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Green Bay Packers @ Minnesota Vikings Preview

Esordio stagionale per Packers e Vikings, due squadre rivali da sempre e con la voglia di cominciare subito col piede giusto la stagione.

vikings packers preview

Signore e signori, allacciate le cinture di sicurezza: dopo tanta attesa, finalmente abbiamo ottenuto l’autorizzazione al decollo e la stagione NFL sta per cominciare.

Abbiamo immaginato così lo stacco dal suolo di un ipotetico aereo che rappresenta la stagione NFL e visto che quest’anno, causa pandemia, non si è potuto viaggiare come si sarebbe voluto, ci piace decollare sul nostro aereo preferito: quello del grande football NFL.

La prima giornata propone sin da subito partite molto interessanti nelle varie fasce orarie, ma una di esse si ritaglia da sempre una parte importante di proscenio: la partita in questione riguarda la rivalità forse più antica della storia della lega e certamente una delle più sentite, poiché allo U.S. Bank Stadium di Minneapolis scendono i Green Bay Packers, per una sfida carica di tensione agonistica e di buoni propositi per il nuovo anno.

Entrambe le squadre infatti sono state protagoniste, lo scorso anno, di una stagione tutto sommato positiva, riuscendo a centrare i playoff, prima di essere eliminati dai San Francisco 49ers. L’intenzione di queste due franchigie è proprio quella di ripartire da quanto di buono fatto nel corso della passata stagione, essendo ben consapevoli del fatto che non possono essere considerate favorite ma, con il giusto atteggiamento e un pizzico di fortuna, le due franchigie sono certamente da annoverare tra le possibili outsider stagionali.

Se queste sono le premesse iniziali, lo sviluppo della stagione sarà tutto da scoprire perché entrambe hanno dovuto affrontare, oltre ai problemi comuni a tutte le altre, come ad esempio la pandemia che ha impedito lo svolgimento della pre season, anche altri problemi squisitamente personali, tra cessioni e malumori dei vari giocatori. Ma quando inizia la stagione regolare, tutte queste questioni devono necessariamente lasciare il posto al football giocato e ne approfittiamo per sottolineare come, quando queste due squadre si fronteggiano, c’è sempre da aspettarsi grande spettacolo e sorprese a non finire, oltre ad una tensione quasi senza pari, portata dalla rivalità di cui sopra.

Cercheremo pertanto di leggere la partita in anticipo, provando a fare un breve punto della situazione su queste due compagini, per poi proporvi qualche chiave tattica utile a capire come potrebbero andare le cose.

Se mi chiedi come va…

Una canzoncina abbastanza in voga, almeno fino a qualche anno fa, diceva: “se mi chiedi come va… va bene, bene, bene ma non benissimo…” ed è questa la prima immagine che ci è venuta in mente pensando a queste due squadre, dal momento che, se i presupposti per far bene ci sono, non mancano le difficoltà e, soprattutto, alcune scelte fatte in sede di mercato da parte delle due franchigie lasciano un pochino perplessi.

Se, ad esempio, consideriamo i padroni di casa, non possiamo che sottolineare la cessione di Stefon Diggs, wide receiver di grande talento, passato ai Buffalo Bills e secondo molti, non adeguatamente sostituito e, sebbene i Vikings siano una squadra che predilige gli schemi di corsa a quelli di lancio, la cessione di un wide receiver di quel peso, certamente fa nascere dei legittimi dubbi su quanto aiuto si possa dare a Kirk Cousins nei momenti più delicati. Proprio a proposito di quest’ultimo, la franchigia di Minneapolis sembra nutrire molta fiducia in lui, tanto da avergli fatto firmare un estensione biennale di contratto, ma, dalle parti del Minnesota, si continua a disquisire sul fatto che Cousins sia un quarterback non in grado di reggere completamente l’urto di una partita da dentro o fuori e che, soprattutto, sia un leader di minor spessore rispetto, per esempio, proprio al suo rivale diretto in questo incontro, ovvero Aaron Rodgers.

Visto e considerato che abbiamo appena nominato Rodgers, sembra opportuno spendere qualche parola per descrivere la situazione di Green Bay che, a giudicare dal malcontento che si respira tra i tifosi, sembra una situazione decisamente più intricata rispetto a quella dei Vikings.

Durante questa torrida estate, infatti, i Packers hanno dovuto affrontare la grana del draft, la quale ha portato con sé la questione Rodgers. Opinione comune di tutti gli addetti ai lavori è difatti quella che la franchigia del Wisconsin abbia gestito piuttosto male il draft e, più in generale, l’intera campagna acquisti, non prendendo i giocatori desiderati proprio dal loro quarterback titolare e, anzi, aggiungendo al loro numero 12 la concorrenza del giovane Jordan Love, considerato l’acquisto di punta del draft. AR12 sembrava inizialmente essersi molto risentito per questa scelta, tanto da far pensare che potesse addirittura lasciare Green Bay, salvo poi rimanere forse più per impossibilità di trovare un altro progetto vincente a breve termine, piuttosto che per una sua reale volontà di restare.

Tutto questo ha gettato ombre sulla stagione dei Packers, i quali anzitutto dovranno gestire la voglia di Love di mettersi in mostra e poi dovranno fare i conti con un roster che non sembra assomigliare a ciò che il loro uomo di punta aveva richiesto a più riprese, ulteriormente indebolito dall’opt-out del wide receiver David Funchess, dapprima acquistato per accontentare Rodgers e poi perso, causa pandemia.

La situazione dunque non è delle più rosee per entrambe le franchigie che sembrano andare incontro ad una parziale costanza di strategia e struttura rispetto alla scorsa stagione ma ciò, visti anche i risultati proprio dello scorso anno, potrebbe non essere una cosa necessariamente negativa.

The tactical keys

Avendo fatto queste considerazioni, viene da pensare che la partita in programma domenica possa non essere troppo diversa rispetto a quelle a cui abbiamo assistito nella scorsa stagione anche perché i due head coach, Zimmer e LaFleur sono rimasti al loro posto, con il loro staff e le loro idee. Ciò dovrebbe portare (e il condizionale è sempre d’obbligo visto anche che non abbiamo i riferimenti del pre season), ad un scontro da due tattiche offensive e difensive molto diverse.

I Vikings hanno fatto la loro fortuna su una difesa tosta e su un attacco fatto in prevalenza di corse e viene da pensare che quest’anno possa essere la stessa cosa, con i vari Abdullah, Boone, Cook e Mattison prontissimi a scardinare le difese avversarie e con Cousins pronto a lanciare in caso di necessità, con il problema però di rischiare una certa prevedibilità negli schemi offensivi.

Da questo punto di vista, Green Bay sembra invece più avvantaggiata, grazie ad un quarterback di spessore come Aaron Rodgers a cui sembra pronto a subentrare una vera e propria mina vagante come Jordan Love. Ovviamente, grazie alla presenza di un regista così esperto e navigato, i Packers, al prezzo di essere forse meno ficcanti nelle corse rispetto ai rivali, possono vantare un gioco aereo decisamente più performante e possono così far cambiare passo alla partita in qualunque momento, sebbene, come detto, il roster dei giallo-verdi possa avere qualche lacuna offensiva.

Ci sentiamo però di affermare che, al di là della vena offensiva delle due franchigie, in questo incontro sarà fondamentale il comportamento e la tenuta delle due difese, che saranno chiamate a dei compiti piuttosto scomodi: quella dei Packers sarà chiamata ad effettuare dei blitz molto efficaci, volti a stroncare sul nascere le corse degli ottimi running back dei Vikings, mentre il pacchetto arretrato di quest’ultimi dovrà stare molto attenta ad effettuare delle ottime coperture a zona, utilissime quando Rodgers deciderà di provare a fare la partita e, da questo punto di vista, le assenze di Danielle Hunter, defensive end titolare dei viola, che mancherà causa infortunio e quella di Michael Pierce, defensive tackle che invece mancherà per tutta la stagione, causa opt-out, potrebbero essere due assenze molto pesanti nel pacchetto difensivo dei Vichinghi, con Rodgers e compagnia pronti ad approfittare il più possibile della situazione.

Come finirà?

Ed eccoci giunti alla parte forse più difficile dell’intera analisi, ovvero quella di individuare un favorito per questo incontro.

Partiamo subito col dire che individuare un favorito è impresa alquanto improba: sono entrambe due compagini che, in buona giornata, sono in grado di mettere in difficoltà chiunque e se a ciò aggiungiamo la grande rivalità che scorre tra queste due franchigie, individuare una favorita diviene ancora più difficile. Per di più la mancanza di riferimenti sul pre season non disputato e quindi la condizione atletica tutta da verificare, rendono tale partita una classica con moltissime incognite.

Non avendo a disposizione nemmeno statistiche stagionali sulle due squadre, per ovvie ragioni, l’unico elemento che potrebbe aiutarci sono i precedenti: questi sono senz’altro a favore della franchigia del Wisconsin che ha vinto 62 dei 119 incontri finora disputati e che ha trionfato in entrambi i precedenti della scorsa stagione. I Vikings non battono i Packers dal 25 novembre 2018, quando, allo U.S. Bank Stadium, batterono i rivali per 24-17. La voglia di tornare a vincere dopo un anno di digiuno è molto forte nei Vikings, ma Green Bay vuole confermare il trend positivo fatto registrare la scorsa stagione.

Personalmente non ce la sentiamo di azzardare un pronostico secco, ma siamo pronti a scommettere che ci sarà da divertirsi.

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