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I Bengals staccano il biglietto per L'Aquila

Golden League FIF BENGALS BRESCIA – FROGS LEGNANO 14 a 8 (7-0;0-8;7-0;0-0) I Bengals al Superbowl! Segnature: 1°quarto BENGALS – Barbolla 16 run (Scarpolini kick) 2° FROGS – Iannotta 2 run (Caronni pass) 3° BENGALS – Barbolla 56 run (Scarpolini kick) 4° – Nella seconda semifinale della Golden League 2010 i Bengals difendono con le […]


Golden League FIF

BENGALS BRESCIA – FROGS LEGNANO
14 a 8
(7-0;0-8;7-0;0-0)

I Bengals al Superbowl!

Segnature:
1°quarto
BENGALS – Barbolla 16 run (Scarpolini kick)

FROGS – Iannotta 2 run (Caronni pass)

BENGALS – Barbolla 56 run (Scarpolini kick)


Nella seconda semifinale della Golden League 2010 i Bengals difendono con le unghie lo scudetto cucito sul petto e strappano una vittoria epica ai sorprendenti Forgs. La vittoria, giunta solo nella ripresa, significa per i bresciani secondo Superbowl consecutivo ma lo sforzo richiesto per avere la meglio sugli avversari questa volta è stato davvero notevole. Eppure la partenza, manco a dirlo, era tutta di segno bresciano: un drive ben orchestrato dal quarterback d’emergenza Milesi apriva la strada a Barbolla, lesto a lasciare la propria firma anche sulla semifinale. Alla meta del miglior runner del campionato seguiva la trasformazione del cecchino nazionale, Marco Scarpolini, per il 7 a 0 che sembrava il miglior viatico ad una Domenica di relativo riposo per le coronarie dei tifosi. Ancor meglio il prosieguo, con i legnanesi incapaci di replicare e la palla che tornava docilmente nelle mani dei padroni di casa. In pochi minuti si giungeva, così, ad una nuova ghiotta occasione di raddoppiare con  Palini, ben servito da Milesi, a portare i suoi sulle 20 avversarie in piena zona rossa. A questo punto, però, aveva inizio una fastidiosa pioggia di penalità a danno dei Bengals che rendeva sempre più problematico orchestrare il gioco da posizioni di partenza “umane”. Yarda dopo yarda (a fine giornata saranno quasi 100) erano davvero troppe quelle sanzionate alle tigri e l’occasione di infliggere il colpo decisivo e, in ultima analisi, di ipotecare buona parte della partita sfuggiva, così, inesorabilmente. Del resto i Frogs non riuscivano davvero a prendere il ritmo e in chiusura di quarto ai bresciani si presentava ancora un’occasione di indirizzare la partita nel verso giusto. Ma era destino che il pubblico di casa dovesse soffrire e così un intercetto del legnanese Khat ridava palla ed inerzia agli ospiti. Il secondo quarto si apriva, così, nel peggiore dei modi: il regista Gorla cominciava a far capire a tutti che conquistare l’accesso al Superbowl non sarebbe stata una passeggiata per i campioni in carica e con una bomba per Fazzi portava i ranocchi a ridosso della end-zone bresciana. La resistenza della retroguardia di casa cedeva sull’affondo di Iannotta e sulla seguente trasformazione alla mano di Caronni. Un uno due da far gelare il sangue a dispetto dei 30 gradi, vantaggio ospite e stadio ammutolito! I Bengals, visibilmente scossi, consegnavano nuovamente palla ai Frogs sul secondo intercetto di marca legnanese e il fischio di fine tempo giungeva quasi come il gong salvifico per un pugile un po’ suonato.  L’intervallo per le centinaia di persone assiepate sulla tribuna del “Nova” era carico di tensione e ai fedeli tifosi bresciani non rimaneva che sperare nell’ormai famoso cuore delle tigri. Il secondo tempo si apriva, però, sulla falsa riga del primo: attacco Bengals inchiodato sia dalle penalità che da una difesa arcigna e preziosi minuti che scorrevano inutilmente sul punteggio fatale di 7 a 8 in favore degli ospiti. La palla tornava ai Frogs forse nel momento peggiore per la formazione di casa. E se è vero che nelle fasi più critiche si vedono emergere le vere doti di una squadra, appare chiaro che questa squadra ha veramente più di una freccia al proprio arco: in difficoltà la linea difensiva, spiccavano le secondarie. Con un Orfeo in formato “stato di grazia” al placcaggio da cineteca e un Corti sempre presente in ogni takle ai Forgs non rimaneva che calciare il pallone, un punt che ridava fiato e speranza alle tigri. In chiusura di terzo quarto l’artiglio poteva, così, finalmente chiudersi sui Forgs, ancora una volata ad opera di uno strepitoso Barbolla. Il 49 scattava con una corsa che sembrava già arrestarsi dopo poche yarde sulla metà campo,  rompeva un primo placcaggio, poi un secondo, poi un terzo con una rotazione che, per un momento, sembrava trascinarlo a terra ma la forza di Barbolla stupiva anche i tifosi più navigati; il playmaker bresciano, infatti, riusciva incredibilmente a rimettersi in equilibrio e ricominciava a correre ben protetto da quattro compagni. E non era una normale corsa quella della tigre, quanto una cavalcata vincente da 56 yarde. Un sorpasso epico che scatenava un incredibile entusiasmo in tribuna. La partita era finalmente raddrizzata e con essa le sorti del campionato dei Bengals. Rimaneva da giocare, però, un ultimo quarto che riservava ancora qualche emozione sulla terza meta annullata a Barbolla e sull’ultimo tentativo ospite di agguantare la vittoria. Ma il destino della semifinale era ormai segnato dalla prodezza del runner dei record che chiudeva la partita con una strepitosa statistica di più di 200 yarde corse e 2 mete. La vittoria di Domenica significa per i Bengals il secondo Superbowl della loro storia. La finalissima si giocherà a L’Aquila, domenica 6 giugno, a contendere il 30° scudetto della storia di questo sport ancora una volta si presenteranno i fortissimi Redjackets Luni, una formazione agguerrita che ha conosciuto una sola sconfitta in stagione, proprio ad opera dei Bengals. Il bilancio dell’anno scorso tra le due squadre segna una perfetta parità nel computo delle finali: le tigri si aggiudicarono, infatti, il IXX Superbowl mentre alle giubbe rosse andò lo Youngbowl, la finale giovanile under 21.  In casa Bengals si sta lavorano per preparare al meglio la partita delle partite: sono molti, infatti, gli aspetti che non hanno convinto nelle ultime performance dei bresciani e l’assenza di un quarterback di ruolo, in attesa degli importabili rientri dell’infortunato Turotti e dell’indisponibile Longo, preoccupa molto tutto lo staff.  I tifosi fanno però affidamento sull’ottima linea d’attacco, su di una batteria di runner di primissimo livello, su una difesa assestata, come sempre, su standard altissimi e, non per ultima, sulla voglia irrefrenabile delle tigri di conquistare il secondo titolo consecutivo.

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