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NFL Power Rankings 2013 week 5

Cade Seattle, Manning continua a macinare statistiche per quella che si preannuncia una stagione da record e Kansas City e New Orleans fanno sempre più sul serio.

manning e romo matthew emmons usatoday sports

Cade Seattle, Manning continua a macinare statistiche per quella che si preannuncia una stagione da record e Kansas City e New Orleans fanno sempre più sul serio

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#1 (+1): Denver Broncos (5-0) – è praticamente impossibile trovare parole per descrivere Peyton Manning. Lo shootout contro i Cowboys è stato uno spettacolo offensivo assoluto e oggi come oggi è difficile trovare direttori d’orchestra come Manning

#2 (+1): New Orleans Saints (5-0) – vittoria pesante a Chicago e imbattibilità confermata. In questo momento nell’NFC se la possono tranquillamente giocare perlomeno alla pari con Seattle e altri pretendenti, tipo San Francisco o Green Bay

#3 (-2): Seattle Seahawks (4-1) – interrompono la striscia, iniziata la stagione scorsa, di 9 vittorie consecutive in regular season, dopo un’emozionante altalena ad Indianopolis. E perdono anche la vetta dei nostri Power Rankings

#4(+1): Kansas City Chiefs (5-0) – ci riesce fisicamente impossibile piazzarli più in alto, ma non si può che rendere omaggio alla straordinaria inversione di rotta impressa da Andy Reid ad una delle franchigie meno vincenti degli ultimi anni

#5 (+1): Indianapolis Colts (4-1) – settimana scorsa avevamo un po’ ironizzato sulla distruzione dei Jaguars, ma quando batti Seattle, con l’ennesima rimonta nell’ultimo quarto (nona dall’inizio della sua carriera, su 22 partite disputate in totale da pro!) di Andrew Luck, significa che tutti dovranno fare i conti con te, nessuno escluso

#6 (-2): New England Patriots (4-1) – qualche primo scricchiolio dopo la non bella sconfitta di Cincinnati si sente. E Brady (la cui striscia di partite consecutive con almeno un TD lanciato si è fermata a 52 proprio contro i Bengals) non vede l’ora che si risolva il mistero, sempre più nebuloso, del rientro di Rob Gronkwoski

#7 (+5): San Francisco 49ers (3-2) – la devastante lezione impartita ai Texans segnala che i vicecampioni sono tornati. Il resto della NFC è avvisata

#8 (+3): Cincinnati Bengals (3-2) – vittoria prestigiosa sui Patriots, che rimarrà negli annali per avere interrotto la striscia di Tom Brady

#9 (-2): Chicago Bears (3-2) – il tonfo potrebbe essere peggiore, alla seconda sconfitta consecutiva dopo un bell’inizio, ma perdere contro i Saints in questo momento è plausibile, anche se le amnesie difensive sono un regalo da non ripetere

#10 (+3): Baltimore Ravens (3-2) – anche quando vincono, lo fanno sempre senza convincere granché. A Miami si sono fatti quasi rimontare nel finale, ma ce l’hanno fatta a resistere. Non può sempre essere così e lo si è già visto in questo inizio di stagione di alti e bassi

#11 (-3): Miami Dolphins (3-2) – sconfitta sul filo di lana contro i Ravens che ricorda il lavoro ancora da portare avanti per una squadra giovane ed in crescita, ma pur sempre con limiti di esperienza che si pagano

#12 (+3): Green Bay Packers (2-2) – niente di straordinario nell’affermazione sui Lions, ma la prova difensiva è stata incoraggiante più di quella di un attacco così così, anche se Detroit senza Calvin Johnson è un lusso per qualunque difesa

#13 (-4): Tennessee Titans (3-2) – partita da montagne russe contro i Chiefs, che però quest’anno sembrano avere qualcosa di molto speciale. Rimandati

#14 (-4): Detroit Lions (3-2) – a Green Bay senza Calvin Johnson l’handicap era notevole sin dall’inizio. Ed infatti niente da fare, malgrado una prova difensiva solida contro un attacco fra i più temibile della lega

#15 (+3) New York Jets (3-2) – miracolosa vittoria sul fischio finale ad Atlanta nel Monday Night, per rilanciare Geno Smith e le proprie ambizioni di playoff

#16 (+3): Dallas Cowboys (2-3) – è in teoria difficile spiegare il balzo in avanti, con questo record perdente e dopo la sconfitta che brucia e neanche poco contro Denver. Ma tenere testa contro Peyton Manning e soci in una sfida alle soglie dei 100 punti è motivo di elogio e deve servire a non perdere le speranze

#17 (+4): Arizona Cardinals (3-2) – vittoria importante sui Panthers, sull’onda di una difesa travolgente. Sette sacks contro la mobilità di Cam Newton non sono poca cosa. Preoccupano le condizioni non ottimali di Larry Fitzgerald

#18 (+4): Cleveland Browns (3-2) – non fai in tempo a celebrare Hoyer che si rompe il legamento crociato…ma sorpresa, Weeden esce dalla panca e li guida al successo. Stanno accumulando un’inerzia importante, ma per ora preferiamo dubitare prima di affiancarli ai rivali divisionali Bengals e Ravens nei rankings, oltre che in classifica

#19(-5): San Diego Chargers (2-3) – quando cambia il coaching staff, si va sempre incontro ad alti e bassi, ma questo avvio stagionale è caratterizzato da due passi indietro ogni passo avanti e la sconfitta di Oakland non fa eccezione. Anzi

#20 (-4): Buffalo Bills (2-3) – non ci voleva la sconfitta di Cleveland, ma non ci voleva soprattutto l’infortunio che terrà fuori EJ Manuel per qualche settimana. Anche perché avevano solo un altro rookie QB, Jeff Tuel, nel roster

#21 (+2): Philadelphia Eagles (2-3) – ritorno al successo dalla duplice importanza: interrompe la striscia di 3 sconfitte ed i relativi dubbi sul potenziale dell’attacco di Chip Kelly e manda all’inferno un rivale diretto di divisione come i Giants

#22 (-5): Houston Texans (2-3) – avevamo assistito alla loro caduta verticale nelle ultime due settimane con qualche perplessità. Ce le siamo tolte dopo averli visti massacrati dai 49ers. Aria di decisioni importanti a fine stagione, in assenza di un cambio di rotta, riguardo coach Kubiak e il QB, con Matt Schaub sempre più sotto tiro

#23 (+4): Oakland Raiders (2-3) – splendida prova di Pryor, ma il salto in avanti si deve più alle disgrazie altrui che ai loro lenti, ancorché promettenti, miglioramenti, messi a repentaglio da un ultimo quarto un po’ troppo distratto

#24 (+4): Saint Louis Rams (2-3) – discorso analogo a quello di Oakland. Preoccupa che nessun’altra squadra, probabilmente da due anni a questa parte, ha concesso tanto come loro ai derelitti Jaguars

#25 (=): Washington Redskins (1-3) – riposo e niente di nuovo, in attesa di vedere confermati i progressi di domenica scorsa, in termini di gioco e di recupero di RGIII

#26 (=): Minnesota Vikings (1-3) – idem come sopra. Cassel dovrebbe continuare titolare a QB, fine dell’esperimento Ponder franchise QB?

#27 (-7): Atlanta Falcons (1-4) – è crollo, il Monday Night casalingo contro i Jets era l’ultima spiaggia o quasi. E con Julio Jones out per il resto della stagione le speranze sono veramente ridotte al lumicino. Ci immaginiamo l’amarezza di Tony Gonzalez, dopo avere desistito dal ritiro per giocarsi un’ultima chance di arrivare al Superbowl

#28 (-4): Carolina Panthers (1-3) – perdere e male ad Arizona serve solo a fare tornare alla solita situazione di mediocrità che perdura da troppo tempo

#29 (+1): Pittsburgh Steelers (0-4) – inutile ripetere quanto scritto per Redskins e Vikings. Il bye deve servire a chiarire le idee per tentare di centrare la prima vittoria stagionale. Avanzano perché i Giants sono terribili

#30 (+1): Tampa Bay Buccaneers (0-4) – idem come sopra, una volta ancora. Avanzano senza giocare, il che rivela molto sulla mediocrità altrui (Giants)

#31 (-2): New York Giants (0-5) – toccato il fondo? Forse sì, forse no, però non ci sono più dubbi. I Giants devono ricostruire a fine anno e questa sarà una lunghissima stagione agonizzante

#32 (=): Jacksonville Jaguars (0-5) – una delle poche garanzie dei nostri Power Rankings. Ma bisogna riconoscere che hanno giocato con orgoglio a Saint Louis e che un Justin Blackmon finalmente dominante (5 rec, 136 yds, 1 TD) offre una nota di speranza

(Photo courtesy: MATTHEW EMMONS/USA TODAY SPORTS)

 

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