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Si chiude la telenovela Howard a Miami. Almeno per un anno

Xavien Howard e i Miami Dolphins si accordano, l’uomo da 10 intercetti nella scorsa stagione resterà a South Beach, almeno fino alla prossima offseason.


“We are not willing to trade X away. You can write that down.” “Non scambieremo X. Scrivetelo pure.” Brian Flores, nel suo incontro con i media, era stato perentorio. Non abbiamo alcuna intenzione di cedere il nostro miglior giocatore, la nostra superstar, quell’ancora della difesa che è Xavien Howard. E così è stato.

È notizia di domenica 8 agosto che i Miami Dolphins hanno assecondato le richieste di Howard e del suo agente, David Canter – segnatevi questo nome, è uno di quei procuratori che non hanno paura ad andare a muso duro con le franchigie – per rinnovargli il contratto, almeno per quest’anno.

12 giorni fa, Howard era uscito allo scoperto, manifestando la sua delusione pubblicamente – sui social – e richiedendo una trade. Fin da subito, staff tecnico e front office dei Dolphins avevano fatto capire che non si sarebbero privati molto facilmente del loro miglior giocatore. Nel corso delle ultime interviste, filtrava ottimismo in vista della chiusura di un accordo da parte della franchigia e anche lo stesso Howard si era detto disposto a continuare la sua avventura in verde acqua.

I dettagli dell’accordo

Il primo sulla notizia è stato Mike Garafolo, seguito a ruota da Ian Rapoport, due dei più attivi reporter di NFL.com. È la prima volta nella storia della lega, a quanto sembra, che un giocatore con ancora 4 anni di contratto riceva un adeguamento salariale che gli vale garanzie e premi monetari.

L’accordo è valido solo per il 2021, a quanto si apprende, tanto che al termine della stagione le parti dovranno probabilmente sedersi nuovamente accanto a un tavolo e aggiornarsi. Per il momento, a Howard sono stati garantiti i seguenti bonus:

  • Un milione di dollari sull’unghia qualora Howard fosse convocato al Pro Bowl o inserito nella formazione degli All-Pro al termine del 2021.
  • 750mila dollari extra qualora le statistiche personali di X si dimostrassero superiori del 70% rispetto ai tre peggiori valori di squadra.
  • Altri 750mila dollari se al termine della stagione il difensore avrà preso parte almeno all’80% degli snap difensivi di squadra.

Inoltre, a X sono stati anticipati i 4,5 milioni di dollari di bonus garantiti dal suo contratto, validi nel periodo di validità (dunque spalmati su più annualità); l’interezza di questo bonus gli sarà conferita nel corso della stagione. È stata inoltre richiesta e inserita una clausola per la quale il 50% circa del suo stipendio per il 2022 gli sarà garantito – precedentemente il CB non era sicuro di ricevere neppure un centesimo del salario per la stagione successiva. Conseguentemente, Howard e il suo entourage si sono parati la testa in caso di infortunio grave – il giocatore è un pò fragile, tanto da aver già sostenuto un grave injury nel 2020 – qualora il difensore dovesse subire una botta grave, tale da lasciarlo sulla sideline per l’intero campionato, il salario 2022 diverrebbe immediatamente interamente garantito. I dettagli sono stati svelati da Armando Salguero e Barry Jackson, del Miami Herald.

Un contratto da prima donna

Il cornerback dei Miami Dolphins, Xavien Howard, visibilmente soddisfatto di avere ottenuto un nuovo contratto, durante il training camp al Baptist Health Field di Miami Gardens. Foto: Miami Herald

Il contratto di Howard – per quanto non assurdo, poiché di fatto si è solo voluto assicurare una parte dei soldi che comunque gli sarebbero spettati e richiedere alcuni premi di prestazione, per così dire – è indubbiamente un contratto da prima donna, che potrebbe correre il rischio di creare pericolosi precedenti. Ogni giocatore di Miami uscente da una buona stagione, d’ora in avanti, potrebbe sentirsi giustificato ad avanzare pretese, poiché Howard lo ha fatto. La franchigia non ne esce benissimo.

D’altra parte, però, il pensiero che va per la maggiore, resta quello che trovare una soluzione con Howard fosse di importanza fondamentale per questa squadra. Un team in rebuilding da due anni, che comincia finalmente a vedere i frutti della ricostruzione, la quale è comunque ancora in corso, non può certo privarsi del suo miglior individuo. Avrebbe significato rinunciare al pezzo più pregiato della scacchiera e, potenzialmente, ripetere il peggior errore nella recente gestione di questa franchigia: la trade di Minkah Fitzpatrick ai Pittsburgh Steelers.

Auspichiamo ovviamente che il rospo ingoiato dai Dolphins nel dover scendere a patti con X si trasformi in una bella principessa al termine della stagione, magari bella come un nuovo record di intercetti in stagione – al momento ammonta a 14 e lo detiene un difensore dei Los Angeles Rams degli anni ’50, Dick Night Train Lane, che ci arrivò nel 1952, la sua stagione da matricola – che con una partita in più potrebbe divenire più semplice da conseguire. Nella sconsigliabile ipotesi nella quale ciò non dovesse poi avverarsi, ecco che Miami ha comunque una scappatoia: la possibilità di modificare il contratto con Howard – all’occorrenza anche terminarlo – tra 7 mesi.

Le franchigie che ambiscono a giocarsi i playoff da protagoniste, non si privano dei loro campioni. A mio avviso, la mossa dei Dolphins è stata giusta e il rischio resta tutto sommato ben calcolato. Ora Howard ha ottenuto quel che vuole e, dall’alto dei 16 milioni e rotti che intascherà nel 2021 (e speriamo inizio 2022), sarà il CB più pagato in lega per questa stagione.  Deve dimostrare di valere un simile contratto; l’anno scorso lo ha fatto, sarà in grado di replicare?

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