN MILANO-GIANTS BOLZANO 31-23 (14-0, 10-7, 0-7, 7-9) – La chiamerebbero di solito “dai due volti” una gara che si svolga come quella del Vigorelli, ma oltre ad essere un cliché è anche una definizione inesatta. La partita tra Seamen e Giants infatti ne ha avuti multipli, di aspetti. Il dominio iniziale del milanesi, tradotto in un 24-0 da lapide per le ambizioni dei bolzanini; la rimonta, culminata nel -3 sul 24-21 a inizio ultimo quarto, e il riallungo dei Seamen (4-1), con tocco finale di Andrea Modena, che intercettando l’ultimo tentativo dei Giants chiude nel cassetto la vittoria dei marinai e il loro accesso automatico ai playoff, mentre per gli altoatesini il duello è ora contro i Rhinos per l’ultimo posto disponibile. Quanto alla partita, il 24-0 milanese era stato opera di Jordan La Secla e Gianluca Santagostino, con il primo a lanciare in end zone il secondo per 28 (dopo uno snap sbagliato dai Giants su un tentativo di punt), 6 e 88 yard, con i 3 punti restanti a firma di un altro ricevitore, Stefano Di Tunisi, nella sua versione da kicker, con un field goal di 27 yard. Poco prima dell’intervallo si comincia a ribaltare la situazione, con il lancio di Chris Owens per Henry Harris (30 yard), e nel 3° quarto analogo esito per Marco Bonacci (25 yard) per il 24-14. Dopo un field goal sbagliato dai Seamen i Giants segnano ancora nell’ultimo quarto, lancio di 37 yard di Owens per Harris (24-21), e vedono spento il tentativo di sorpasso dall’intercetto di Brian Bradford, poi ripresa palla sulla propria linea delle 3 yard provano a giocare un quarto tentativo senza successo, e poco dopo Danilo Bonaparte entra in end zone da 3 yard a 1’15” dalla fine (31-21). Pochi istanti dopo Shawn Abuhoff, rientrato in campo dopo un infortunio che lo aveva messo fuori nella prima parte, intercetta ai limiti della propria end zone, ma l’attacco subisce un safety (31-23) con la palla poi data per regolamento ai Giants (2-3), il cui tentativo di potenziale pareggio viene però fermato da Modena.

 

PANTHERS PARMA-SAMPLA BELTING RHINOS MILANO 37-28 (7-7, 17-7, 0-7, 13-7) – Bella partita a Parma, nel debutto stagionale in casa dei campioni d’Italia, che all’intervallo hanno consegnato un omaggio floreale alle mamme, in occasione della Festa della Mamma. Musica, cheerleader carichissime e un caldo già estivo, per una partita subito esplosiva. Al primo drive ospite, infatti, Michele Fumarola intercetta un lancio laterale di Chris Forcier e riporta il pallone in touchdown per il 7-0 Panthers a 9’02” dalla fine del primo quarto. Forcier, al settimo intercetto in due partite, si rifà poco dopo, correndo per 82 yard in un’azione in cui era parso voler lanciare per poi immediatamente mettere giù palla e involarsi. 7-7 a 7-40” dal termine. Sul successivo drive milanese, però, lo stesso Forcier si infortuna alla caviglia sinistra subendo un sack da Simone Bernardoni e Luca Fontanili, e deve uscire, sostituito dal giovane Giovanni Silva, 22 anni. Si apre il 3° quarto e Parma va avanti 14-7, lancio di Tommaso Monardi per Jared Karstetter nell’angolo destro della end zone, per 12 yard. Mancano 5’04” alla fine del 1° tempo ma passano solo 15” e i Rhinos pareggiano, con Silva che lancia al debuttante Chauncey Calhoun sul lato sinistro: ricezione e corsa dell’americano per complessive 68 yard, e il 14-14 a 4’49”. Panthers di nuovo in vantaggio con un lungo drive concluso dal lancio di Monardi per Tommaso Finadri, 4 yard, a 2’51”, e dopo l’intercetto di Karstetter in tuffo su Silva Andrea Vergazzoli calcia il field goal di 21 yard per il 24-14, a 43” dalla fine, che è anche il punteggio all’intervallo. Milano apre il 3° periodo con un bel drive che però si interrompe per intercetto di Ben Johnson sulle 15 difensive, ma il quarto non avrà altri sviluppi cruciali fino a 51” dalla fine, con il touchdown su corsa di AJ Storms che con la trasformazione su calcio porta gli ospiti al -3, 24-21. I Panthers non si fanno prendere dal nervosismo e ricominciano a mangiare campo, chiudendo un lungo drive con la corsa da 1 yard di Ryan Christian per il 31-21 a 8’40” dalla fine, e aggiungendo poi un field goal di Vergazzoli da 27 yard per il 34-21 a 5’52” dal termine. Calhoun con la seconda ricezione in td della sua partita, e la trasformazione di Delaria, riavvicina i Rhinos (34-28) a 2’35”, ma il possesso palla dei Panthers riesce a mangiare yard e minuti, e a 44” dalla fine ancora Vergazzoli scava il divario definitivo con un calcio di 24 yard. Da notare che i Panthers sono stati guidati dalla sideline da Paolo Borchini, che ha sostituto l’head coach Andrew Papoccia, tenuto lontano da un importante impegno di lavoro.

 

ENERGY BUILDING DOLPHINS ANCONA-HOGS REGGIO EMILIA 19-0 (0-0, 6-0, 7-0, 6-0) – Tre su tre in casa per i Dolphins, attesi poi sabato prossimo dall’ultima al Dorico, contro i Warriors Bologna. E terza sconfitta per gli Hogs, autori di una prestazione negativa su molti fronti e messi in difficoltà da alcuni errori, ad esempio un paio di fumble, di cui uno a poche yard dalla propria end zone. Troppi aspetti negativi, se dall’altra parte c’è una squadra aggressiva e preparata come i Dolphins. Che in realtà ci mettono un po’ a primeggiare, dopo un quarto di gioco iniziale contrassegnato da un intercetto di Jamail Berry su un lancio di Rocky Pentello al quarto down, senza esito però sul drive successivo. Nel 2° quarto De Jesus intercetta ancora, ma subito dopo ecco il fumble degli Hogs, subito sfruttato dai padroni di casa con il td pass di Pentello per Fulvio Renzi da 5 yard: 6-0, punteggio con il quale termina il primo tempo, dopo un field goal da 40 yard sbagliato da Nicolò Iotti per gli ospiti. Nel secondo tempo subito un drive reggiano che però si chiude con un punt, apparentemente ottimo in quanto mette i Dolphins con le spalle al muro sulla propria linea della 1 yard, ma lì parte la macchina-Pentello, che con una serie di lanci porta fino al touchdown, siglato da Carlo Fanini (impiegato in attacco a causa dell’assenza di Michele Marchini e Filippo Limitone) da 20 yard, con ricezione e slalom prendendo poi la linea laterale. È il 13-0, a 5’ dalla fine del 3° quarto, che diventa 16-0 a inizio 4°, con un field goal di Enrico Leonardi da 31 yard, e un altro field goal nel finale, per i 19-0 che ribalta decisamente lo scarto con cui gli Hogs, incapaci di chiudere un down nell’ultimo quarto anche con una modifica al settore quarterback, con Demetri Huffman a rilevare Marco Lazzaretti, avevano vinto all’andata (12-7).

MISTERSEX LAZIO MARINES-WARRIORS BOLOGNA 14-28 (0-0, 0-15, 0-7, 14-6) – È la IFL di quest’anno: tre squadre ai playoff in ciascuno dei due gironi permettono a tutti di tenere aperte le speranze fino alla fine (o quasi), ma qualcosa bisogna fare, ed è il problema del Marines, che con la sconfitta contro i Warriors scendono a 1 vittoria e 4 sconfitte, e si giocano forse una carta importante sabato prossimo nella trasferta di Scandiano contro gli Hogs. Battuti 21-3 all’andata, ma ora davanti ai romani in classifica. Domenica, al Giannattasio di Ostia, una partita emotivamente e agonisticamente intensa, che ha visto tra l’altro nei bolognesi il debutto del quarterback RobCurley, autore di una prova molto incoraggiante, se si considera che era arrivato in settimana e aveva incontrato alcuni dei suoi nuovi compagni di squadra solo alla vigilia della gara. Curley ha subito trovato in Mario Panzani il terminale esperto e affidabile che piace a ogni qb: dalla loro combinazione nascono nel 2° quarto il primo e il secondo touchdown, con trasformazione di Matteo Guerra su calcio nel primo caso e di Jordan Scott su ricezione nel secondo, grazie alla prontezza di Walter Peoples, che da holder risolve un problema di controllo del pallone dopo lo snap e lancia per il compatriota. Il primo tempo si conclude con un field goal sbagliato dai Warriors, mentre nel terzo quarto si ripete la catena Curley-Panzani per il 22-0 bolognese. A inizio ultimo quarto Giorgio Polidori segna su ricezione e trasforma anche da 2 per l’8-22, ma i Warriors rispondono con un touchdown di Scott su corsa che chiude la partita dal punto di vista dell’incertezza.

 

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