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Un finale estremamente deludente: recap di Dolphins VS Bills

La regular season dei Miami Dolphins si chiude male: con una sconfitta a domicilio rimediata contro i Buffalo Bills, neo-campioni della AFC East.


Che brutta giornata per i Miami Dolphins. La franchigia che fino a due settimane fa lottava per il primo seed della AFC inizia il nuovo anno con una bruciante sconfitta contro i rivali divisionali, i Buffalo Bills, che vale loro la corona della AFC East è il secondo seed di conference, mentre i pinnati scivolano al penultimo posto disponibile, il sesto, e dovranno recarsi a Kansas City nel Super Wildcard Weekend per affrontare i lanciati Chiefs. Insomma, i Fins si tengono stretti i playoff, guadagnati con settimane di anticipo, ma corrono seriamente il rischio di dover attendere settembre per la loro prima vittoria nel 2024.

Una partita vinta da chi lo ha desiderato di più

Iniziano in attacco i Miami Dolphins, con una corsa di De’Von Achane per 16 yards. Il possesso termina però bruscamente quando Christian Benford intercetta Tua Tagovailoa e consegna la palla all’attacco ospite. I Buffalo Bills iniziano meglio, colpendo con Leonard Fournette, Dalton Kincaid e James Cook, tutti play da primo down. Anche il QB, Josh Allen, guadagna un primo, affidandosi alle proprie gambe. Poi però sbaglia il passaggio finale, finendo intercettato in end zone da Eli Apple. La risposta di Miami è un drive più convincente: River Cracraft trova un primo down, lo stesso fa Tyreek Hill dopo una ricezione lunga 19 yards. In seguito, anche una corsa di Achane vale un nuovo set di tentativi. Tutto vano, però, poiché alla fine è necessario un punt di Jake Bailey per restituire l’ovale a Buffalo. I Bills hanno un grande Khalil Shakir, che riceve per oltre 40 yards, e un meno esplosivo Allen, che viene nuovamente intercettato, sempre in end zone, questa volta da De’Shon Elliott.

Dopo queste prime schermaglie, arrivano i primi punti. A metterli a segno sono i Dolphins. Braxton Berrios muove la catena, Hill e Jeff Wilson fanno altrettanto, Tua in un raro scramble allunga il possesso e infine Achane trova un bel buco in cui infilarsi per realizzare un TD lungo 29 yards. Allen e i suoi trovano subito la risposta adatta. Dopo una ricezione di 36 yards firmata da Stefon Diggs, il QB serve in meta l’ex di turno, Trent Sherfield, che approfitta di una deviazione fortunata ma mette anche a segno una splendida ricezione per il pareggio meritato degli ospiti. Prima che si chiuda il primo tempo, Miami riconquista il vantaggio, grazie a una ricezione da TD di Hill, a coronazione di un possesso che vede i primi down di Achane, Durham Smythe e Cedrick Wilson. I Bills non riescono a pareggiare prima dell’intervallo lungo, a causa di un errore di gestione del cronometro che porta il clock a 0, con la palla a pochi passi dalla linea di meta, ma chiaramente all’infuori di essa.

Dopo l’intervallo, le difese si prendono la scena. Sul primo possesso di Buffalo, Melvin Ingram trova un sack e forza il punt. Poi i Dolphins fanno 3 e fuori. Sherfield, Kincaid, Allen – grazie all’ormai celebre tush push – e Shakir trovano tutti dei primi down che mantengono l’attacco in movimento ma poi, dentro l’end zone, Christian Wilkins trova una giocata da superstar quale è e non solo provoca il fumble, attaccando il QB, ma ricopre anche immediatamente l’ovale. Il big play più clamoroso lo sfoggiano però gli ospiti. Su punt di Miami, Deonte Hardy – il ritornatore – nota immediatamente che lo special team avversario è mal posizionato e allora si lancia, palla sotto braccio, in un paio di movimenti laterali ben impostati prima di accelerare fino alla end zone opposta e trovare un TD lungo 96 yards. L’azione è da vedere e rivedere ma c’è da chiedersi come sia possibile concedere simili opportunità in una partita di questa importanza. L’errore del reparto di casa è da matita rossa.

Questa marcatura galvanizza i Bills, almeno per quanto riguarda la defense. Durante il quarto quarto, su 3 possessi, i Fins non saranno in grado di fare nulla. Il ruolino parla chiaro ed è impietoso: punt – punt – intercetto (di Taylor Rapp, su errore di Tagovailoa). Dal canto suo, Buffalo fa poco di più perché si trova di fronte un’unità coriacea come quella coordinata da Vic Fangio. Il talento di Allen è però sufficiente a intessere un drive dove Dalton Kincaid e Khalil Shakir trovano due ricezioni (rispettivamente da 26 e 28 yards) sufficienti a dare modo a Dawson Knox, rapace TE, di segnare un TD corto, lungo 5 yards, sufficiente a fissare il risultato finale sul 21-14 e rendere Buffalo campione della AFC East, con grande rammarico dei Dolphins. I padroni di casa, però, non possono che prendersela con loro stessi.

Ai playoff dalla strada più complicata

La sconfitta contro questi Bills, oltre a privare Miami della corona divisionale, e quindi della possibilità di giocare anche soltanto una sola sfida in casa durante i playoff, porta con sé anche lo strascico di un infortunio a Andrew Van Ginkel, uno dei giocatori più in forma durante questa stagione. L’entità è da stabilire ma si teme che sarà indisponibile almeno per le prime fasi dei playoff. Prime fasi che potrebbero anche essere le uniche affrontate dai Fins, se giocheranno come fatto nelle ultime due uscite: senza idee e con un attacco inconcludente.

L’avversario dopotutto non è sottovalutabile. In fin dei conti, si tratta della franchigia che può contare sul miglior QB di lega, un TE da Hall Of Fame e un allenatore tra i più capaci in circolazione. E giocherà in casa sabato notte, quando Miami inizierà il suo sentiero, in salita, in questa postseason. La cosa bella dei playoff è che tutti ricominciano da 0 – 0 e sai come ci entri, ma mai quanto ne esci. Ciò posto, appare davvero difficile prevedere una strada luminosa per un team segnato da tutti gli infortuni che hanno i Dolphins e che non ha mai dimostrato di potersela giocare con le prime della classe, se facciamo eccezione per la sfida contro Dallas che, a quanto pare, è stata una pura casualità. Siamo già in fase di bilancio di fine stagione dunque? È possibile, ma mai dire mai. Chissà che la squadra non ci stupisca e strappi una vittoria fondamentale all’Arrowhead Stadium.

Crediti fotografici: Buffalo Rumblings.

 

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