Touchdown logo

I magnifici 53: ecco il roster 2022 dei Miami Dolphins

Nel rispetto del regolamento NFL, i Miami Dolphins hanno pubblicato il roster dei 53 giocatori per la stagione 2022. Vediamo chi sono.

chris-grier-mike-mcdaniel-roster-53

A poco più di una settimana dal kickoff NFL – nella notte italiana tra l’8 e il 9 settembre, quando si affronteranno i campioni in carica Los Angeles Rams e i Buffalo Bills al SoFi Stadium – le franchigie hanno iscritto i 53 uomini a roster che prenderanno parte alla week 1 e, salvo infortuni e scambi, all’intero torneo.

La scadenza fissata dalla NFL, quest’anno, era il 30 agosto. Ogni squadra inizia la preseason con un numero di giocatori a scelta e poi, di settimana in settimana, deve ridurlo fino ad arrivare alla quota 53 con la quale ci si iscrive alla regular season. Vediamo quali sono state le scelte dei Miami Dolphins e quali nomi sono stati esclusi.

Un roster di livello

Vediamo dunque la depth chart dei Fins per la prima settimana della stagione 2022, che li vedrà impegnati in casa contro i New England Patriots.

Molte novità nella offense

I QB saranno 3, il che sorprende un pò dal momento che solitamente le franchigie ne iscrivono 2. Il titolare sarà Tua Tagovailoa e, alle sue spalle, la lotta tra Teddy Bridgewater e Skylar Thompson per il posto di QB2 è destinata a durare qualche settimana. Thompson è stato draftato al settimo giro e ha impressionato in preseason, dunque Miami non ha voluto dare modo a nessuna rivale di soffiarglielo e lo ha inserito in lista. Bridgewater è un free agent con un passato da starter ma che non convince troppo, chissà che non venga scambiato con qualche team che insegue un QB.

I RB saranno 6, con alcune piacevoli sorprese tra gli HB, ove sono stati confermati dallo scorso anno sia Myles Gaskin sia Salvon Ahmed e aggiunti Chase Edmonds – che sarà probabilmente RB1 – e il veloce Raheem Mostert. Tra i FB troviamo Alec Ingold e John Lovett.

Tanti anche i TE, ben 5, e questo ci insospettisce un pò sul futuro di Mike Gesicki, taggato e che non corrisponde al profilo ideale per coach Mike McDaniel, il quale esige che il tight end blocchi e il numero 88, come sappiamo, non è mai stato abile a farlo. Potrebbe essere a rischio trade. Alle sue spalle abbiamo Durham Smythe, Hunter Long, Cethan Carter e Tanner Conner.

In linea abbiamo Connor Williams e Michael Deiter, ambedue centri seppure non nascano nella posizione ma ci siano stati fatti transitare dallo staff tecnico; Terron Armstead e Liam Eichenberg come tackle e guardia a sinistra, Robert Hunt e Robert Jones a giocare da RG e infine Austin Jackson e Greg Little schierati come primo e secondo RT.

Il reparto dei ricevitori ripropone soltanto un nome di quelli visti l’anno scorso: Jaylen Waddle, che sarà WR2 opposto a Tyreek Hill, recentemente votato dai colleghi come quindicesimo miglior giocatore di lega e naturalmente primo ricevitore. Cedrick Wilson, Trent Sherfield e il rookie Erik Ezukanma completano il reparto.

Tyreek-hill-on-field

Tyreek Hill è sicuramente il nuovo arrivo che più entusiasma i tifosi dei Miami Dolphins. Foto: Dolphins Wire/ USA Today

Difesa confermata e potenziata

Per quanto riguarda il reparto che è stato l’ancora dei Dolphins nel corso delle ultime due stagioni, ecco i nomi sui quali il coordinatore Josh Boyer potrà fare affidamento:

I tre DE saranno Emmanuel Ogbah, Christian Wilkins e Zach Sieler; Raekwon Davis e John Jenkins giocheranno come nose tackle; il profondo reparto dei LB annovera Jaelan Phillips, Brennan Scarlett, Elandon Roberts, Sam Eguavoen, Calvin Munson, Jerome Baker, Duke Riley, la matricola Channing Tindall, il redivivo Melvin Ingram e Andrew Van Ginkel. Appena pronto, si unirà al gruppo anche l’ultimo arrivato, Trey Flowers. I nomi non sono naturalmente in ordine di titolarità; l’unità sarà suddivisa tra LB che agicono all’interno, dunque verso il centrocampo e outside LB, i quali invece agiscono lungo le sideline.

La secondaria, vanto dei Fins, inizia un pò acciaccata a causa dell’infortunio di Byron Jones, inserito nella lista dei giocatori incapaci di performare, secondo una bruttina tradizione dall’inglese PUP, players unable to perform, e salterà quindi almeno il primo mese di ostilità, come da regolamento NFL. Sul campo ritroveremo il talentuoso Xavien Howard,  i giovani Keion Crossen e Kader Kohou, Nik Needham, Mackensie Alexander (anch’egli non presente per il primo stralcio di stagione a causa di un infortunio subito qualche giorno dopo essere arrivato a Miami) e il sempre discusso Noah Igbinoghene, che è al terzo anno ma non ha ancora pienamente dimostrato di valere la lega, dunque dovrà fare bene se desidera continuare la propria carriera.

Le S saranno Brandon Jones e Jevon Holland davanti a Eric Rowe, Clayton Fejedelem ed Elijah Campbell,  con questi ultimi due che saranno principalmente impiegati nello special team.

Gli specialisti

Un valido special team è fondamentale per ottenere W in NFL. Ecco come si presenta, al termine di agosto, quello di Miami.

Jason Sanders, affidabile kicker, è stato riconfermato, mentre holder e addetto al punting sarà Thomas Morstead, ex New Orleans Saints. Ad agire come long snapper ritroviamo il confermatissimo Blake Ferguson. Per quanto riguarda i ritorni dovremmo avere Raheem Mostert sui calci e Tyreek Hill a occuparsi del punting ma, naturalmente, i due potrebbero essere intercambiabili e, con Waddle e Igbinoghene, i Fins hanno tanta velocità da poter sfruttare.

La depth chart non è legge e, in base all’andamento della stagione o a opportunità di mercato, essa potrebbe variare in qualsiasi momento, soprattutto tra oggi e inizio novembre, periodo nel quale sono consentite le trade tra franchigie. Ogni turno di stagione, un team può presentarla aggiornata per l’impegno di quella settimana.

Pochi tagli inaspettati

In definitiva, il roster dei 53 di Miami presenta poche sorprese.

Il taglio di Sony Michel, RB campione del mondo con i New England Patriots aggiunto al team lo scorso maggio, era prevedibile, in quanto il giocatore ha fatto davvero poco durante il training camp. Alla stessa maniera, non stupisce che Preston Williams sia stato allontanato: il ricevitore era molto amato dai tifosi ma i tanti infortuni e l’arrivo di Hill lo avevano messo ai margini da settimane. In una situazione simile si trovava l’altro ricevitore veterano, Mohamed Sanu, acquisito in estate ma che non si è mai rivelato all’altezza dei titolari. Lynn Bowden aveva probabilmente più possibilità data la sua versatilità e quanto corresse veloce, si è però trovato chiuso dal numero 10 e da Waddle.

L’unica sorpresa, per quanto riguarda chi scrive, è stato il taglio dell’enorme Solomon Kindley, lineman draftato nel 2020 e che aveva fatto vedere di poter giocare a questi livelli. Probabilmente gli arrivi di Armstead e Williams lo hanno emarginato. È possibile che Big Fish trovi la sua dimensione altrove e continui per molti anni a giocare a football tra i professionisti, personalmente glielo auguro e ritengo se lo meriti.

Il roster, sulla carta, è decisamente migliore rispetto a quello di 12 mesi fa.

Questo anno sarà importantissimo per Tua, chiamato a dare il meglio di sè dal momento che possiede armi affilatissime. Qualora non dovesse riuscirci, non è da escludere che McDaniel, il quale non ha draftato questo QB dal momento che all’epoca lavorava a San Francisco, decida di andare in un’altra direzione il prossimo aprile. I Fins avevano due prime scelte al prossimo draft fino a un mese fa ma poi un procedimento disciplinare ai danni del presidente Stephen Ross gliene ha fatta perdere una. L’unica rimasta, però, potrebbe tranquillamente essere spesa per un timoniere qualora Tagovailoa deludesse.

 

 

 

Please follow and like us: