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John Mackovic nuovo head coach dell’Italia

Gran colpo per la FIDAF e per tutto il football italiano. Si tratta del nuovo head coach della Nazionale, un nome di assoluto prestigio: è quello di John Mackovic, che guiderà il Blue Team per i prossimi quattro anni e che diventa quindi il successore di Vincent Argondizzo, cui va un grande ringraziamento per il […]


Gran colpo per la FIDAF e per tutto il football italiano. Si tratta del nuovo head coach della Nazionale, un nome di assoluto prestigio: è quello di John Mackovic, che guiderà il Blue Team per i prossimi quattro anni e che diventa quindi il successore di Vincent Argondizzo, cui va un grande ringraziamento per il lavoro svolto in questi anni. Mackovic peraltro non sarà solo il capo allenatore della Nazionale, ma svolgerà anche il ruolo di consulente per lo sviluppo tecnico del football in Italia. Sarà lui, ad esempio, a visionare i ragazzi che prenderanno parte al progetto “Usa Challenge” ed eventualmente ad indirizzarli per le loro future esperienze negli Stati Uniti. Si tratta di un tecnico di carisma, prestigio, grande preparazione e che ha già collaborato con la FIDAF nei primi anni Duemila.

Classe 1943, John Mackovic è un personaggio di assoluto rilievo nel mondo del football americano e il suo curriculum è pressoché infinito. Nato nel 1943, ha una grande esperienza nel mondo delle università, avendo allenato a Wake Forest (dove aveva anche giocato), Illinois, Texas e Arizona. Ma soprattutto Mackovic è stato nella NFL dal 1983 al 1986 il capo allenatore dei Kansas City Chiefs, che con lui raggiunsero i playoff per la prima volta in 15 anni, e dal 1981 al 1982 è stato l’allenatore dei quarterback presso i Dallas Cowboys. Nel 2007 è diventato campione del mondo alla guida della nazionale degli Stati Uniti.

Queste le parole con cui John Mackovic ha commentato la sua nomina a capo allenatore dell’Italia: «L’incarico che mi ha dato il consiglio federale FIDAF nel nominarmi head coach del Blue Team per me è un grande onore e una sfida stimolante. Il futuro del football americano in Italia è più luminoso che mai e io sposo l’obiettivo della federazione, che vuole una squadra nazionale di alto livello in Europa. Vengo in Italia come un grande amico che vuole essere un ambasciatore di buona volontà e sviluppo professionale del football italiano».

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