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Il football grossetano compie 30 anni

L’attività del football americano a Gosseto, in questo periodo, è densa di impegni. Quello che più di tutti impegna la società guidata da Claudio Pastorelli è la celebrazione del trentennale di attvità. Il clou sarà il 2 giugno allo Stadio Zecchini, dove torneranno a calcare il campo i vecchi giocatori (i Condor dal 1981 al […]



L’attività del football americano a Gosseto, in questo periodo, è densa di impegni. Quello che più di tutti impegna la società guidata da Claudio Pastorelli è la celebrazione del trentennale di attvità. Il clou sarà il 2 giugno allo Stadio Zecchini, dove torneranno a calcare il campo i vecchi giocatori (i Condor dal 1981 al 1987) contro i giovani attualmente in attività. L’evento avrà il patrocinio del Comune di Grosseto ed il ricavato della manifestazione verrà devoluto all’Associazione La Farfalla che si occupa di leniterapia presso l’Ospedale Misericordia di Grosseto. I giocatori dei primi anni si sono costituiti in Associazione Sportiva (81ers Veterans) e riusciranno a schierare un Roster di oltre 30 atleti, il “meno giovane” è Paolo Niccolini classe 1950.

Anche il football giovanile non si riposa: gli under 19 sono impegnati nel Tuscany Bowl, che si terrà in quattro giornate e che vedrà impegnate le rappresentative giovanili di Firenze, Pisa, Massa e Grosseto.

Prosegue, inoltre, la prepaazione dei più piccoli che il 25 e 26 giugno saranno impegnati nelle finali di categoria del campionato flag football. La Federazione ha reso noti i rating e i calendari dell’evento: gli under 13 sono al primo posto quindi teste di serie del torneo, probabilmente la squadra da battere per chi vorrà fregiarsi del titolo di Campioni d’Italia; gli under 15 sono al terzo posto ed incontreranno nei quarti di finale i rivali di sempre, i Panthers di Parma.

La società invita la cittadinaza ad essere vicini ai giovani atleti e di partecipare numerosi all’evento del 2 giugno, con un po’ di orgoglio, misto a commozione verranno ricordati i bi tempi in cui i grossetani, grazie ad un bellissimo gioco di lanci, erano chiamati: “I Signori dell’aria”

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