Touchdown logo

Lobsters sul tetto d’Italia

Se fossimo in un film di Hollywood nessuno si stupirebbe di come è finito il primo campionato femminile di Football Americano, il CIFAF 2013. La squadra con l’organico più ridotto del lotto delle partecipanti, le Lobsters, l’unico team con giocatrici impegnate nel doppio ruolo in attacco e in difesa, arriva in finale ed incontra il […]


Se fossimo in un film di Hollywood nessuno si stupirebbe di come è finito il primo campionato femminile di Football Americano, il CIFAF 2013. La squadra con l’organico più ridotto del lotto delle partecipanti, le Lobsters, l’unico team con giocatrici impegnate nel doppio ruolo in attacco e in difesa, arriva in finale ed incontra il peggiore avversario possibile, le Furie di Cernusco sul Naviglio, squadra fortissima e ben allenata, che ha per prima promosso la realizzazione di questo campionato assumendo con questo una sorta di aura da predestinata. non bastasse questo, durante la stagione regolare le imbattute, fino ad allora, Furie incontrano le Lobsters al campo Zanni in una infuocata giornata di football, e perdono con uno strascico di polemiche che accende tra i due team una accesissima rivalità.

E la finale stessa, tenutasi al Mike Wyatt Field, casa delle Aquile Ferrara, fresche campioni del “Ninebowl”, e delle Black Marines, compagine femminile, sembra presa da un film sportivo americano.

Si parte con le Lobsters in attacco che in un paio di corse raggiungono la red zone avversaria ma si fanno strappare il pallone e ne perdono il possesso. Nel drive successivo le Furie mettono in campo tutta la loro forza e arrivano a segnare il primo touchdown. la difesa pescarese tiene botta ed impedisce la trasformazione da un punto.
Si cambia lato e stavolta è la squadra di Pescara a trovare il varco per correre in end zone portandosi in situazione di pareggio 6-6. Le cernuschesi serrano le fila ed impediscono la trasformazione. Cambio di lato e si scatena il miglior running back della stagione, la Pezza, inarrestabile fino all’area di meta che si carica le compagne sulle spalle e segna quasi allo scadere del primo tempo, trasformazione valida e 13-6, ed infatti il tempo scade senza dare il tempo alle pescaresi di segnare un nuovo punto del pareggio.

Giusto il tempo di prendere fiato che si cambia campo e si ricomincia con le Furie in attacco, e si riparte da dove si era interrotto il primo tempo, e cioè dalla Pezza che taglia in due la pur durissima difesa pescarese e va a segnare ancora. 19-6 senza trasformazione, ma nell’occasione le Furie subiscono un colpo durissimo perché la loro stella, duramente placcata da Angelica Vannozzi, si infortuna ad un ginocchio e deve rimanere sulla sideline fino alla fine dei tempi regolamentari. A questo punto le Lobsters pur fiaccate dal caldo e dal doppio ruolo si scuotono e iniziano a macinare campo, e con una reverse mandano la velocissima Luisa Camplone ad esultare in fondo al campo. trasformazione fallita e punteggio sul 19-12. Ripartono le Furie ma senza la punta di diamante e probabilmente scosse nello spirito giocano 4 azioni senza riuscire a chiudere un down e restituiscono la palla alle pescaresi. Di nuovo siamo sullo scadere del tempo e le Lobsters devono sbrigarsi a segnare un TD e una trasformazione per pareggiare la partita e mandarla all’overtime. e come in ogni ottimo film americano sullo sport la squadra in teoria più debole e sfavorita alla vigilia riesce nel suo intento e pareggia con grande temperamento una partita che molti avevano dato ormai per persa.

Si va all’overtime, un drive a testa dalle venti offensive e chi fa più punti vince il campionato.
Palla alle Furie, rientra la Pezza, a mezzo servizio, che dopo un drive molto faticoso riesce a tuffarsi in end zone con la palla in mano e a segnare 6 punti. la tostissima difesa blu arancio delle Lobsters non permette la trasformazione e consegna la palla al proprio attacco. Palla sulle venti yards offensive, un paio di corse che però non portano un guadagno importante fanno temere il peggio, ma all’improvviso da un nugolo di avversarie spunta la solita Luisa Camplone che saluta tutti e segna.
Le squadre si schierano per la trasformazione da un punto, un solo punto che può significare vittoria, un solo punto che potrebbe mandare le pescaresi sul trono d’Italia. Snap perfetto del centro, il quarterback, Natascia Di Pietro, consegna il pallone nelle mani di Karen Crocetta che si allarga sulla destra e varca la linea di meta. un pallone, una linea, un punto.

Esplode la gioia irrefrenabile della squadra di Pescara e dei tifosi al seguito per una vittoria quanto mai sudata e meritata.

Luisa Camplone #27, eletta MVP della gara.

Il roster delle Lobsters, Campionesse d’Italia: Georgina Isabel Altamira, #66; Maria Victoria Altamira, #13; Maria Cecilia Altamira, #1; Luisa Camplone, #27; Sabrina Carta, #69; Molly Ciarciaglini, #19; Karen Crocetta, #47; Andrea Anna De Vita, #63; Natascia Di Pietro, #25; Sara Kubat, #19; Enrica Scalella, #62; Angelica Vannozzi, #18; Anna Vannozzi, #24; non hanno giocato Sofia Eposito, #15 e Federica Lattanzio. Staff: Ettore Eposito (Offesive coordinator); Leo Lupo (Defensive Coordinator); Ilenia Di Lallo (Fisioterapista); Gianluca De Lucia (Dirigente accompagnatore).

Please follow and like us: