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NFL Draft 2022: chi sono i migliori prospetti?

Si avvicina a grandi passi il draft NFL 2022: quali sono i nomi più interessanti da tenere d’occhio nella notte di Las Vegas?


Non mancano che pochi giorni. Nella notte italiana di giovedì 28 aprile andrà in scena, a Las Vegas, il draft NFL 2022. Come di consueto, la lotteria per selezionare i futuri componenti della lega durerà 3 giorni: il primo giro occuperà l’intera prima serata mentre i restanti 6 rounds terranno banco nei due giorni (americani) oppure nelle due nottate (europee) seguenti. Oltre a essere una grande vetrina nella quale potrebbero sfilare numerosi campioni della NFL che verrà, la Draft Night è anche un sogno che si avvera per moltissimi giovani appena usciti dal college.

La notte dei sogni

Il sogno di una carriera professionistica, condita di tutti gli agi che la celebrità e uno stipendio faraonico possono dare, sarà a portata di mano per un manipolo di giovani studenti-atleti che, nell’ultimo fine settimana di aprile, sarà chiamato dalle 32 franchigie di football professionistico ad entrare a far parte del roster di preseason.

Quella del draft è una notte dei sogni per oltre 200 giovani che sognano di vivere di football americano. La lotteria non garantisce nulla, si può essere selezionati e imbarcarsi in una carriera tutt’altro che soddisfacente, senza magari neppure mai arrivare a giocare tra i titolari, così come si può essere chiamati tardi, o addirittura nei giorni seguenti al draft e divenire delle colonne nella lega. Non si tratta certo di una scienza esatta, e il fascino del draft sta proprio in questo aspetto.

I migliori prospetti

In base a quanto appena scritto, elencare i migliori prospetti ha senso fino a un certo punto. I nomi che daremo di seguito sono i più chiacchierati in avvicinamento alla lotteria ma non è affatto detto che saranno i migliori giocatori di questa classe, quelli che lasceranno un segno indelebile del loro passaggio nella NFL. Parlare di loro serve come guida a quali atleti fare attenzione durante la tre giorni di Las Vegas, nulla più e nulla meno. Ogni giudizio sul loro rendimento va rimandato a quando li avremo visti giocare nelle partite che contano.

Due colossi in difesa

Gli esperti di draft hanno pochi dubbi: i due più interessanti prospetti quest’anno sono due grossi difensivi. Parliamo del lineman Travon Walker da Georgia e l’edge Aidan Hutchinson da Michigan. In base ai mock draft che stanno uscendo in questi giorni, i due sono stabili nelle prime tre picks assolute e hanno ottime possibilità di venire chiamati da Jacksonville, squadra che detiene la first overall pick e che selezionerà prima di tutti gli altri, salvo trade francamente poco attese capaci di scombussolare l’ordine di chiamata.

 

Travon Walker al pro-day dell’Università della Georgia. Foto: Bleacher Report.

Le quotazioni di Walker sono in rapida ascesa dopo la scouting combine, a causa del suo fisico imponente e della sua abilità di sfruttare le sue lunghe braccia a proprio vantaggio su ogni snap difensivo. Indispensabile su schemi di passaggio, Walker è un colosso difficile da spostare e la sua forza potrebbe acclimatarlo velocemente alla durezza dell’azione NFL. Hutchinson è stato una star all’università ed è un difensore estremamente bilanciato. Potenza, velocità, abilità nell’uso delle mani e un alto quoziente intellettivo per il gioco: Hutchinson ha tutto ciò che occorre a un lineman nella NFL ma ha le braccia più corte del diretto rivale al draft e non è velocissimo nei cambi di direzione. Si tratta di punti deboli risibili nel suo ruolo ma, al netto di un talento veramente molto simile, Walker potrebbe raggiungere vette più alte, qualora la sua crescita in NFL andasse nel miglior modo possibile.

Aidan Hutchinson #DL31 da Michigan alla NFL Combine presso il Lucas Oil Stadium lo scorso 5 marzo a Indianapolis. Foto di Justin Casterline/Getty Images.

 

Un’ancora che non convince tutti

La classe degli uomini di linea in difesa è molto forte quest’anno, tanto che anche il terzo prospetto da tenere d’occhio è un edge rusher. Si tratta di Kayvon Thibodeaux, da Oregon, un difensore esplosivo e fisicamente portentoso. Molti scout amano il suo gioco perché a molti ricorda Myles Garrett, direttore della defense dei Cleveland Browns. Altrettanti però non sono convinti dal ragazzone poiché spesso soffre di amnesie mentali che lo fanno sparire dal gioco anche per ampi tratti di gara. Non te lo puoi permettere in NFL e le sue quotazioni, non a caso, ne stanno soffrendo. Non è escluso però che qualcuno lo chiami in top 3, con alcuni indizi che puntano ai Detroit Lions o ai New York Jets, alla pick 4.

Stessa potenza sul fronte opposto

Come ben sa chi segue il draft con costanza, in anni come questo 2022 nei quali la classe dei QB lascia abbastanza a desiderare sono le linee che spadroneggiano nelle prime chiamate, in quanto sono il secondo ruolo più importante sul campo da football. Abbiamo visto i nomi più caldi sul versante difensivo ma ce ne sono anche su quello offensivo: ad esempio Ikem Ekwonu, offensive lineman da North Carolina State, compatto e bilanciato con uno stile di gioco che pare adattissimo al ruolo di guardia nella lega. È sicuramente il miglior grosso offensivo del draft e ha un talento evidente, seppure non paragonabile a quelli di Hutchinson e Walker; se qualcuno però credesse davvero in lui, potrebbe prenderlo in una posizione più alta del previsto, e a Jax serve protezione per Trevor Lawrence.

Non è quello della Formula 1 ma sa comunque correre

Un tempo sulla 40-yards dash da 4,5 secondi alla combine fa inevitabilmente parlare di te, anche se poi lo sporchi facendo peggio al pro-day. Chiunque guardi però Kyle Hamilton, safety e idolo assoluto dei tifosi dei Notre Dame Fighting Irish, correre sulla sideline, difficilmente non resterà impressionato dalla sua velocità. Parliamo di un giocatore che copre bene gli spazi e non ha paura di contrastare con vigore l’attaccante che marca, bravo a blitzare e a coprire l’attacking box grazie alla sua ampia wingspan – apertura alare, termine che indica in gergo la massima estensione delle braccia di un giocatore di football – e proprietario di un gioco di piedi che gli consente di cambiare direzione in brevissimo tempo. Come se ciò non bastasse, il fisico di Hamilton gli consente di raggiungere la palla sfidando anche i ricevitori con il catch point più elevato.

Nonostante i tanti pregi, Hamilton ha anche difetti considerevoli, su tutti quello di non lottare bene contro i WR più capaci nel bloccaggio. Tale pecca potrebbe costargli una giocata e consentire agli attaccanti un big play sul suo lato, magari proprio la giocata decisiva per la sconfitta. Ovviamente, non tutte le franchigie sono disposte a correre un simile rischio.

Un fisico da NFL

Altro nome da segnalare è quello di Evan Neal, lineman d’attacco proveniente da quella fucina di talenti che è l’Università dell’Alabama, pronto a giocare da titolare fin dal day 1 in NFL. Si tratta di un’ancora gigantesca, veramente enorme, eppure abile a gestire il proprio peso sul campo da football. Impetuoso, è dotato di una ripresa invidiabile per una simile montagna umana e capace di bloccare sul posto il suo diretto avversario, aprendo buchi e corridoi per i suoi playmaker. Neal è fisicamente già pronto per la NFL e alcune squadre – su tutti i New York Giants – sembrano davvero apprezzarlo molto.

Convince meno però l’aspetto mentale del suo gioco, poiché è spesso apparso troppo ansioso al college e ciò potrebbe comportare la perdita di quella frazione di secondo indispensabile per aver successo quando si lotta in linea perché se vieni superato dal rusher, con quella stazza difficilmente riesci a riprenderlo prima che arrivi sul tuo QB o sul tuo RB.

Si ma i QB?

Nota dolente: non ci sono timonieri particolarmente entusiasmanti in questa classe. Ciò non significa che nessuno dei QB presenti al draft sarà in grado di essere un affidabile titolare per 15 anni nella lega, poiché, in fin dei conti, il più grande della storia fu chiamato al numero 199 e ha vinto 7 Super Bowl ma – sulla carta – è meglio attendere l’anno prossimo per parlare di questo ruolo.

Vediamo comunque quali sembrano essere i QB più seguiti in vista del draft 2022. Un nome che piace è quello di Kenny Pickett da Pittsburgh, prospetto che ricorda Derek Carr e viene da un’esperienza al college nel quale ha dimostrato di sapersi liberare della palla molto in fretta, massimizzando le yards dopo la ricezione dei suoi compagni sulle tracce corte e intermedie. In aggiunta a ciò, Pickett è anche un discreto atleta capace di muovere la catena con le gambe, all’occorrenza. Lancia con precisione e velocità ma non ha il braccione, come si suol dire, e le sue mani sono molto piccole, il che può essere un ostacolo nella massima lega, perché con meno superficie è più difficile controllare l’ovale al meglio. Se non per tutte le squadre questo rappresenta un problema, diverso è il discorso per quelle situazioni nelle quali il QB sbaglia la lettura del compagno lungo e non concede alla squadra l’opportunità del big play; leggere la situazione è molto importante in NFL.

Malik Willis è arrivato alla combine di Indianapolis di inizio marzo facendo parlar di sé prima ancora di entrare al Lucas Oil Stadium. È infatti stato fotografato mentre aiutava un mendicante in città. In seguito, è stato visto rientrare per ultimo negli spogliatoi, in uno dei tre giorni di prove, perché si era fermato a raccogliere i rifiuti rimasti sugli spalti al termine delle rilevazioni. Il fenomeno da Liberty è un’ottima persona, a quanto pare, e ha le carte in regola per diventare anche un grande QB. La sua abilità di correre e lanciare ricorda un pò Michael Vick, antesignano dei dual threat QBs che oggi abbiamo imparato a conoscere e apprezzare. Willis ha dimostrato di saper concludere lanci che altri colleghi alla sua età neanche tenterebbero mai di fare e di poter correre come Lamar Jackson. Qualora finisse fuori dalla top 10, numerose franchigie potrebbero sentire l’odore del sangue e pensare di scambiare per aggiudicarselo, proprio come fece l’anno scorso Chicago per prendere Justin Fields.

Difficilmente però Willis entrerà in top 5, in quanto ha un paio di punti deboli macroscopici per un QB al massimo livello: troppo spesso prende infatti paura e si affida alle sue gambe senza guardare il movimento dei compagni, sbagliando la lettura della situazione in pre-snap, e ciò è un bel problema nella NFL. Inoltre, non sempre è accurato e ciò può trasformarsi in un problema difficilmente risolvibile capace di segnarti la carriera, com’è successo a Jameis Winston.

Insomma i QB, quest’anno, hanno diversi punti interrogativi che comportano dei rischi e non tutte le franchigie sono disposte a correrli. È chiaro, però, che qualche GM potrebbe comunque innamorarsi dello skillset di Pickett o Willis e decidere di portarli ugualmente in città. Lo vedremo naturalmente al draft ma dal punto di vista del talento puro, tutti i nomi che abbiamo elencato precedentemente sono ben più attraenti di questi due e degli altri top of-the-class-QB al draft 2022.

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