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Week 14: i Browns perdono contro gli Steelers 27-14

Grazie ad un terzo quarto ai limiti della perfezione, gli Steelers sconfiggono i Browns e consolidano il primo posto in AFC North.

Photo Credit: Chaz Palla / TribLive

La vendetta è un piatto che va’ servito freddo. Gli Steelers, invece, aspettano poco più di 15 giorni per vendicarsi della sconfitta subìta dai Browns nel TNF dello scorso 21 novembre. A Pittsburgh, in una domenica di sole che ha fatto da contraltare alla neve del precedente scontro stagionale, i padroni di casa non hanno fallito l’appuntamento, hanno superato i rivali (quasi) nettamente e hanno consolidato la loro leadership nella AFC North. E, soprattutto, hanno mantenuto viva la striscia di vittorie consecutive in casa (in regular season) contro Cleveland, arrivata a 21: l’ultima vittoria dei Browns a Pittsburgh in stagione regolare risale ad ottobre 2003.
Mike Tomlin può sorridere per una ritrovata solidità difensiva, fondamentale in vista dei playoffs; soprattutto se poi hai un QB come Wilson che riesce sempre a trovare la giocata giusta nel momento giusto.
La sconfitta dei Browns a Pittsburgh, invece, certifica per la squadra dell’Ohio la matematica sicurezza di non partecipare ai playoffs.

Iniziale equilibrio

Il primo quarto è l’emblema degli scontri tra Steelers e Browns: tanta lotta e difese protagoniste. 6 degli 8 drive dei primi 15 minuti di gioco si chiudono con un punt. I padroni di casa devono ringraziare la propria difesa per essere riuscita a contenere in modo ottimale l’attacco dei Browns, nel mentre Wilson cercava di trovare soluzioni per far girare un attacco privo di Pickens (prima assenza per lui in carriera). Il risultato lo sblocca, tanto per cambiare in casa Steelers, Chris Boswell con un field goal dalle 30 yards. Ma è un vantaggio, quello dei padroni di casa, che dura pochissimo, perché nel successivo drive Winston trova Jeudy dalle 35 yards per il touchdown del 7-3 Browns. Ma è un fuoco di paglia: i Browns non arriveranno più in end zone fino a 7 minuti dalla fine della partita, completamente annientati da una difesa che, nonostante un T.J. Watt sottotono, ha trovato ottime risposte da Elliot e, soprattutto, Heyward (autore di 2 sack). I numeri dell’attacco ospite certificano il dominio difensivo degli Steelers: Winston ha completato solamente 24 lanci su 41 per 196 yards, ha subìto 3 sack e si è fatto intercettare 2 volte; Chubb ha guadagnato solamente 48 yards in 11 portate; Jeudy, ormai WR1 dei Browns, ha ricevuto per sole 64 yards e ha realizzato il touchdown di cui sopra; Njoku ha accumulato 42 yards, realizzando nel finale il touchdown del 14-27, un lampo di luce isolato in un secondo tempo in cui l’attacco dei Browns non è mai riuscito ad essere realmente pericoloso. E in una giornata così, con una difesa avversaria che ti concede solamente le briciole, fallire 2 field goal come quelli falliti da Hopkins a cavallo tra secondo e terzo quarto (uno dalle 38 yards e uno dalle 43 yards) sono peccati mortali.

Allungo Steelers

Come già scritto, l’attacco degli Steelers ha faticato a carburare ad inizio partita; Wilson, orfano di Pickens, ha impiegato un po’ per capire come sfruttare al meglio le armi a sua disposizione e a venire a capo della difesa dei Browns. Ma quando l’ex QB dei Broncos (e dei Seahawks) ha iniziato a far girare il suo attacco, gli Steelers hanno allungato le proprie mani sulla partita: a cavallo tra secondo e terzo quarto i padroni di casa hanno messo punti a tabellone in 4 drive consecutivi, issandosi sul 27-7 e mettendosi al sicuro in vista dell’ultimo quarto di gioco. Russell Wilson non ha chiuso con numeri stratosferici ma si conferma ancora un volta il QB perfetto per guidare questa squadra: ha lanciato comunque 2 touchdown (Jefferson dalle 10 per il 20-7, Freiermuth dalle 20 per il 27-7), ha completato 15 lanci su 26, non si è fatto intimidire da una delle difese più fisiche della NFL. Dopo le 2 bruttissime stagioni a Denver, Wilson è tornato ad essere quello ammirato in maglia Seahawks e la scelta fatta da coach Tomlin di promuoverlo QB1 alla settima partita nonostante con Fields gli Steelers erano 4-2 di record, si sta rivelando sempre più azzeccata. E gli Steelers stanno mettendo in mostra una varietà di soluzioni offensive (da non dimenticare un’altra buonissima gara di Harris, con 46 yards guadagnate su corsa e il touchdown del 10-7) che non si era vista negli ultimi anni, rendendoli una possibile mina vagante ai playoffs.

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