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Game of Toes: Ravens-Chiefs 20-27
Dopo esattamente 6 mesi e 24 giorni dall’ultimo Super Bowl, i riflettori del massimo campionato statunitense si sono riaccesi per illuminare il Season Opener della stagione 2024
NUMERI PRIMI, PRIMI NUMERI
Gli ospiti partono subito forte e con l’intenzione di aumentare la potenza di fuoco a loro disposizione per quanto concerne il gioco di corsa: è proprio il neo acquisto Derrick “King” Henry a mettere a segno il primo touchdown del primo drive della sua prima stagione in maglia viola, dopo essersi unito nella scorsa offseason alla corte di John Harbaugh. La oramai consolidata strategia hit-and-run di Baltimore, composta da solidi schemi offensivi basati sulla potenza ed irruenza delle gambe dei propri running back e del suo mobile quarterback, viene applicata anche sul fronte difensivo ottenendo un elevata protezione della propia endzone dagli attacchi avversari.
Eppure, proprio come ogni cassaforte non può essere efficace al 100% contro il migliore dei ladri, ci pensa Patrick Mahomes ad indossare la maschera del miglior Arsenio Lupin e a guidare la sua banda di ricevitori alla ricerca di preziosi punti. L’ottima connessione con Rashee Rice fa avanzare rapidamente i padroni di casa che pareggiano subito i conti col rookie Xavier Worthy, ricevitore dalla maglia numero 1 che sigla il suo primo touchdown da professionista sul suo primo pallone giocato nel primo drive dei Chiefs.
(Il rookie Xavier Worthy festeggia il suo primo TD, credit: NBC New York)
La partita si infiamma, il gioco di corsa dei Ravens non fanno avanzare la squadra guidata dal quarterback Lamar Jackson, in quanto la difesa di Kansas City si dimostra altrettanto solida e impenetrabile quanto quella avversaria. Difatti, i campioni in carica provocano due turnover: un fumble ai danni di Jackson ricoperto dalla linea difensiva in maglia rossa e un decisivo stop difensivo su un 4th down avversario, entrambi convertiti in due field goal trasformati dal kicker Harrison Butker.
Dunque Baltimore riesce a limitare i danni e inizia a correre ai ripari, aggiustando la propria strategia offensiva dando più spazio al gioco aereo. Il Tight end Isaiah Likely scalda i motori in quella che sarà la sua miglior partita fino ad oggi, mettendo a segno le prime ricezioni di giornata. Nonostante i buoni segnali da parte del ricevitore classe 2000, Jackson continua a prediligere la corsa ai lanci, ed ecco che la strategia non paga. Tocca dunque a Justin Tucker portare a casa 3 punti ma il suo tentativo da 53 yard esce di poco a lato e i Chiefs mantengono il vantaggio.
Proprio nel momento in cui sembrava che la partita prendesse la direzione della vittoria per i padroni di casa, ecco che Mahomes viene colpito mentre lancia e il passaggio deviato diventa un facile intercetto per il linebacker Roquan Smith, che consente al proprio attacco di riprendere l’azione offensiva in men che non si dica. Tuttavia, gli ospiti persistono a sfruttare le corse del proprio quarterback e sbattono nuovamente contro il muro difensivo dei beniamini dell’Arrowhead Stadium. Compito molto più facile per Tucker che non sbaglia da 25 yard e tiene in partita la propria squadra.
BIG PLAYS
Come ogni appassionato di football sa, se c’è una cosa che spinge Mahomes ad eccellere sono le avversità (per riferimenti si vedano gli highlights delle sue stagioni in NFL e i tre anelli da campione Super Bowl che porta sulle sue milionarie dita) ed ecco la pronta risposta dell’ultimo Super Bowl MVP: lancio dopo lancio il quarterback numero 15 apparecchia la tavola ad un affamato Isaiah Pacheco che stringe il pallone tra le braccia, abbassa testa e spalle e viene spinto dall’intera linea offensiva e Mahomes stesso oltre la linea di meta per altri 6 punti.
Baltimore non ci sta, e forse riesce a capire che contro il muro difensivo eretto da Chris Jones & Co., è meglio far volare il pallone, dato che Isaiah Likely riceve un passaggio corto di Mahomes e semina il panico nella secondaria dei Chiefs, schivando i placcaggi degli avversari e varcare la soglia della endzone per il touchdown che porta i suoi a soli 3 punti dal pareggio. Una grande giocata per un grande ricevitore, che trasforma un lancio da 10 yard in un touchdown da 49, portando così il numero 80 a ruolo di TE1 (almeno per la serata).
(Lamar Jackson alle prese con Chris Jones, credit: Jay Biggerstaff-Imagn Images)
Dall’altra linea della palla, un quieto Travis Kelce sembra non ricopre i panni dell’ormai temuto miglior Tight End della NFL, il classico giocatore da “big play” che ha fatto negli ultimi anni le fortune di coach Reid e di molti fantallenatori, fino ad ora poco cercato dal suo quarterback. Ciò non toglie che non possa comunque mettere a segno giocate chiave per il proseguimento dell’attacco dei Chiefs, indossando dunque i panni del go-to-guy per convertire due delicati 3rd downs e far sì che Xavier Worthy metta a segno la sua seconda marcatura della partita, complice una confusa linea secondaria dei Ravens che perdono completamente la marcatura sul ricevitore avversario.
Justin Tucker mette a segno un altro field goal che fissa il punteggio sul 20 a 27, e ad un minuto dalla fine sono i Ravens ad avere il possesso e l’occasione per portare a casa la vittoria.
CAME UP…LONG
1:50 al termine del tempo regolamentare, 87 yard da coprire e palla a Lamar Jackson che connette ancora con Isaiah Likely, ma Kansas City resiste all’assalto avversario e rallenta sempre più la manovra offensiva degli ospiti. Ancora una volta è il gioco aereo a svoltare la gara per Baltimore, questa volta con Rashod Bateman che riceve un lancio di Jackson per 38 yard e suona la carica per i suoi, conquistando il primo down sulla linea delle 10 avversarie.
I Ravens lottano ora contro il fronte difensivo dei Chiefs, il pubblico assordante di casa e il cronometro che segna 18 secondi allo scadere, un’eternità per i tifosi sugli spalti e i tifosi incollati agli schermi ma un lasso di tempo troppo breve in caso di minimo errore. Jackson cerca nuovamente Likely ma il passaggio è incompleto, successivamente manca in maniera clamorosa un liberissimo Zay Flowers lasciato solo al centro della zona di meta, e siamo al 3rd&goal con 5 secondi alla fine dell’incontro.
(La sequenza della ricezione di Isaiah Likely, col dito del piede destro fuori dalla end zone, credit: canale YouTube NFL)
Jackson riceve lo snap, mantiene viva la giocata evitando la pressione avversaria e lancia un missile in direzione di Likely che salta più in alto dei difensori avversari, stringe il pallone tra le sue mani e mantiene entrambi i piedi all’interno della end zone avversaria, mentre gli arbitri alzano le braccia convalidando il secondo touchdown del numero 80 e modificando nuovamente il punteggio: 26 a 27.
Mentre i tifosi ospiti esultano, e coach Harbaugh indica ai propri giocatori di non voler tentare la trasformazione da 1 punto per andare ai supplementari, ma di voler giocare alla mano per tentare la conversione da 2 e portare a casa una pesantissima vittoria, ecco che arriva l’annuncio ufficiale da parte del capo arbitro Shawn Hochuli: “the runner’s toe went out of bounds, it’s an incomplete pass. The game is over.”
THE LONGEST TOE
La stragrande maggioranza degli appassionati di football ha visto il film “The Longest Yard” (L’altra sporca ultima meta in italiano, ndr), e credo di poter prendere in prestito il titolo del bellissimo film comico del 2005 con Adam Sandler per storpiare il titolo e adattarlo a questo pazzo Thursday Night. Isaiah Likely, inaspettato protagonista della offense di Baltimora in questa prima gara stagionale con 111 yard ricevute e 1 touchdown, si è visto negare la marcatura decisiva a causa del dito del suo piede destro finito fuori dalla zona di meta.
Sul fronte opposto Kansas City emerge dunque vittoriosa col brivido grazie ad una prestazione mostruosa dei ricevitori Rice e Worthy, rispettivamente al secondo e primo anno di carriera NFL, portando a casa la prima vittoria stagionale e confermandosi come squadra da battere, perlomeno per quanto riguarda questa prima giornata di campionato.
Autore: Federico Mascheretti
Data di pubblicazione:
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