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NFL 2017: Top & Worst della week 8

La rubrica Top & Worst di Raffaele Tortora ci da, con un po’ di ironia, un’immagine dei migliori e dei peggiori dell’ottava giornata NFL 2017.

Zach Miller injuried Chicago Bears

TOP

Zack Miller, TE, Chicago Bears

Non possiamo non iniziare i Top senza lo sfortunatissimo TE dei Bears, vittima di un infortunio spaventoso. Ricadendo in End zone dopo aver ricevuto un lancio di Trubisky il ginocchio ha ceduto di netto dislocandosi. Se siete debili di stomano NON cercate il video.
Ricoverato immediatamente al centro medico universitario di New Orleans (UMC), Miller è stato operato per recuperare la funzionalità dell’aerteria popliteale lacerata nell’infortunio. In un primo momento è stata anche paventata la possibilità di amputare l’arto. Grazie alla prontezza del medico dei Bears e dell’equipe vascolare la situazione, seppur seria, sembra sotto controllo. A spiegare la grandezza di questo gladiatore le parole di Coach Fox: “Ho parlato con Zach, ha detto che voleva indietro il suo touchdown. È forte, ha un grande carattere.” In bocca al lupo Campione.

Seattle Seahawks – Houston Texans

Partita pazzesca! Molti si aspettavano una partita dal punteggio basso influenzato dalle due difese ma a farla da padrone sono stati gli attacchi guidati da quei due fenomeni di Russell Wilson e DeShaune Watson. Gli aggettivi per il rookie da Clemson ormai si specano.
Poi ti accorgi di quanto il Dio del football sia strano. Mentre scrivo questo pezzo arriva la notizia che Watson si è lesionato il crociato. Stagione finita. La prospettiva di rivedere in campo Savage rischia di aumentare la quota suicidi nell’area di Houston.

Jimmy Garoppolo ai 49ers

È arrivata l’ora di vedere di che pasta è fatto Jimmy Garoppolo. Dopo 3 anni con uno (il) dei migliori QB di ogni epoca, uno (il) dei migliori Coach di ogni epoca e 2 anelli è ora di vedere JimmyG sotto il centro ogni domenica. Dopo la trade che lo ha portato a San Francisco in cambio di una 2 scelta al draft 2018, Bellichick ha avuto insolite parole di miele per l’ex QB di Eastern Illinois, sottolineando le sue doti atletiche, di lettura e la “work ethic”. Ma perchè quindi è stato ceduto? Semplice, Garoppolo sarebbe stato free agent a fine stagione, qui le 4 strade possibili:

  1. perderlo in free agency e recuperare al max una “compensatory pick”
  2. taggarlo ad una cifra spopositata oltre I 25 milioni, un po’ troppi per un secondo qb
  3. tagliare Brady a fine stagione e affidargli la squadra
  4. tradarlo adesso e recuperare una seconda scelta che potrebbe essere molto alta

Facile capire come la scelta naturale sia stata la 4. L’arrivo di Garoppolo ha portato al taglio di Brian Hoyer, prontamente firmato dai Patriots. Time to Shine JimmyG10!!!

WORST

Martavis Bryant

Quanto è sottile il confine tra la gloria e l’ignominia? Una canna…
Dopo due stagioni solidissime a far sognare i tifosi degli Steelers, Bryant si è fumato (la scelta verbale non è casuale) il 2016 per una squalifica per uso di sostanze illegali. L’esposione di Ju Ju Smith-Schuster lo ha definitivamente spinto ai margini della rosa. Dopo le “lamentele” pubbliche per il poco spazio è finito, addirittura, in “practice squad”. Tempi duri Martavis…

Trevor Siemian (19/36 198yd 1TD 3 INT)

Come può una delle migliori difese della lega essere 3-4. Semplice, basta non avere un QB. L’inconsistenza e la pochezza del regista ex Northwestern è disarmante. Siemian sembra completamente avulso dal gioco e incapace di mettere in campo quella personalità e quella leadership che abbondava sia nel suo predecessore (Manning) che nel suo GM (Elway). Con Lynch ancora troppo acerbo, è stato nominato starter Brock Osweiler. Il ritorno dei morti viventi!

Miami Dolphins

Forse neanche un “Evidendemente la squadra mancava di collegamento…” di Cananiana memoria riuscirebbe a giustificare la prestazione contro i Ravens. 40 a 0. C’è veramente poco da dire. L’unica a lascaire un segno è stato il LB Kiko Alonso, che lo ha lasciato sulla faccia di Flacco. Colpito in maniera “poco” pulita e mandato in ospedale con un trauma cranico.
La dirigenza, non volendo essere da meno, ha ben pensato di predere il miglior RB della squadra (Jay Ajayi) e mandarlo ai lanciatissimi Eagles. Forse Gase era stanco di sbagliare lo spelling…

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