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Primo atto NFL 2021: si apre la free agency

Manca poco all’apertura della NFL 2021 ma, intanto, la free agency si è aperta con il legal tampering period. Diamo una pratica spiegazione di come funziona.


La primavera non è mai il miglior periodo per noi appassionati di football americano. La memoria dell’ultimo Superbowl è ancora molto fresca e ciò significa, inevitabilmente, che l’inizio della prossima regular season dista ancora mesi. Sono le regole del gioco e oramai le conosciamo bene.

Magra consolazione – ma pur sempre tale – è l’inizio ufficiale della free agency, quel periodo nel quale le franchigie possono acquisire nuovi giocatori per rafforzare il proprio roster. L’apertura della FA anticipa sempre di poco l’inaugurazione ufficiale della nuova stagione – non avverrà prima di mercoledì 17 marzo – ma concede comunque ai general manager e ai loro colleghi nelle franchigie di interpellare gli agenti dei giocatori i quali, ambasciatori interni alla lega, hanno facoltà di chiudere accordi con nuove squadre per i loro assistiti.

La free agency ha delle regole un pò complicate; dal momento però che ognuno di noi sta seguendo con attenzione tutti i movimenti della propria franchigia, diamo in questo articolo una rapida infarinata di che cosa si possa, effettivamente, fare in questi giorni.

Inizio della free agency e periodo di legal tampering

Alle ore 12, sul fuso Eastern Time, della giornata di lunedì 15 marzo si è ufficialmente aperto il cosiddetto legal tampering period che ha dato il via alla free agency precedente alla stagione regolare 2021 della NFL. Che cosa significa questo difficile termine? Letteralmente lo possiamo tradurre come manomissione legale ma, in realtà, non vi è alcun tipo di reato o comportamento losco. Con queste parole si definisce il lasso di tempo in cui i giocatori che sono stati lasciati liberi dalle franchigie dove hanno militato fino alla scorsa stagione possono stringere accordi con le loro nuove squadre.

Come si anticipava, infatti, la nuova stagione – e, di conseguenza, la offseason che come di consueto la precede – non si inaugura fino alle ore 16, sempre Eastern, di mercoledì 17 marzo. Dunque ogni accordo che è stato preso prima, dalla postseason fino a questi giorni, diverrà ufficiale solo da quel momento in avanti. Una importante novità di quest’anno è che, diversamente da quanto avveniva fino al 2020, anche i giocatori potranno parlare con le franchigie; il legal tampering non sarà dunque più riservato soltanto agli agenti, come ha affermato Tom Pelissero di NFL Media nelle scorse settimane. Attenzione a non sottovalutare questa differenza perché la NFL è piena di giocatori che non si appoggiano ad un agente ma si rappresentano da soli; essi non arriveranno dunque più in ritardo in FA ma potranno muoversi fin da subito per cercare una nuova destinazione.

Questi due giorni spesso servono ai free agents per testare il mercato, come si dice in gergo, dunque lasciare in stand-by rinnovi con le franchigie presso le quali hanno già giocato e con cui magari vogliono continuare la loro carriera per vedere se qualcun altro nella lega offra loro di più. In caso positivo possono chiedere aumenti alle loro franchigie precedenti oppure accasarsi con il miglior offerente se puntano a guadagnare il massimo – come spesso accade – mentre in caso negativo si accorderanno con gli stessi staff per cui hanno già giocato con un paio di giorni di ritardo, senza alcuna controindicazione.

Alcuni dei volti che potrebbero infiammare questa FA. Foto: Pro Football Focus.

Come mai alcuni giocatori hanno già firmato un nuovo contratto?

Non tutti devono aspettare il 17 marzo. Ci sono infatti dei casi particolari, riguardanti professionisti che hanno la possibilità di firmare già un nuovo contratto con una franchigia prima dell’apertura ufficiale della nuova stagione. Vediamo questa casistica.

Nel caso in cui una franchigia voglia garantirsi il prima possibile le performance di un giocatore che è già nel suo roster ma in scadenza di contratto, può rinnovarlo prima dell’inaugurazione del nuovo anno. Ciò significa anche molto prima, dunque in regular season o nei giorni immediatamente successivi al Superbowl. È quello che è accaduto già con numerosi professionisti, tra cui Tom Brady e Cam Newton, ad esempio, i QB di due delle squadre che si stanno muovendo maggiormente in questa giovanissima free agency, forse perché determinate a fare davvero bene, nella prossima stagione.

C’è poi il caso dei giocatori che vengono rilasciati dalle franchigie che li hanno sotto contratto, ovvero quelli il cui contratto viene unilateralmente terminato dalla squadra. In tal caso, il fresco disoccupato può accordarsi con una nuova franchigia anche prima dell’apertura dell’anno di lega, già dal momento in cui il suo contratto venga, di fatto, stracciato.

Altro spigolo è quello del tender. Quando una franchigia utilizza questa opzione – anch’essa possibile prima dell’inizio della nuova stagione – di fatto impedisce ad un suo giocatore in procinto di diventare free agent di negoziare con altre franchigie. In tal maniera lo rende un restricted free agent, come si dice in inglese, ovvero gli consente di negoziare solo ed esclusivamente con la squadra di provenienza. Di fatto, è come se lo avesse già rinnovato, non vi sarebbe altrimenti alcun motivo per negare al giocatore di accordarsi con altri se non quello di volerlo confermare.

Come si sarà inteso, parliamo di spigolature, di differenze talvolta sottili tra un accordo e l’altro. Eppure, il bravo general manager si guadagna il suo stipendio proprio in questa fase dell’anno, quando deve preoccuparsi di migliorare la franchigia, senza strapagare giocatori non di primo piano e massaggiando il salary cap, come si dice in gergo, specialmente in un anno in cui esso è un pò stretto (182.5 milioni: non eccessivamente basso come si temeva ma pur sempre ridimensionato rispetto agli ultimi due anni).

Scopo di questo articolo, naturalmente, non vuole essere quello di rendere il lettore un GM di successo nella NFL ma, semplicemente, farlo navigare con più agio nelle burrascose acque della free agency, mentre spera che la sua franchigia firmi proprio quel giocatore che a lui piace tanto.

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