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Monday Night: Tampa spreca, Pittsburgh ringrazia
Gli Steelers vincono nel Monday Night di Tampa per 30-27 in una partita piena di colpi di scena, divertente e in bilico fino alla fine.
Il Monday Night di stanotte tra Pittsburgh Steelers e Tampa Bay Buccaneers è stato spettacolare, come avevamo previsto la partita ci ha regalato quasi 60 punti, ma soprattutto ci ha divertito, perchè anche se nel punteggio, dopo il monologo degli Steelers sembrava già finita, i Bucs nella seconda metà della gara si sono avvicinati fino quasi a rimontare il gap di 20 punti che c’era all’intervallo.
Game analysis: ma che partita!
Il risultato finale è 30-27 per Pittsburgh ma Tampa avrebbe forse meritato di più, sul risultato tuttavia incide pesantemente il saldo dei turnover, che vede i bucanieri soccombere con 4 palle perse (3 intercetti e 1 fumble) contro 1 solo intercetto degli Steelers.
Un primo quarto da botta e risposta
La partenza è fulminea, dopo due drive di riscaldamento, Roethlisberger la piazza nella mani di Justin Evans, che però gioca come cornerback nei Buccaneers e siccome Fitzpatrick è di animo gentile, ringrazia e in 5 mosse (tipo scacchi) porta i Buccaneers al touchdown con la ricezione del tight end Cameron Brate, e il Raymond James Stadium esplode!
Nel drive successivo Roethlisberger però riesce persino a fare di meglio, sole 3 azioni per entrare in endzone, ma il merito è tutto del tight end (si ormai sono un must have) Vance McDonald, che riceve il passaggio da Big Ben sulle proprie 35 yards e poi si fa strada a suon di ceffoni verso il povero cornerback Chris Conte, che soccombe. Lo stiff arm di McDonald (foto di copertina meritatissima) sembra rievocare il film di Bud Spencer: bulldozer, e per il numero 89 di Pittsburgh si apre la via per 65 yards di corsa indisturbata verso l’endzone.
Non si va al pareggio solo perchè Boswell aveva scommesso 5 dollari con Roethlisberger che riusciva a prendere il palo, e così è stato.
Pittsburgh prende il volo nel secondo quarto, Fitzmagic spara 3 intercetti!
Dopo un po’ di studio reciproco, nel secondo quarto scoppiano i fuochi d’artificio, 27 punti sul tabellino, 24 dei quali però sono di Pittsburgh, anche se ci mette lo zampino la sfortuna (per Tampa), perchè i turnover dei padroni di casa sono tutti sanguinosi.
Si comincia con il fumble di Goodwin, che riceve sulle proprie 35 da Fitzpatrick ma viene colpito di casco proprio sul pallone, che schizza via, fumble ricoperto da Hilton e Pittsburgh che può mettere in moto l’asse Roethlisberger-Brown per il touchdown del 16-7 (nel frattempo Boswell aveva piazzato un field goal per i 3 punti del sorpasso).
Tampa non si scoraggia e sul drive seguente arriva fino alle 12 di Pittsburgh, ma Fitzmagic, che nel frattempo ha preso un po’ di botte, si vede deviare il lancio in endzone dal linebacker Bostic, con la palla che schizza in aria e cadendo va a finire nelle mani di Hilton (ancora tu?) che si accascia sulle 6 yards e fa rientrare in campo l’attacco giallonero. Pittsburgh però non ne approfitta e gentilmente rende subito la palla ai Bucs con un punt.
Gentilezza per gentilezza, nemmeno Fitzpatrick vuole approfittare di cotanta carineria, e quindi decide di sparare un pallone che doveva essere diretto a Evans (forse), una decina di yards più avanti, dove a riceve c’è Terrell Edmunds, che però, guarda un po’, è un defensive back degli Steelers. Il numero 34 ringrazia e cerca di riportare il pallone verso Fitzpatrick, finendo la sua corsa dopo 35 yards nella metà campo avversaria. Nota statistica: è il primo intercetto in carriera per Edmunds, rookie da Virginia Tech.
Nemmeno stavolta però gli Steelers ne approfittano, Roethlisberger tra un sack e l’altro decide che forse è meglio “puntare” (fare un punt, non una puntata in sala corse…), e Tampa torna ancora in campo, magari stavolta ce la facciamo?
Quasi. L’attacco di Fitzpatrick parte dalla propria linea delle 2 yards, e il quarterback, che evidentemente si era giocato alla snai un pick six, lancia nelle mani di Bud Dupree sulle 10 yards. Anche in questo caso Dupree è giocatore degli Steelers. Forse che “Gin” Fitz-Magic abbia bisogno di un paio d’occhiali? Non importa, fatto sta che Dupree da buon difensore decide che è il momento di finirla con i buffetti e le carezze, e decide di entrare in endzone con il pallone. Apriti cielo, Pittsburgh finalmente segna, dopo 3 intercetti consecutivi… e lo fa con la difesa, ovviamente.
Si va sul 23-7 ma la partita rimane interessante, le quote dei bookmakers sul prossimo intercetto di Fitzpatrick crollano a zero, del resto tre intercetti consecutivi mica capitano così spesso, figuriamoci il quarto!
E infatti non succede più, perchè Fitzpatrick ricomincia a muovere il pallone con dovizia e dalle proprie 22 arriva fino alle 3 di Pittsburgh, peccato che però ci si debba accontentare di un field goal, del resto, sul 23-7, meglio mettere in cascina qualche punto, perchè con i chiari di luna che ci sono, non si sa mai. Catanzaro (kicker dalle vaghe origini italiane) non sbaglia, e finalmente Tampa mette altri punti sul tabellone: 23-10.
Intervallo? Ma va… Big Ben senza intercetti o fumble finalmente può far vedere che lui le partite le vince senza aiuti dagli avversari e butta dentro 7 completi consecutivi che portano gli Steelers dalle proprie 25 alle 2 di Tampa. A quel punto lancia un incompleto per distrarre gli avversari, e nell’azione successiva la butta dentro sull’angolo sinistro dell’enzone per 1 yard di touchdown pass verso Ryan Switzer. Boswell non sbaglia e fanno 30… a 10, per Pittsburgh, e si va tutti a bere un the caldo.
Dopo l’halftime Pittsburgh non ne ha più, comincia la rimonta di Tampa
Nella seconda metà della gara si decide che per i gialloneri va bene così, e infatti non segnano più nemmeno un field goal, ma solo perchè Boswell ci casca ancora, e stavolta scommette con Fitzpatrick altri 5 dollari che dalle 47 yards di distanza può prendere il palo destro… e lo prende ancora! Cecchino!
Nel frattempo il primo drive del terzo quarto vede un touchdown annullato (giustamente) a Goodwin che riceve, cade e si rialza andando a segno. La chiamata però viene ribaltata perchè il wide receiver tocca terra col ginocchio e viene toccato da un difensore di Pittsburgh. Tampa comunque accorcia lo stesso, andando per un field goal, che porta il punteggio sul 30-13.
Sempre nel terzo quarto comincia un altro lunghissimo drive dei Bucs che finisce (nel quarto quarto) con un touchdown di Goodwin, che stavolta è confermato. Catanzaro a differenza di Boswell non fa scommesse e la mette ancora tra i pali: 30-20, e adesso Pittsburgh inizia a sudare e a sentire la pressione di un possibile come back di Tampa.
Quarto quarto da infarto, succede di tutto
Roethlisberger non gira, la linea non tiene e sul punt dei gialloneri arriva un’altro touchdown, DeSean Jackson si invola per 83 yards e arriva in endzone, il Raymond James Stadium esplode, e non è un’esagerazione … ma … c’è sempre un MA quando tutto sembra filare troppo liscio, e infatti il touchdown di Tampa viene annullato (e due), per un holding (piuttosto evidente) del numero 39 Johnson.
Fitzpatrick riparte quindi dalle proprie 9 yards… un calvario…anzi no, il drive è lunghissimo (92 yards in 3 minuti) e FitzMAGIC con 5 su 8 e una corsetta personale in mezzo, riesce a trovare Evans in endzone che fa una magia e i Buccaneers vanno ancora a punti: 30-27…. paura eh?
Tuttavia non succede più nulla, con più di 5 minuti da giocare ormai le squadre sono al limite, Pittsburgh si limita a far correre il tempo (paura eh? … e due), Tampa quando ha la palla la butta via con un 3 & out, e alla fine quando pure i time out sono terminati, Roethlisberger può finalmente inginocchiarsi tre volte per far terminare i 2 minuti scarsi rimasti sul cronometro e chiudere la gara con un’importantissima vittoria per Pittsburgh.
Considerazioni finali
Nel complesso la gara è stata bella, divertente, con quasi 900 yards di total offense, delle quali circa 750 su passaggio. Tampa sfortunata, i turnover hanno fatto pagare un dazio pesante a Fitzpatrick & co., che tuttavia si è confermato comunque una macchina da guerra, a parte i 3 intercetti nell’arco di pochi minuti, il “vichingo” ha completato 30 su 50 per 411 yards e 3 touchdown pass. Ottima anche la prestazione di Big Ben, con 30 su 38 per 353 yards, 3 touchdown pass e solo 1 intercetto. Come avevamo previsto gli attacchi avrebbero dominato e i quarterback sarebbero stati i protagonisti, e come avevamo immaginato, le linee avrebbero avuto un peso determinante. Tampa ha avuto un blackout tra il primo ed il secondo quarto, dove ha letteralmente buttato la gara, anche Pittsburgh ha subito la pass rush avversaria, ma Big Ben è riuscito ad essere meno determinante (in negativo) di Fitzpatrick.
Autore: Fabio Gentile
Data di pubblicazione:
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