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Fantasy football 2019: i voti da 0 a 10 della week 12.

2 settimane alla fine della stagione, e con i playoff che si avvicinano, bisogna sapere su chi puntare e su chi mollare. Vediamo gli indizi di quest’ultima settimana di partite.

il draft fantasy: cosa fare per farlo bene

Voto 0, come il punteggio di Amari Cooper: immaginate di trovarvi in questa situazione: è mezzanotte inoltrata della domenica, la vostra sfida settimanale di fantasy è tiratissima e voi avete in formazione Amari Cooper, uno dei WR migliori della lega e 4° di ranking, con punteggi convincenti ogni settimana. Personalmente sono andato a letto tranquillo, consapevole che anche giocando contro New England, i suoi 6/7 punti per lasciarvi tranquilli ve li avrebbe fatti. Poi ti svegli la mattina, vai a vedere i punteggi, e Cooper ha messo a segno un eccezionale 0,00 punti. Neanche uno screen pass da 1 yard per tutta la sera. Amari, così non va, perchè se mi cadono le certezze della fantasy come te, io settimana prossima faccio la formazione pescandola da una bacinella. Quindi beccati questo 0 e ne riparliamo più avanti.

Voto 1 ai Packers annichiliti: Green Bay è sempre stata la casa di tanti buoni giocatori per la fantasy, tra cui Aaron Jones, Devante Adams e l’eterno Aaron Rodgers. Peccato che nella sfida di domenica notte a San Francisco, siano stati quasi tutti azzerati dalla difesa dei 49ers. Rodgers è rimasto sotto gli 8 punti, Aaron Jones ne ha messi a segno 3,5o e Adams è l’unico a salvarsi con una decina di punti portati a casa. Se si aggiunge un reparto TE inesistente, Crosby a 0 e la difesa in negativo, ecco che i dubbi sui Packers sorgono imperterriti. La partita contro i Giants di domenica promette bene, ma una prestazione come quella a San Francisco farebbe crollare le certezze su questa squadra a chiunque.

Voto 2 ai Raiders asfaltati a New York: Oakland ha stupito non poco quest’anno, grazie alle buone prestazioni dell’attacco guidato da due sorprese come il rookie Jacobs e il TE rivelazione Waller. Poi ti basta fare un viaggetto a New York ed ecco che tutto si fa a pezzi: Jacobs mette 3.6 punti, Waller 4,1 e Carr, che non è sicuramente un QB eccezionale, mette a segno 4,18 punti. Il totale è un misero 11,88 punti in 3 giocatori, contro una squadra come i Jets, di cui tutto si può dire ma non che siano di buon livello. Avere punteggi così bassi in questi ruoli e con questi giocatori (soprattutto Jacobs e Waller, considerati tra i top nella loro posizione) può compromettere irrimediabilmente una sfida settimanale, e mancando solo 2 settimane alla fine della stagione, si rischia di compromettere una corsa verso eventuali playoff.

Voto 3 all’inutile Carson Wentz: una scusante per la fiacca prestazione contro Seattle è sicuramente l’affollata infermiera di Philadelphia, ma ciò non giustifica una prestazione da meno di 9 punti, che è il culmine di una serie decadente che dura ormai dalla week 7 contro Dallas. In una division come la NFC East, Wentz dovrebbe passeggiare come fosse in un verde prato primaverile, ma si trova sempre più spesso in difficoltà portando a casa prestazioni che definire mediocri è un grosso complimento. Se per le ultime settimane volete solidità, cercate altrove.

Voto 4 ad un Brady fiacco: per la prima volta in molti anni (forse da sempre), non è Brady che trascina i Patriots, ma i Patriots che trascinano Brady. New England sta avendo un’altra grande stagione (specialmente grazie alla difesa), ma the GOAT sta avendo non poche difficoltà. Il QB 42enne era partito molto bene in stagione, con una sfilza di solidi risultati sopra i 20 punti, ma nelle ultime 3 partite si sta dimostrando parecchio fiacco e fuori forma, con una media di 11 punti a partita. Nelle prossime partite verrà aiutato da una schedule di facili difese, ma se in squadra avete una valida alternativa, pensateci bene prima di metterlo titolare.

Voto 5 al rientro incolore di Foles: dopo la MinshewMania, era nato il dibattito sul fatto se Foles avrebbe giocato di nuovo da titolare dopo il suo rientro dall’infortunio o i Jags avrebbero lasciato le redini al rookie di Washington state. Ma dopo la tragica prestazione di Wembley, Minshew è stato rimandato in panchina e i Jaguars hanno ripuntato su Foles (con 88 milioni di motivi a giustificare questa scelta). Però qualcosa non va, e nelle prime 2 partite di rientro l’ex MVP del Superbowl mette a segno 2 prestazioni mediocri con squadre decisamente alla sua portata. Sicuramente da Foles tutti si aspettano di più, e forse questa stagione è ormai troppo avanti per potergli concedere una chanche sulla fiducia.

Voto 6 alla salita di James Washington: in una Pittsburgh in balia di infortuni, difficoltà e scarsi risultati, è arrivata una sorpresa. Dopo una stagione da rookie in cui era scomparso nel nulla e un inizio di stagione dagli scarsi risultati, il WR degli Steelers si sta rendendo protagonista assoluto delle ultime 4 settimane: 7 punti con i Colts, 13 con i Rams, 5 a Cleeveland e quasi 16 a Cincinnati. L’andamento è ancora altalenante, ma la sua comparsa potrebbe aiutare non poco sia Pittsburgh, sia i fantallenatori in crisi di WR che cercano una disperata ultima corsa verso i playoff.

Voto 7 all’emergente difesa di Seattle: non è un mistero che dalla fine della Legion of Boom òa difesa di Seattle è sensibilmente calata di rendimento, e in questa stagione. Poi arriva la sfida contro San Francisco e qualcosa cambia: puss rush devastante, secondaria di livello e turnovers che uscivano come funghi. Risultato: 18 punti. Poi arriva la settimana di pausa, seguita dalla partita a Philadelphia, dove la musica non cambia: 3 sack, 5 turnovers, 9 punti subiti e tabellino da 17 punti portati a casa. Il tutto gli vale l’ingresso tra le top 10 del ranking (#9) e la nomea di essere tornati come una delle difese più pericolose della lega. Vedremo se questo trend continuerà, ma data la loro larga disponibilità in FA, io un pensiero ce lo farei.

Voto 8 alla riscossa della QB class del 2018: torniamo alla fine della stagione del 2018, e alle considerazioni su quella classe di QB, considerata prima del draft come una delle migliori di sempre, che non erano sicuramente positive: Darnold aveva deluso, Allen non sembrava nemmeno un QB degno di questo nome, Rosen era stato clamorosamente sotto le aspettative e Lamar sembrava a tutti un buon RB che aveva dimostrato ancora poco sul campo. L’unico ad aver realmente impressionato era stato Mayfield, che grazie ad una stupenda stagione da rookie si era guadagnato gli onori della cronaca. Siamo alla week 12 del 2019, e i giudizi su quella classe si sono ribaltati: escludendo Rosen, che continua a deludere anche a MIami, abbiamo un Lamar che si trova tra i favoriti per il titolo di MVP, Mayfield che dopo una prima metà di stagione parecchio difficile, si sta pian piano riprendendo mettendo a segno punteggi di tutto rispetti (17-17-21-23 nelle ultime 4 uscite), Darnold che dopo un avvio complicato e segnati da piccoli infortuni, ha finalmente preso in mano i Jets, guidandoli grazie a tre prestazioni di fila con punteggi da alta fascia (21-25-28 nelle ultime 3) e Josh Allen, che mentre guida i suoi Bills tra i grandi della lega, mette a segno puneggi da capogiro, certificato dalla media di 20 punti a partita e classificandosi #4 nel ranking dei QB, davanti a signori come Watson, Ryan e Mahomes. Spero abbiate uno di loro in squadra, perchè sono certo che darà il suo grande contributo in questa corsa finale verso i playoff.

Voto 9 alle grandi prestazioni di Jarvis Landry: quando si parla di WR dei Browns, la mente balza subito su OBJ, ma molti non tengono a mente che dall’altro lato del campo sguazza un signore di nome Jarvis Landry, che sta asfaltando il suo compagno di reparto in termini di produttività e punti. anche lui ha avuto i suoi momenti complicati nel corso della stagione, ma ora viene da una sfilza di 4 gare in doppia cifra, tra cui una da 15 punti e l’ultima impressionante prestazione da 26 punti. Non male per un teorico WR2 di cui spesso ci si dimentica, scordandoci anche che con le sue capacità sarebbe un ottimo WR1 in molte squadre della lega.

Voto 10 al dimenticato Chris Godwin: altro nome spesso dimenticato è quello di Chris Godwin, WR di Tampa Bay che dopo le cose buone fatte lo scorso anno, quest’anno ha deciso di esplodere ed asfaltare chiunque gli si pari davanti, mettendo dietro gente come Jones e Hopkins, e guadagnandosi il ranking di primo WR della lega in termini di punteggi. I numeri parlano chiaro: 15 punti a partita, con anche settimane in cui metteva a referto la bellezza di 30 punti (come la scorsa contro Atlanta). Immagino che trovarlo in FA sia ormai utopia, ma ci tenevo a fare una menzione d’onore a un giocatore straordinario che durante quest’annata in molti (tra cui anch’io) hanno completamente ignorato nelle rubriche di fantasy.

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