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Buccaneers 24, Chiefs 27: Talk About New Generation
In una partita intensa ed in bilico fino all’ultimo, Mahomes batte e inguaia Brady: Kansas City vola verso i playoff, Tampa Bay deve ancora sudare!
Nel corso degli ultimi anni, la NFL sta subendo una profonda trasformazione generazionale, riguardante principalmente i quarterback: una nuova leva, (o generazione se preferite), di registi sta facendo capolino, rivoluzionando il modo di pensare e d’interpretare il ruolo più importante del pacchetto offensivo. Sono giovani, forti e sicuri di loro stessi e vogliono promuovere l’immagine di un quarterback che non sia solo lanci, ma anche corsa, freschezza e imprevedibilità, elementi imprescindibili per poter uscire al meglio da ogni situazione.
Lo scorso anno abbiamo avuto la consacrazione di almeno un paio di questi nuovi “ragazzi terribili”: uno è Lamar Jackson, quarterback dei Ravens, che ha ottenuto il titolo di MVP, l’altro è Patrick Mahomes, il quale ha riportato i Chiefs sul tetto del mondo ed ora è il quarterback più pagato della storia. Mahomes ha ottenuto, sin da subito, onori e rispetto, tanto da candidarsi, più concretamente degli altri, a futuro numero 1 della lega.
Ma la vecchia guardia non vuole star lì a guardare e i quarterback più navigati e tradizionali vogliono ancora dimostrare che la loro filosofia di gioco e il loro talento non sono affatto tramontati: tra questi, ovviamente, il candidato migliore da presentare è sua maestà, il signore degli anelli, Tom Brady.
Ecco perché, la sfida tra i Bucs e i Chiefs del Raymond James Stadium di Tampa Bay, catalizza su di sé la maggior parte delle attenzioni di questa settimana. Si vuole godere di un duello incredibile, forse il più affascinante, tra il quarterback più forte e vincente di tutti i tempi e il quarterback più forte al momento, in una sorta di metaforico passaggio di consegne tra i due, che prima o poi dovrà comunque avvenire, per ovvie ragioni anagrafiche.
Naturalmente, trattandosi della week 12, questa partita risulta molto importante anche per ragioni di classifica: Tampa Bay si trova sul 7-4 e sta inseguendo un posto ai playoff della NFC, mentre Kansas City si trova sul 9-1 in AFC e insegue il primato nella classifica della conference, detenuto dai Pittsburgh Steelers.
A fare da cornice a questo scontro generazionale di classifica, lo stadio che ospiterà il prossimo Superbowl, (giusto per rendere il tutto ancor più piccante) e un clima soleggiato e gradevole, come è consuetudine in Florida.
Gli elementi per assistere ad un grande spettacolo ci sono tutti e, dunque, andiamo a vedere chi si è aggiudicato la contesa.
Primo Tempo: Il Ragazzo Gioca Bene!
Durante il primo quarto è la nuova scuola, capitanata come detto da Mahomes, a fare da padrona, oppure, se preferite, sono i Chiefs a dominare il campo.
La franchigia di Kansas City comincia a segnare sin dal primo drive, grazie ad un field goal dalle 19 yards, realizzato dal proprio kicker Harrison Butker.
Brady non riesce a rispondere, sembra in difficoltà notevole, come spesso gli accade nei primi tempi e il suo giovane rivale gli mostra perché in molti lo considerino il suo erede naturale: meraviglioso passaggio in profondità verso destra, da ben 75 yards di distanza, verso il suo ricevitore Tyreek Hill, che riceve magistralmente e porta la palla in end zone, per il primo touchdown di giornata, a cui si unisce il preciso PAT di Butker, per il momentaneo 10-0 in favore dei Chiefs.
Il Re continua a dormire, assopito da un team d’attacco che sembra non supportarlo in nessun modo e Mahomes si diverte a stuzzicare ancora un pò il Re dormiente: lo fa con un altro straordinario touchdown pass, sempre in profondità verso destra ma, questa volta, da 44 yards di distanza, a beneficio nuovamente di Hill, il quale entra in end zone per altri 6 punti, che diventano subito 7 grazie ad un altro PAT perfetto di Butker.
Prima di vedere Brady incidere su questo primo tempo, occorre aspettare la parte quasi finale del secondo quarto, in cui il signore degli anelli accorcia le distanze: TB12, grazie ad un passaggio corto a sinistra da 37 yards, mette in moto il running back dei Bucs Ronald Jones, che riceve e compie un’ottima corsa che termina nella end zone nemica, PAT del kicker Ryan Succop e primi punti a referto anche per i padroni di casa.
Prima dell’intervallo, la banda Mahomes vuole però ristabilire le distanze e ci riesce, seppur solo in parte, grazie ad un field goal, realizzato da Butker all’altezza delle 29 yards, per un punteggio che, all’intervallo, recita 20-7 in favore degli ospiti: Mahomes ha stravinto la prima metà del duello con Brady, ma sa bene che al Re piace rimontare e farsi desiderare, quindi bisognerà stare molto attenti nella ripresa.
Secondo Tempo: Too Late Tom!
Il secondo tempo comincia con Brady e i suoi in possesso di palla, possesso che porta subito punti, grazie ad un field goal da 26 yards, realizzato da Succop, con Tampa che comincia la seconda frazione specularmente a come Kansas City aveva iniziato la prima.
Il problema, per i Bucs, è che, al primo possesso della ripresa, Mahomes conduce nuovamente i suoi in meta: altra perla di talento da parte di PM15, altro passaggio in profondità verso destra, da 20 yards e ancora una volta a beneficio di Tyreek Hill, sempre più protagonista dell’incontro, che regala, a sé stesso ed ai suoi compagni, il terzo touchdown di giornata, ben corroborato dal PAT del solito Butker, per un 27-10 davvero difficile da rimontare, anche per uno come Brady.
Brady, però, ci mette del suo e tocca il punto più basso della sua partita, facendosi intercettare in ben due drive offensivi consecutivamente, errori che costano alla franchigia della Florida una lunga perdita di tempo ma nulla in più, in quanto Mahomes viene ben limitato dalla difesa dei bucanieri e, di lì in avanti, sparisce progressivamente dall’incontro.
Il Re, come al solito, si prende di prepotenza l’ultimo spicchio di partita, nel quale realizza ben due touchdown: il primo lo mette a segno grazie ad un magistrale passaggio, in profondità verso destra, per una distanza di 31 yards, a beneficio del suo wide receiver Mike Evans, il secondo lo realizza, grazie ad un passaggio corto verso sinistra da 7 yards, sempre con Evans come co-protagonista; in entrambe le occasioni, Succop fa il suo, realizzando i due PAT che portano il distacco dei padroni di casa a sole 3 lunghezze, con il tabellone che recita 27-24 in favore dei campioni del mondo in carica.
Il tempo, però, è ormai tiranno con la banda Brady: mancano poco più di 4 minuti quando Mahomes riceve nuovamente la palla ed il ragazzo si accontenta di masticare il cronometro e di portare a casa una vittoria preziosissima, che fa salire a 10 il bottino di successi dei Chiefs e che condanna i Bucs alla quinta sconfitta stagionale.
Ok Boomer
Alla fine di una partita accesa e in bilico fino all’ultimo, i Chiefs sbancano il Raymond James Stadium e sperano che tutto ciò sia di buon auspicio, quando questo stadio vorranno espugnarlo nuovamente, quella volta con in palio il Vincent Lombardi Trophy.
Abbiamo simpaticamente immaginato che, se questa partita fosse stata uno scambio di battute sui social network, Mahomes avrebbe scritto la famosa battuta che troviamo come titoletto, al navigato rivale, il quale ha provato una delle sue proverbiali rimonte ma, evidentemente, si è svegliato troppo tardi.
Effettivamente, i numeri, assegnano la vittoria di questo duello generazionale proprio al rappresentante della new school: 480 yards, numero impressionante, fatto registrare da Mahomes, il quale ha messo a referto anche 3 touchdown pass e 0 intercetti. Brady, dal canto suo, ha giocato comunque una partita positiva, fatta di 345 yards e 3 touchdown pass, ma pesano come macigni quei 2 intercetti che hanno impedito l’ennesima rimonta al pluri titolato quarterback di San Mateo.
Ovviamente, va ben sottolineato come anche le armi a disposizione dei due protagonisti siano state molto diverse e il giovane condottiero di Kansas City ha avuto a disposizione un mostruoso Tyreek Hill: 13 prese, 269 yards e 3 touchdown, numeri che naturalmente gli consegnano, senza discutere, la palma di MVP odierno.
Le difese, come prevedibile anche alla vigilia e, come auspicato dagli amanti dello spettacolo, hanno fatto piuttosto fatica, ma c’è chi pensava che ne avrebbero fatta anche di più: 543 sono le yards concesse dai Bucs e 342 quelle lasciate dai Chiefs, con ovvia prevalenza per le yards di lancio, visti i protagonisti in campo.
Kansas City continua a vincere e lo fa in una trasferta davvero difficile, forse una delle più toste che rimanevano nel suo calendario e proseguono ad alitare sul collo degli Steelers, detentori del primo posto nella classifica AFC. Per Tampa Bay, invece, altra battuta d’arresto e le cose iniziano a complicarsi: il punteggio di 7-5 e un calendario che ora sembra un pò più morbido continuano a far ben sperare, ma ora la banda Brady ha un margine d’errore molto risicato e, sbagliare ulteriormente, significherebbe correre il serio rischio di compromettere la propria partecipazione ai playoff, ipotesi questa che non può e non deve essere presa in considerazione da una squadra così ambiziosa.
Autore: Andrea Bertini
Data di pubblicazione:
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