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Elephants 27 Dolphins 37

Gli Energy Building Dolphins Ancona abbattono gli Elephants Catania e con il record di due vittorie e zero sconfitte balzano al primo posto in campionato nell’attesa di ricevere domenica 1 aprile al Giuliani di Torrette i Panthers Parma, campioni d’Italia e attualmente secondi in campionato.


Gli Energy Building Dolphins Ancona abbattono gli Elephants Catania e con il record di due vittorie e zero sconfitte balzano al primo posto in campionato nell’attesa di ricevere domenica 1 aprile al Giuliani di Torrette i Panthers Parma, campioni d’Italia e attualmente secondi in campionato.

Si sapeva che sarebbe stata un’autentica faticaccia la trasferta a Catania. Pensate: Ancona-Rimini-Catania-Bologna-Ancona tutto in meno di venti ore. Quello che non si sapeva è che a complicare ancor di più le cose ci si sarebbe messo anche l’Etna in eruzione, un pullman che di portare la squadra dall’aeroporto di Catania al campo della città etnea proprio non ne voleva sapere, ed un volo di ritorno preso all’ultimo secondo. Non a caso nessun giocatore ha potuto fare la doccia post partita e addirittura molti ragazzi si sono imbarcati con ancora addosso la divisa da gara.

I Dolphins a Catania hanno vinto e convinto. Anzi di più, hanno dominato come solo una squadra unita, compatta e matura sa fare, concedendo poco o nulla ad una delle pretendenti al titolo riuscendo a contenere con la difesa due dei migliori americani del campionato, il quarterback Eric Marty, che ha nei Dolphins il suo incubo, ed il running back Nate Kmic, nn’autentica ira di Dio che domenica è stato sterilizzato dai difensori anconetani.

Ma c’è di più in tutta questa storia. I Dolphins sono infatti usciti dal campo del Cus Catania reinventandosi di azione in azione, sbagliando poco o niente e sopperendo ad infortuni importanti grazie ad uno spirito di squadra degno di chi punta ad alti traguardi.

Il primo tempo non ha avuto storia. L’attacco dei Dolphins è stato perfetto come sempre, mentre la difesa è stata robusta arcigna e capace di leggere tutte le giocate del qb Marty e ogni singola corsa del runner Kmic. Il risultato è che a pochi minuti dall’intervallo gli Energy Buildings stavano comandando la gara con un saldo 0-27.

Poi è successo di tutto. All’infortunio del giovane linebacker Lorenzo Pignataro si è aggiunto quello del fuoriclasse americano John Pagliaro che ad una solidità incredibile in attacco ha aggiunto concretezza e resistenza in difesa dove è stato schierato come strong safety. Per lui botta al ginocchio e partita conclusa anzitempo.

Problemi ed assenze, su tutti quella del nazionale Fulvio Renzi, che avrebbero scoraggiato chiunque, ma non i Dolphins di quest’anno.

In pochi minuti Coach Gianluigi Luchena si è completamente reinventato la difesa spostando come outisde linebacker il centro Stefano Chiappini il quale ha risposto alla grande piazzando un intercetto. E alla stessa maniera hanno risposto tutti gli altri ragazzi nonostante i 27 punti messi a segno da Catania nella seconda parte del match farebbero pensare al contrario. Sincronie e meccanismi hanno comunque funzionato nonostante le continue rivoluzioni. E alla fine l’unica verità è che un attacco atomico come quello di Catania è riuscito ad andare in touchdown soltanto due volte, ottenendo il resto dei punti grazie alla propria voglia di non mollare e ad alcuni episodi.

MVP della partita è stato Mejdi “Magic” Soltana che a soli diciannove anni si afferma come una certezza e non più una promessa del football americano made in Italy. Una consacrazione fatta di cuore, numeri e qualità.

Oltre al ruolo naturale di defensive back, Soltana ha sostituito l’infortunato Pagliaro in attacco guadagnando terreno e permettendo ai Dolphins di giocare con il cronometro. Ciliegina sulla torta, Mejdi ha anche sostituito per due azioni Rocky Pentello.

Ed a proposito di ricevitori: straordinario è stato anche Filippo Limitone autore di un touchdown e di quattro ricezioni una più decisiva dell’altra.

E con due giocatori simili passano quasi in secondo piano le prove al limite della perfezione di gente come Douglas Rosnick, Michele Marchini e del kicker Michele Morichi, tornato a sbagliare poco o nulla grazie anche ad una impeccabile linea dello special team. Ottimo anche Fabio Capodaglio che ha ben giocato sia come ricevitore che come cornerback.

“Abbiamo vinto – esordisce un Coach Luchena radioso – contro mille avversità e contro una grandissima squadra. Sono orgoglioso dei miei ragazzi ed in particolare dei giovanissimi. Mejdi è stato in assoluto il migliore in campo. Limitone sembra un uomo maturo per come gioca e per come si comporta”.

Luchena più che a se stesso preferisce dare i meriti alla squadra e allo spirito di sacrificio che i ragazzi hanno mostrato per arrivare alla vittoria: “Tu prendi uno come Chiappini che gioca in linea da una vita e che è un nazionale – parla estasiato il coach – e gli chiedi di andare a fare il linebacker. Questo ti dice “va bene coach” e va a fare il linebacker alla grande. Non ho abbastanza parole per ringraziare tutto il gruppo per quanto visto a Catania”.

Ma come si è riusciti a fermare una macchina da guerra come l’attacco catanese? Parola ad uno dei ministri della difesa Dolphins, Andrea D’Eramo: “E’ incredibile – esordisce il linebacker dorico e della nazionale – abbiamo neutralizzato alla grande un campione di caratura assoluta come Nate Kmic ed abbiamo impedito ad un quarterback come Eric Marty di fare il bello ed il cattivo tempo. La partita – prosegue D’Eramo – è stata saldamente nelle nostre mani anche se non è stata facile con gli Elephants che hanno continuamente modificato il loro asset per cercare di invertire il destino della gara.”

Più in generale D’Eramo ci tiene ad esaltare la difesa di cui è capitano “Sarò di parte ma questa volta la partita l’abbiamo vinta noi della difesa –continua – In particolare vanno lodati i giovani ragazzi Gabriele Ballerini, Gabriele Caruso, Riccardo Battilà e Lorenzo Troisi che han giocato da campioni”.

“Abbiamo battuto – conclude D’Eramo – una delle pretendenti al titolo. E lo abbiamo fatto divertendoci. Non voglio parlare per scaramanzia ma di partita in partita cresciamo e continuiamo a vincere, acquisendo sicurezza nei nostri mezzi. Sono convinto che continueremo a divertirci e a prenderci delle soddisfazioni”.

Un’ulteriore motivo di gioia in casa Energy Building per Rocky Pentello che a Catania ha segnato un record assoluto superando i mille tentativi di lancio nel campionato italiano.

fonte Uff. Stampa Dolphins

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