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Aaron Rodgers implacabile: Green Bay sbanca Dallas 35-31

Il big match della settimana non delude le previsioni, Dallas e Green Bay danno spettacolo e la partita vive in equilibrio fino al touchdown finale di Adams.

Aaron Rodgers GB Packers vs Cowboys 2017

Il big match della quinta giornata NFL tra i Dallas Cowboys ed i Green Bay Packers non tradisce le attese e ci regala un match all’insegna dell’equilibrio più totale, con due squadre che si affrontano a viso aperto e che mettono in campo due attacchi capaci di dare spettacolo, nonostante due difese non proprio semplici da superare.

Vincono i Packers segnando a 11 secondi dal termine il touchdown della vittoria grazie ad un drive magistrale orchestrato da Aaron Rodgers che in un minuto porta i suoi dalle 25 yards della propria metà campo fino alla endzone avversaria con la ricezione finale di Devante Adams, il WR che nel match vinto contro i Chicago Bears una settimana fa, finì all’ospedale per una commozione cerebrale (⇒ Trevathan sospeso per due gare dopo il colpo ad Adams).

Il numero 17 dei Packers ha dimostrato di essere tornato al 100% con una prestazione di tutto rispetto: 7 ricezioni per 66 yards e ben 2 touchdown, non male per uno che solo 7 giorni fa era in ospedale!

Gli altri eroi della partita sono i quarterback, “quasi” sullo stesso livello, anche se su Dak Prescott pesa un “incolpevole” intercetto su un rimpallo in ricezione di Terrance Williams che fa carambolare la palla tra le mani del cornerback Damarious Randall che lo riporta direttamente in endzone per il temporaneo 28-24 in favore di Green Bay nel quarto periodo di gioco.

Molto buona anche la prestazione dei due RB, Aaron Jones ha macinato 125 yards in 19 corse con 1 touchdown, mentre Ezekiel Elliott ha prodotto 116 yards con un numero molto più alto di portate (29) e senza varcare mai la endzone, ma rispetto a Jones è stato il “mulo da soma” che ha trainato l’attacco dei padroni di casa dando la possibilità di fare ball control in situazioni importanti come il drive finale di Dallas, conclusosi con una finta di handoff su Elliott per una corsa in touchdown di Prescott che a 1:13 dalla fine dell’incontro portava i Cowboys in vantaggio 31-28.

Anche in questa partita, come nelle precedenti, ai Cowboys è mancata la costanza, o meglio, è mancata la forza di tenere alto il ritmo dall’inizio alla fine. I primi 25 minuti di gioco infatti ci avevano fatto vedere dei Cowboys quasi perfetti, cinici quanto basta e micidiali come dei cecchini. A 6 minuti dall’intervallo Dallas aveva un parziale di +15 su Green Bay (21-6) e da come stavano andando le cose, tutto lasciava intendere in una larga vittoria dell’Americas’ Team… ma non è andata così.

Poco prima dell’intervallo è arrivato il primo segno di cedimento della difesa, con un drive di 75 yards concluso da Aaron Jones in touchdown, sporcato solo dal secondo errore consecutivo del kicker Mason Crosby che stampava la palla sul palo.

Nella seconda metà della gara Dallas è proprio scomparsa, almeno fino al quinto minuto del quarto periodo, quando finalmente Prescott ha ripreso in mano la situazione allestendo il drive perfetto: 79 yards in 17 giochi, consumando 8 minuti e 43 secondi. Un drive portato avanti sulle spalle di Elliott e concluso con una corsa da 11 yards di Prescott in endzone per il vantaggio 31-28 che, a poco più di un minuto dal termine poteva significare aver vinto la partita.

Prima di questo drive, i Cowboys in 20 minuti di gioco tra il terzo e il quarto periodo avevano rimediato solo un field goal ma anche un intercetto (riportato in endzone da Randall).

Green Bay invece è stata più continua, i primi 21 punti subiti ad inizio partita non hanno piegato gli uomini del Lambeau Field, che hanno continuato a imporre il loro gioco d’attacco venendo fuori alla distanza, guidati da un Rodgers, come al solito fenomenale.

Ora la classifica dice 4-1 per Green Bay nella NFC North, che vede con più serenità i prossimi incontri (anche grazie alla sconfitta di Detroit), mentre Dallas (NFC East) scivola su un pericoloso 2-3, con davanti Washington a 2-2 e Philadelphia in stato di grazia che conduce con un sonante 4-1.

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