Riassunto del Monday Night “condensed”, Redskins @ Eagles

Il Monday Night tra Philadelphia Eagles e Washington Redskins visto da Andrea Donati per Touchdown Magazine.

Washington parte forte, per stargli dietro la difesa di Philadelphia ha dovuto giocare con ancora gli asciugamani addosso.
Dopo quattro falli consecutivi dell’attacco degli Eagles a ridosso della endzone, lo snap successivo viene fatto dalla mascotte dietro la endzone.
Wentz per evitare la safety fa un lancio da 65 yard che viene intercettato, e probabilmente era proprio quello l’obiettivo.
La difesa degli Eagles ha finito di vestirsi e per l’attacco dei Redskins arriva il three and out.
Questo primo quarto può essere ricordato per tre continue ricorrenze: flag, errori e sack.
A furia di face mask, il casco di Wentz è a forma di uovo.
I passaggi lunghi di Cousins vanno tutti a segno, le corse servono solo per far riprendere fiato a Davis e Crowder.
Il cameraman seduto a gambe incrociate con in spalla la sua videocamera da migliaia di euro ha visto la vita scorrergli davanti (come pure il suo lavoro) quando Davis ha mancato una presa e ha proseguito dritto verso di lui.
Breeland sta addosso ai WR come quegli accappatoi in microfibra che si appiccicano alla pelle bagnata e non li stacchi più.
Il problema di Smallwood è che guadagna talmente tanto con le sue corse che continuano a dargli palla e tra poco, al posto di correre, rotola.
Wentz fa di nuovo uno dei suoi lanci da più di 60 yard, ma ‘sto giro l’obiettivo non è l’intercetto: Hollins prende la palla al volo e chi s’è visto s’è visto.
Thompson viene placcato e inizia roteare in aria generando corrente nello stadio per i successivi 30 minuti.
Wentz viene spinto fuori dal campo con tale veemenza che quando torna indietro nel frattempo ha comprato il latte e l’insalata al supermercato lì vicino.
Ancora un big play di Wentz, ma Ertz si arrabbia con il QB perché il lancio era di sole 46 yard.
Ertz riceve vicino alla endzone, si ferma, guarda la safety dei Redskins, Swearinger, che gli passa davanti tipo treno in corsa, poi fa due passi ed è TD.
Finisce il primo tempo con tanti falli e tanti big play, le squadre sono abbastanza equilibrate e gli umori sono tesi, un po’ come quando si è in fila al supermercato e si fa a gara con la gente nella fila di fianco per chi fa prima.
Wentz vede Jefferey in endzone ma si dimentica che Jefferey non ha le braccia lunghe tre metri e lancia alto.
L’attacco degli Eagles comincia il secondo tempo con un drive che porta in saccoccia 7 punti; Cousins risponde con un lancio da 30 yard, ma non c’era nessuno a ricevere.
Crowder fa un errore, perché riceve il punt, corre, viene placcato, si rialza, corre di nuovo e la difesa degli Eagles non si fa pregare e gli saltano addosso in 10.
Cousins si ricorda che in squadra c’è anche Reed, gli lancia due palloni e TD Washington, a pensarci prima…
Comincia l’ultimo quarto con le squadre ad una sola segnatura di distanza. Dai che se quello davanti a me paga col bancomat finisco prima io…
Wentz viene circondato dalla difesa dei Redskins, rimane sepolto e viene chiamato il prete per l’estrema unzione, ma dal nulla risorge, sbuca fuori dal muro di Washington e corre sulle acque per 26 yard. Il commento del telecronista parola per parola: “Wentz is in trouble… Wentz will be… ESCAPING!!! From the 18 yard line! HOW IN THE WORLD DID THAT HAPPEN?!?!?!?! First down out of the 44 yard line!” il collega: “Was he down?!?! Where did he go???” “Amaaazing!” “He came out from a pile of bodies, he’s not down!”.
Questo drive degli Eagles è finito con un TD, dopo una roba come quella descritta qui sopra non poteva finire diversamente.
L’attacco dei Redskins: 1st & 10, 2nd & 16, 3rd & 6, intercetto e Eagles nella red zone di Washington a 8 minuti dalla fine e 2 segnature di vantaggio.
Adesso le segnature sono 3.
I Redskins ci stanno mettendo talmente tanto a concludere il drive che, per recuperare 3 segnature, ci vorrebbero altri 2 quarti.
Clement perde la palla mentre corre e l’intero stadio si raggela. Poi la recupera e i sospiri causano una nebbia come quella di Foxborough.
Finisce una partita divertente, con tanto spettacolo per i tanti big play e le belle giocate. Wentz ha salutato tutti con la preghiera di benedizione.