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Due Italiani contro gli USA nella sfida tra Stati Uniti e Resto del Mondo

E’ stata una grande festa ad Austin, Texas, con 90 atleti in campo e una ventina di allenatori sulle side lines. Ben rappresentato anche il nostro paese, con Lorenzo D’Angelo, tight end dei Marines Lazio, convocato nel “Practice Team”, e il coach Andrea Vecchi chiamato a seguire il lavoro specifico dei centri, posizione fondamentale in […]



E’ stata una grande festa ad Austin, Texas, con 90 atleti in campo e una ventina di allenatori sulle side lines. Ben rappresentato anche il nostro paese, con Lorenzo D’Angelo, tight end dei Marines Lazio, convocato nel “Practice Team”, e il coach Andrea Vecchi chiamato a seguire il lavoro specifico dei centri, posizione fondamentale in linea di attacco. Queste presenze in ambito mondiale non possono che confermare quanto di buono stia facendo la FIDAF nel suo costante impegno nello sviluppo del Football Americano in Italia. Quest’anno, infatti, saranno ben 66 le formazioni che prenderanno il via nei tre campionati federali a partire dal prossimo 20 febbraio, segno di quanto l’interesse verso il nostro sport sia in continuo aumento. Sono cinque anni che USAFootball organizza la “Squadra Nazionale Under 19” e in questi 5 anni nessun altro Team era riuscito a violare la end zone a stelle e strisce. Non ci erano riuscite né le Nazionali di Francia, Messico e Canada (incontrate rispettivamente nel 2007, 2008 e 2009) tantomeno c’era riuscita la “Selezione Mondiale” lo scorso anno. Ce l’ha fatta Tevaun Smith, il ricevitore canadese, che ha riportato il kickoff in end zone dopo aver zigzagato per 79 yards. Kickoff immediatamente successivo alla segnatura degli Stati Uniti, ovviamente… La partita è terminata 21 a 14 per il Team a Stelle e Strisce, ma l’equilibrio in campo è stato pressochè costante, prova ne sia proprio la segnatura “mondiale” subito dopo quella di casa. Gli Stati Uniti hanno avuto la meglio nei due quarti centrali, ma hanno patito nell’ultimo, quando il “Resto del Mondo” si è riportato sotto sfiorando il colpaccio. Purtroppo la segnatura di Gilbert Knorren, che ha ricevuto un bel passaggio da 40 yards da Ben Rossong, è arrivato quando sul cronometro mancavano solo 2 minuti ed una manciata di secondi al fischio finale. Ma il livello massimo di tensione arriva in quella che sarà poi la penultima azione della partita, quando il quarterback degli USA si fa intercettare sulle proprie 45 a soli 5 secondi dal termine del match. Entra nuovamente Rossong e tenta il tutto per tutto sparando un Hail Mary Pass, ma il “passaggio dell’Ave Maria” cade incompleto. Sospiro di sollievo per gli americani, rammarico per il Resto del Mondo, che ci riproverà l’anno prossimo…

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