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Scampagnata all’Arrowhead: Kansas City Chiefs 34 Houston Texans 20

La prima partita è una passeggiata per Mahomes&Co, che batte facilmente i Texans, ancora indietro nella preparazione di questa stagione.


Dominio di Kansas City

I Chiefs ripartono da dove si erano fermati, dimostrando pienamente di essere i campioni del mondo e dominando Houston in ogni fase del gioco. In attacco Mahomes non fa il solito alieno ma gioca una partita più che solida, guidando con tranquillità l’attacco di KC e muovendo la palla in maniera magistrale come suo solito. Mette a referto “solo” 211 yards ma le condisce con ben 3 touchdown, facendo tutto quel che è necessario per vincere agevolmente e senza commettere alcun errore. Per il resto dell’attacco troviamo il solito corpo ricevitori equilibrato dei Chiefs, in cui vanno a segno in 3 portando tutti a casa un pezzo di pagnotta, e l’aggiunta di Edwards-Helaire che non delude le aspettative, e gioca una partita ad altissimo livello (138 yards e un touchdown), dimostrando a pieno le promesse di qualità sentite in offseason.

Partita magistrale anche della difesa, in particolar modo della linea, che, guidata da Chris Jones, massacra per tutta la sera la OL di Houston, dando poca libertà di movimento a Watson e mettendolo a terra ben 4 volte. Anche dietro non sono da meno, con la secondaria che annulla quasi completamente il corpo ricevitori di Houston, facendo dare per dispersi Cooks e Cobb, e lasciando solo qualche contentino a Fuller per non umiliare troppo l’attacco Texano.

Texans con poche idee

Se qualcuno avesse ancora avuto qualche dubbio, ieri sera è arrivata la conferma: ai Texans DeAnde Hopkins mancherà come l’acqua nel deserto. La partita di ieri sera ne è stata la prova palese, con Deshaun Watson che, arrancando dietro ad una OL che non teneva la pressione, era sempre alla ricerca di un compagno libero, che però difficilmente veniva trovato e spesso e volentieri costringeva il l’ex QB di Clemson a liberarsi del pallone. La continua pressione subita dal pass rush di Kansas City ha portato anche Watson ad essere messo a terra ben 4 volte, e a concedere un intercetto agli avversari nel tentativo di liberarsi del pallone durante l’ennesima pressione subita.  Watson è anche stato poco aiutato dal suo corpo ricevitori che, ad esclusione di Fuller che porta a casa 112 yards, ha deluso clamorosamente le aspettative, con i nuovi arrivi Cooks e Cobb quasi sempre inesistenti e che hanno fatto terribilmente rimpiangere Hopkins. Unica nota minimamente positiva e che dà un po di speranza ai Texans è la prestazione di David Johnson, che nonostante numeri non stellari (109 yards comeplessive), fa vedere sprazzi di qualità, come nell’azione del touchdown, e in questo momento l’attacco di Houston ne ha terribilmente bisogno.

In difesa la situazione non migliora, e se il reparto di Houston già non brilla per qualità, contro una corazzata come KC soccombe appieno. Il pass rush guidato da Watt non riesce mai a mettere particolare pressione a Mahomes, permettendogli di giocare con buona tranquillità, i LB coprono male il centro del campo, lasciando spazio alle corse di Edwards-Helaire e ai movimenti di Kealce, mentre la secondaria prova a fare ciò che può salvando un paio di touchdown, ma alla fine soccombe sotto la qualità dei WR dei Chiefs. Insomma, un reparto ancora troppo acerbo e di poca qualità per poter essere considerato competitivo.

Cosa aspettarsi…

Kansas City è partita forte ma senza esagerare, perchè hanno si vinto di 14, ma per come si stava mettendo la partita ieri, avrebbero potuto fare tranquillamente 50 punti come a Gennaio. La squadra rimane ancora quella da battere, grazie una qualità generale in entrambi i lati del pallone che al momento non ha pari in tutta la lega, e non possono far altro che migliorare nel corso di questa pazza stagione.

Per Houston si prospetta invece un inizio di stagione difficile, perchè la squadra è ancora parecchio indietro come forma, come qualità e come sintonia tra i singoli in ogni ambito del gioco. Watson proverà a fare sicuramente qualche suo miracolo, ma se i suoi collaboratori in campo non svoltano, la squadra faticherà parecchio ad ingranare, e la prossima partita contro i Ravens non aiuta di certo in questo percorso.

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