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Kurt Warner “Il ragazzo della spesa”

Chi segue gli sport americani conosce sicuramente storie pazzesche, oggi vi raccontiamo quella di Kurt Warner.

Kurt Warner Rams

Chi segue gli sport americani conosce sicuramente storie pazzesche, almeno una volta nella vita avrà letto qualcosa che sembra surreale, il classico ragazzo di strada che vive ai sobborghi della grande città americana che un giorno diventa un Hall of Famer grazie al suo talento, alla sua determinazione, al suo carisma.

Nella NFL, nel football americano, lo sport che amiamo di più al mondo abbiamo letto e visto le imprese di Vince Papale o di Michael Oher, credo che siano veramente in pochi coloro che non hanno seguito con passione e un po’ di occhi lucidi quelle carriere… specialmente una volta riportate sul grande schermo.

Va detto che di certo non è a di meno la storia di Kurt Eugene Warner da Burlington, tagliato nel 1994 dai Grenn Bay Packers di coach Steve Mariucci, costretto a lavorare a 5.50$/ora in un grocery-store dell’Iowa. Il giovanotto era solito imbustare la spesa dei clienti, come un bravo commesso qualunque. Ma non si dà per vinto e continua a giocare… ci riprova con l’Arena Football League, conduce per ben due volte i Brainstormers dell’Iowa appunto all’Arena Bowl.

Sono passati tre anni e nel 1997 dopo una breve parentesi in Olanda negli Admirals aveva di nuovo gli occhi addosso da parte di alcune franchigie NFL e di lì a poco finalmente arriva la firma di un nuovo contratto da pro, coi Saint Louis Rams. Nei Rams però il titolare non è lui, ma Trent Green, che si farà male nella preseason di quella “benedetta” stagione. Il coach Dick Vermeil è perplesso, ha perso il QB titolare e quel Warner non ha alcuna vera esperienza di NFL. Tuttavia lo prova e mette in moto un’autentica macchina da guerra del moderno football: con Warner alla regia, Marshall Faulk, Isaac Bruce, Torry Holt, Az Zahir Hakim e Ricky Proehl nasce forse il più grande attacco mai visto, soprannominato “The greatest show on turf”. Kurt sbaraglia tutti, tra lo stupore generale. “Sports Illustrated” gli dedica copertina e servizi con un titolo emblematico: “Ma chi è questo ragazzo?”

Beh il resto è storia, sapete tutti come è finita, un Super Bowl vinto (ed MVP), due volte MVP della NFL, quattro volte al Pro Bowl ed un pass rating totale nella sua carriera di 98.7, ancora complimenti ad un vero leone del manto verde!

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