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Un caffé americano: Italian Bowl 2023 negli Stati Uniti

L’Italian Bowl 2023 si terrà a Toledo, Ohio. Per la prima volta nella sua storia, il campionato italiano si concluderà all’estero.


Il 4 ottobre la FIDAF ha annunciato che l’Italian Bowl XLII si terrà a Toledo, Ohio, Stati Uniti. Sabato 1° luglio 2023 sarà dunque una data epocale, poiché per la prima volta nella sua storia il campionato italiano si concluderà all’estero, anzi, oltreoceano.

Una decisione che ha suscitato numerose reazioni nel mondo del football italiano, creando però una netta divisione tra coloro che approvano questa scelta e chi, invece, non condivide in maniera assoluta questa novità.

Abbiamo dunque deciso di fare due chiacchiere con Edoardo Cammi, membro del Consiglio Federale FIDAF, per poter comprendere al meglio quali siano state le motivazioni che hanno spinto la Federazione italiana a perseguire questo ambizioso progetto, senza incorrere in giudizi frettolosi ma cercando di approfondire la questione.

Iniziamo dal principio: come è nata l’idea di giocare l’Italian Bowl negli Stati Uniti?

“Si tratta di un’idea nata più di un anno e mezzo fa quando la Federazione venne contattata da Nick Eyde, ex giocatore che ha militato anche nel nostro Paese con le maglie di Marines Lazio e Giants Bolzano ed oggi diventato imprenditore di successo, il quale espresse la volontà di voler portare, assieme ad un gruppo di imprenditori statunitensi, l’Italian Bowl negli Stati Uniti. Confesso che all’inizio eravamo scettici, ma dopo una riunione a Roma con questo gruppo di imprenditori, io e Fabio Tortosa (Vice Presidente Vicario FIDAF, ndr) abbiamo capito che non erano soltanto determinati a realizzare l’evento, ma che erano pronti a farlo in grande stile. Ci hanno convinti a poco a poco, presentandoci un progetto a dir poco entusiasmante, incentrato sulla finale del nostro campionato ma anche legato al territorio, alle tradizioni e alla cultura statunitense.

Ad ogni nostra domanda dimostravano di essere molto preparati, avevano una risposta per tutto. Abbiamo capito dunque che facevano sul serio, anche perché per loro si tratta di un investimento davvero importante, dato che intendono coprire i costi di volo, vitto e alloggio delle squadre e dello staff FIDAF.


Il Comitato Organizzatore Italian Bowl USA con i rappresentanti FIDAF Edoardo Cammi e Fabio Tortosa (credit: https://www.italianbowlusa.com/gallery/)

Col passare del tempo l’idea di portare l’Italian Bowl a Toledo è divenuta sempre più realizzabile, anche perché l’interesse per il campionato italiano e la “potenza di fuoco” dei mezzi comunicativi del gruppo statunitense si erano già intravisti nel momento in cui sono divenuti partner nella coproduzione del ‘Game of the Week’ IFL la scorsa stagione. Hanno poi mostrato a pieno le loro risorse quando ci hanno invitato a raggiungerli di persona alla conferenza stampa di Toledo lo scorso 30 settembre. Lì ci hanno dimostrato che il team di lavoro è importante, con ben quattro società dietro: una per i social, una per il marketing, una per gli sponsor e una per il ticketing. Faccio giusto un esempio: quasi 100 biglietti venduti nelle prime 24 ore dall’annuncio dell’Italian Bowl negli Stati Uniti e 215 milioni di click per quanto riguarda visualizzazioni e condivisioni relative all’evento. Sono numeri che ci hanno molto sorpreso, ma mai quanto un piacevole episodio: ogni volta che io e Fabio Tortosa ci presentavamo a nuove persone e spiegavamo il motivo della nostra visita a Toledo, quasi tutti i nostri interlocutori ci dicevano di conoscere la IFL e che avevano visto le partite grazie a Buckeye Broadband (provider di servizi telefonici e internet, nonché emittente televisiva, ndr) che trasmetteva le partite italiane in ogni bar, ristorante e albergo di Toledo, nello stato dell’Ohio e anche in Michigan. È lì che io e Fabio abbiamo realizzato che questa opportunità è un’onda da cavalcare, perché il Comitato Organizzatore “Italian Bowl USA” ha la concreta possibilità di farci crescere, di far progredire il movimento del football italiano e il nostro brand. È dunque un’occasione da sfruttare, anche e soprattutto per i giocatori. Negli Stati Uniti il football offre possibilità che in Italia non sono presenti come, ad esempio, una carriera universitaria. Ottenere una borsa di studio perché si è in grado di giocare a football a livelli semi-professionistici è una possibilità concreta in America. Non è detto che chiunque intraprenda questo percorso riuscirà poi a militare nella NFL in futuro, ma di sicuro potrà giocarsi la propria chance in prima istanza. Al contrario, grazie al percorso accademico portato a termine, chi non raggiunge il traguardo del professionismo avrà sempre altre porte da aprire per intraprendere una carriera lavorativa.”

Perché è stata scelta la città di Toledo?

“A prescindere dal fatto che Toledo è la città dove vive e lavora Eyde, primo sostenitore di questo progetto, si tratta di una località già legata al nostro paese in quanto gemellata con Ferrara ed è una realtà in piena espansione: numerosi progetti urbanistici sono in fase di realizzazione per perseguire l’obiettivo di una città all’avanguardia, tanti gli eventi internazionali ospitati (l’ultimo di particolare rilevanza la Solheim Cup 2021, massima espressione del golf al femminile) e particolarmente vivace è la vita imprenditoriale, culturale ed artistica di quella che, nello Stato dell’Ohio e nel mondo è conosciuta come la ‘Glass City’, per la sua lunga tradizione nella lavorazione del vetro. Ma soprattutto, è qui che si narra sia nato il football americano come lo conosciamo noi.  Una piccola curiosità è rappresentata dal fatto che a pochi chilometri da Toledo, sulla spiaggia di Cedar Point, è stato inventato il forward pass. Infine, Toledo e il football sono dunque legati sì dal passato, ma anche dal presente: l’attesissima finale del campionato italiano si terrà infatti al Glass Bowl, casa dei Toledo Rockets in grado di ospitare ventimila persone. Ci aspettiamo un’importante presenza di tifosi, italiani e non, che riempiranno lo stadio per incitare i giocatori delle squadre finaliste. Si tratta dunque di un insieme di elementi che ci hanno spinto a dire di sì a questo evento.“


Il Glass Bowl, casa dei Toledo Rockets e prossimo palcosenico per l’Italian Bowl

Quali ritorni si aspetta la Federazione?

“Per la Federazione è un importantissimo turning point, dato che il ritorno di visibilità è potenzialmente altissimo, come spiegato in precedenza, grazie alla potente capacità comunicativa del comitato promotore. Non solo, anche il ritorno economico potrà essere fondamentale per lo sviluppo del movimento, in quanto le nostre risorse attuali sono limitate per far sì che il nostro sport spicchi il più possibile, e il contributo di sponsor e investitori privati ci sta dando man forte per organizzare una finale in grande stile. Parlando di ritorni in ottica meramente sportiva, il poter giocare davanti a possibili scout dei numerosi college presenti nell’area potrebbe aprire importanti opportunità per i nostri atleti più giovani, oltre ad offrire a quelli di scuola statunitense un possibile sbocco post-college. Per chi non avrà la fortuna di arrivare al professionismo, infatti, potrebbero aprirsi le porte per un’esperienza in Europa, in Italia, dove prolungare la propria carriera sportiva e, al contempo, conoscere le bellezze, la storia e cultura millenaria di uno dei Paesi più belli del mondo.

Una delle maggiori polemiche sollevate dagli appassionati del campionato italiano riguarda l’apparente possibilità di assistere dal vivo all’Italian Bowl, in quanto i costi per una trasferta oltreoceano sono maggiori rispetto a quelli che si sosterrebbero per un viaggio in Italia. È prevista qualche agevolazione per chi vorrà seguire dal vivo l’incontro tra le squadre finaliste?

“Ovviamente questo aspetto è stato uno dei punti cruciali della fase di ideazione dell’evento, e anche per questo aspetto il gruppo di imprenditori statunitense si è mostrato pronto a proporre una soluzione: si stanno organizzando dei pacchetti a prezzi agevolati per i tifosi interessati. Non solo, ci sarà anche l’occasione di vivere, oltre alle emozioni della finale, un’esperienza in pieno stile americano dato che l’evento si terrà nel weekend dei festeggiamenti per il 4 luglio. Non mancheranno dunque convenzioni con alberghi, ristoranti e altre attività nella città di Toledo per incoraggiare i tifosi italiani a vivere un’esperienza sportiva ma anche ad approfittarne per godersi una vacanza negli Stati Uniti a prezzi contenuti. Senza contare che sono in programma interessanti eventi collaterali per  i fan, come le visite organizzate alla Hall of Fame di Canton, allo stadio dei Lions, ma anche ad altri siti storico-culturali presenti nelle vicinanze di Toledo. Una serie di attività che faranno da corredo alla finale e che offriranno a chi vi prenderà parte un’esperienza da ricordare e da raccontare.”

Le cito il commento di un appassionato in risposta alla notizia apparsa sulla pagina Facebook della FIDAF: “Ma che senso ha? Per lanciare in Italia uno sport come il football americano c’è praticamente l’Italian Bowl, e cosa fanno…Lo fanno in Ohio….ma cosa vi dice il cervello”. Cosa si sente di rispondere?

“Le motivazioni sono molteplici, e si possono trovare in quanto detto in precedenza. Riassumendo, in quanto federazione sentiamo il dovere di dare questa opportunità alle finaliste, agli staff, ai media partner e ai tifosi di seguire l’evento nello stato dove è nato il football e da chi lo sa organizzare al meglio, visto che ve ne è la concreta possibilità. Secondo, il ritorno mediatico che avremo, come dimostrato dalla visibilità avuta in 48 ore da Italianbowlusa, e il possibile ritorno economico hanno costituito un ulteriore elemento a favore, poiché numeri e visibilità fanno crescere il prodotto. Infine, offrire ai ragazzi che giocano la possibilità di essere scoutati da allenatori e staff delle università della zona di Seconda o addirittura di Prima Divisione, è un sogno tanto per chi calca il terreno di gioco tanto quanto lo è per noi organizzatori e promotori del football in Italia.”

Dopo la prima finale oltreoceano, si resterà in USA per i successivi Italian Bowl oppure si tornerà in Italia?

Facciamo un passo alla volta: gli americani sono pronti a rilanciare con un accordo pluriennale (tanto per farvi capire con quale entusiasmo si sono lanciati in questa avventura) ma noi preferiamo usare cautela, imparare il più possibile e vedere cosa ci porterà questo ambizioso progetto, prima di prendere qualunque ulteriore decisione.

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