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Massimo e Mauro: due Giaguari tra gli angeli

I Giaguari Massimo Martinetti e Mauro “Moor” Mangiavacchi lasciano un vuoto incredibile nel mondo del football italiano, e delle loro famiglie.

Massimo Martinetti e Mauro "Moor" Mangiavacchi (Giaguari Torino)

Questo 12 luglio è stato un giorno terribile per il mondo del football e per il team dei Giaguari Torino in particolare.

Sono venuti a mancare a poche ore di distanza Massimo Martinetti, giocatore e poi Presidente dei gialloneri, e Mauro Mangiavacchi (Moor per gli amici… cioè praticamente per tutti), Dirigente e tifosissimo dello stesso team.

Massimo e Mauro hanno scelto lo stesso giorno per fare l’ultimo viaggio insieme: destinazione Paradiso.

Due persone diverse, ma ugualmente responsabili di aver lasciato, oltre che alle loro famiglie, un vuoto enorme sui campi da football. Due persone gentili, disponibili, di quelle che “averne…”, e non solo nel football…

Il Massimo Martinetti Presidente dei Giaguari era una di quelle persone disponibili con le quali era possibile lavorare e programmare qualsiasi cosa “per il bene del football”, era un Presidente innamorato dei suoi Giaguari e del football in generale, ed era sempre pronto a mettersi in gioco. Il Massimo giocatore invece, era uno che in campo non si sarebbe mai arreso ad una sconfitta, purtroppo però la vita è diversa, a volte la sorte ha le carte truccate, e gioca con un vantaggio “sporco”. Sicuramente anche stavolta Massimo non si è arreso, anzi, avrà ha dato filo da torcere al destino…

Mauro Mangiavacchi, o meglio, Moor, perchè alla fine tutti lo chiamavano così, aveva il DNA giallonero. Avvicinatosi troppo tardi al football “giocato”, è stato un recordman come “collezionista di partite” (viste dalla sideline o dalla tribuna), probabilmente una delle persone che ha visto più incontri in Italia di chiunque altro. Era innamorato dei suoi Giaguari, per i quali si occupava di ogni cosa potesse riuscire a fare, uno di quei Dirigenti che se ce l’hai lo tieni stretto come fosse Tom Brady. Anche Mauro aveva la scorza dura, era stato capace alcuni anni fa di trovare la forza per tornare in sideline dopo un “brutto colpo”, quella volta aveva vinto lui! Di Moor tutti diranno che aveva un animo gentile, era rispettoso e mai arrogante, un tifoso modello… ma anche lui si arrabbiava… eccome se si arrabbiava, perchè i Giaguari ce li aveva nell’anima… e guai a toccarglieli! Sabato 7 luglio, sugli spalti del Lanfranchi, pronto per assistere all’Italian Bowl, Moor si è trovato ancora una volta a lottare per la vita, solo che questa volta il destino è arrivato più preparato… con le solite carte truccate, e non ha dato scampo al nostro amico, che ha lottato per 5 giorni prima di arrendersi e salire in cielo con il suo amico Presidente.

Massimo e Moor erano due persone speciali, di quelle che ne nascono poche di solito (altrimenti non sarebbero speciali), e probabilmente lassù qualcuno aveva bisogno di alzare il livello, per volerli a se’ contemporaneamente.

In questa giornata così buia, l’unica cosa che possiamo fare, oltre a ricordarli, è stringerci tutti intorno alle loro famiglie e al team Giaguari, cercando di far capire quando fossero entrambi speciali per il nostro piccolo, nei numeri, ma grande, nei sentimenti, mondo del football americano italiano.

Ciao Massimo, ciao Moor

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