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NFL 2022 Power Rankings – Week #3

Si confermano devastanti i Bills, mentre arriva la prima W stagionale per i Rams campioni e i Chiefs e i Buccaneers si confermano contendenti credibili.

NFL power rankings week 3

#1 (=) Buffalo Bills (2–0–0) – Le prime due vittorie stagionali sono due batoste inferte a Rams e Titans, non due avversari qualsiasi. La sfida sarà mantenere questi ritmi devastanti per 4 mesi.

#2 (=) Kansas City Chiefs (2–0–0) – Dovranno fare attenzione ai Colts in cerca di rivincita ma sin qui si è vista, tra alti e bassi, una squadra che può andare lontano anche quest’anno.

#3 (=) Tampa Bay Buccaneers (2–0–0) – La vittoria sui Saints si è caratterizzata più che altro per le risse ma disturba il nervosismo di Brady, forse legato a questioni personali.

#4 (=) Los Angeles Rams (1–1–0) – Una enorme sofferenza l’ultimo quarto contro i Falcons ma prevengono la beffa della rimonta e si portano a casa la prima vittoria stagionale.

#5 (+3) Green Bay Packers (1–1–0) Spazzano via i Bears con nonchalance e forse anche le nubi che si erano addensate all’orizzonte dopo l’esordio senza mordente di Minneapolis.

#6 (+5) Miami Dolphins (2–0–0) La rimonta ai danni dei Ravens è stata epica. Troppo in alto? Lo vedremo nella supersfida di Week 3 contro i lanciatissimi Bills ma di certo l’abbinamento di Tua con Tyreek Hill e Jaylen Waddle sta rivelandosi esplosivo.

#7 (+8) Philadelphia Eagles (2–0–0) Sinceramente ci sembra che il salto dalle prime 5 alle altre sia piuttosto alto ma, in attesa che si delineino più nitidamente le gerarchie, non passa inosservata la netta vittoria degli Eagles sui Vikings ed anche la buonissima prestazione statistica di Hurts.

#8 (–1) New Orleans Saints (1–1–0) Perdono la testa anche loro quando i Buccaneers la buttano in rissa ma restano una potenziale mina vagante nella NFC South.

#9 (–4) – Baltimore Ravens (1–1–0) Non li penalizziamo oltre modo, più che altro per demeriti altrui, però che imbarazzo l’ultimo quarto contro i Dolphins…

#10 (–1) LA Chargers (1–1–0) Dopo i Chiefs, i Jaguars offrono una opportunità di riscatto da non prendere sotto gamba.

#11 (–5) Minnesota Vikings (1–1–0) Una tipica prestazione da prima serata di Kirk Cousins nel Monday Night fa dimenticare il bell’esordio contro i Packers.

#12 (+8) Arizona Cardinals (1–1–0) Ancora presto per capire se saranno in grado di spodestare i Rams dalla leadership della NFC West ma la clamorosa rimonta di Las Vegas sui Raiders è stata un’enorme iniezione di fiducia.

#13 (+4) San Francisco 49ers (1–1–0) Con il senno di poi, alla luce del brutto infortunio di Trey Lance, la mossa di non privarsi di Garoppolo appare geniale. Saprà però Jimmy G offrire di più rispetto al passato e condurre i 49ers alla terra promessa del Super Bowl?

#14 (+2) Cleveland Browns (2–1–0) Sprecano malamente contro i Jets ma si rifanno nel TNF contro gli Steelers. Attenzione al fattore sorpresa, anche perché Jacoby Brissett non sta facendo per nulla male.

#15 (+10) New York Giants (2–0–0) I nuovi Giants di Daboll confermano uno spirito ben diverso da quelli confusionari di Joe Judge. C’è speranza nella parte della Grande Mela che sostiene i Giants?

#16 (+6) Dallas Cowboys (1–1–0) Tanti dubbi per l’assenza prolungata di Dak Prescott ma con un Cooper Rush così efficiente si può sperare di metterci una pezza.

#17 (–7) Cincinnati Bengals (0–2–0) I Bengals non hanno certamente risolto i loro problemi di linea offensiva e Burrow ne sta risentendo. Avrà colpito ancora la maledizione del “Super Bowl slump” per i vice campioni?

#18 (–5) Seattle Seahawks (1–1–0)Forse la magia di Geno Smith si è esaurita nella grande rivincita contro Russell Wilson alla prima ma, siamo onesti, su Seattle le aspettative non sono quelle degli anni migliori sotto Pete Carroll.

#19 (–5) Las Vegas Raiders (0–2–0) Ovviamente un inizio non memorabile per Josh McDaniels a Las Vegas ma il talento non manca ed è ancora presto per perdere la pazienza.

#20 (–8) Pittsburgh Steelers (1–2–0)Trubisky é…Trubisky. Arriverà prima del previsto il momento del “local hero” Kenny Pickett?

#21 (+9) Detroit Lions (1–1–0) Balzo in avanti esagerato? Forse sì ma perché non premiarli dopo una bella prestazione, condita da 4 TD di Goff contro i Commanders?

#22 (+2) Denver Broncos (1–1–0) Rompe il ghiaccio Russell Wilson ma i Broncos sembrano stentare a decollare.

#23 (+3) New England Patriots (1–1–0) Senza entusiasmare più di tanto, portano comunque a casa una vittoria importante sugli Steelers.

#24 (–3) Washington Commanders (1–1–0) Partono troppo male a Detroit e questo frustra a priori il loro pur lodevole tentativo di rimonta nel secondo tempo.

#25 (–7) Chicago Bears (1–1–0) Sembrava che sulle sidelines di Lambeau Field ci fosse Matt Nagy ma, a parte questo, la preoccupazione principale è la pochezza del talento offensivo attorno a Justin Fields.

#26 (+6) Jacksonville Jaguars (1–1–0) Segnali di vita interessanti da Trevor Lawrence e compagni, specialmente considerando che la prima vittoria stagionale ha tenuto a 0 un avversario divisionale dato per favorito come i Colts.

#27 (+2) New York Jets (1–1–0) A Cleveland i Browns avranno rivisto gli incubi degli anni in cui Flacco guidava i Ravens. I Jets ringraziano e portano a casa una W che dà fiducia.

#28 (–1) Houston Texans (0–1–1) Non sfigurano più di tanto contro i Broncos ma restano decisamente un work in progress.

#29 (–6) Tennessee Titans (0–2–0) Qualcosa (parecchio?) non funziona per i Titans, che non sembrano nemmeno lontanamente i parenti della squadra protagonista nei playoff nelle ultime tre stagion. E crescono gli appelli per Malik Willis subito al posto di Tannehill…

#30 (–11) Indianapolis Colts (0–1–1) E molto poco funziona anche ad Indianapolis, dove già si vocifera che la panchina di Frank Reich cominci a scottare.

#31 (=) Atlanta Falcons (0–2–0) Vanno vicini all’impresa in casa dei Rams ma non basta. L’era del post-Matt Ryan ancora stenta a decollare.

#32 (–4) Carolina Panthers (0–2–0) Immancabili le polemiche su Mayfield ma la realtà va aldilà di un singolo giocatore e forse le voci sull’inadeguatezza di Matt Rhule che circolano dallo scorso anno non sono così fuori bersaglio.

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