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Sulla cresta dell’onda: preview di New England Patriots – Miami Dolphins
Riparte la NFL e i Miami Dolphins sono chiamati alla prima prova: la difficile sfida contro dei New England Patriots profondamente rinnovati
Finalmente si ricomincia. Dopo una lunga offseason, dopo tante chiacchiere e indiscrezioni – molte delle quali, al solito, sono cadute nel vuoto – la NFL è pronta a ripartire.
Lo ha già fatto, nella notte di giovedì, con il kickoff che ha visto i Dallas Cowboys opporsi ai campioni del mondo dei Tampa Bay Buccaneers. La partita è stata entusiasmante, equilibrata e ha mostrato due franchigie più che pronte per battagliare con le altre 30. Alla fine la hanno spuntata i campioni in carica, grazie a un grande drive finale di Tom Brady che ha dato modo al suo kicker, Ryan Succop, di calciare il field goal della vittoria. Dallas però ha risposto colpo su colpo con un Dak Prescott tornato assolutamente ai suoi livelli pre-infortunio. La notizia migliore, al di là del risultato finale, è comunque che il pubblico può finalmente tornare negli stadi, restituendo allo sport una delle sue dimensioni principali, trascurata durante lo scorso campionato a causa della pandemia: quella del tifo e dello spettacolo.
Ripartono anche i Miami Dolphins, in una grande classica della AFC nonché uno scontro già chiave perché intradivisionale, contro i New England Patriots al Gillette Stadium di Foxborough.
Una sfida attesissima
Per quanto banale possa apparire il titolo del paragrafo, piuttosto abusato scrivendo di sport, questa volta è soltanto la pura verità. È dallo scorso dicembre che queste due franchigie attendono di tornare in campo, in quanto entrambe hanno mancato i playoff e, dunque, la possibilità di andare sul gridiron a gennaio. I Patriots escono dalla loro peggior stagione da molto tempo – anche e forse soprattutto a causa dell’addio di quello stesso Brady che ora fa il bello e il cattivo tempo a Tampa – e hanno messo le chiavi del loro gioco in mano al QB rookie Mac Jones, fresco campione NCAA con gli Alabama Crimson Tide – schiacciasassi indomabile a livello collegiale – e fautore di una memorabile preseason con i Pats, al termine della quale la franchigia ha dato il benservito a Cam Newton, reputato da molti come titolare, quantomeno per le prime partite, e che invece si guarderà almeno la week 1 dal divano di casa.
Miami è invece apparsa come una squadra in crescita costante nel corso dell’intera regular season 2020 sebbene abbia lasciato sul campo sconfitte sanguinose, le quali le hanno poi impedito di staccare il biglietto per i playoff: pensiamo soltanto alle debacle di Denver o Buffalo, sul tramonto del vecchio campionato. Le aspettative su questo fronte ruotano tutte intorno al timoniere Tua Tagovailoa, in netto miglioramento rispetto alla scorsa stagione – anche perché circondato da gregari migliori – sebbene ancora non tonico come l’ambiente della Florida del Sud lo vorrebbe.
Tua contro Mac rappresenta una sfida particolarmente affascinante per i – tanti – sostenitori dei Crimson Tide. Jones è stato la riserva di Tagovailoa e ha preso in mano le redini della squadra universitaria dopo che il samoano venne chiamato dai Dolphins, al draft virtuale del 2020. Vederli nuovamente nello stesso campo, seppur da avversari, non può che infiammare gli animi a molti. Il posto di Jones è ora occupato, a Tuscaloosa, da Bryce Young, un altro che saprà far parlare di sé, nei mesi che lo separano dal draft nel quale si renderà eleggibile.
Che partita attendersi?
Potremmo concludere subito questo paragrafo con un perentorio “e chi lo sa?” In fin dei conti siamo alla prima settimana, quasi ogni franchigia rappresenta un’incognita perché ha aggiunto nomi e volti nuovi al proprio roster nella lunga offseason, un periodo che appare agli addetti ai lavori meno interminabile di quanto sembri all’occhio del tifoso, dal momento che le franchigie, in realtà, non si fermano mai, cercando continuamente di mettere a punto mosse e strategie che possano potenziarle in stagione. Ovviamente però, rispondendo in tal maniera non daremmo un grande servizio. Dunque proviamo ad andare a vedere quelle che potrebbero – con condizionale d’obbligo – rivelarsi le principali chiavi di lettura per questa partita.
Problemi di linea?
Abbiamo già detto di Tagovailoa ma, a onor di cronaca, dobbiamo aggiungere che il QB dei Dolphins riuscirà ad arrivare soltanto dove la sua linea gli consentirà. Una grande incognita, infatti, è proprio il fronte offensivo per Miami, il quale è ancora un cantiere, con un centro che non nasce centro – Michael Deiter – e una lunghissima lista di esperimenti e combinazioni di uomini portata avanti nel corso della preseason ma che ha dato risultati con più ombre che luci.
I Dolphins sanno bene di avere bisogno di maggiori garanzie in un reparto così importante e hanno cercato rinforzi in free agency. Non aiuta, poi, il fatto che Austin Jackson, lineman al secondo anno, sia già finito nella lista Covid e corra seriamente il rischio di mancare la prima stagionale. Tutto dipenderà dall’esito del tampone che gli sarà fatto poco prima del fischio d’inizio.
I cari acquisti di primavera pagheranno?
Giocando in casa, i Pats sono favoriti dalla maggior parte dei bookmaker. Parte di questa fiducia, probabilmente, più che da Mac Jones arriva dai grandi nomi che New England ha aggiunto al roster in offseason, quando ha investito molto per rinforzare la propria squadra.
I due nuovi TE di New England saranno Hunter Henry e Jonnu Smith; Trent Brown rinforzerà la linea d’attacco; Matthew Judon e il redivivo Kyle Van Noy il reparto dei LB; Jalen Mills darà una grande mano in secondaria e a ricevere penseranno Nelson Agholor e Kendrick Bourne. Sono tutti nomi importanti e capaci di contribuire fin dalla prima partita per la loro nuova franchigia.
Si è stimato che, tra nuove acquisizioni e rinnovi, New England abbia speso oltre 250 milioni di dollari nella passata offseason. Si tratta di una spesa quantomeno considerevole ma il roster è indubitabilmente migliorato.
Dura prova per Mac Jones
Il QB matricola dei Patriots dovrà iniziare la sua carriera tra i professionisti contro una difesa coriacea, tra le cui fila troviamo Xavien Howard – la sua telenovela estiva si è chiusa con una ristrutturazione del contratto – Byron Jones e l’interessantissima S matricola Jevon Holland. La preseason per questo ragazzo è stata ottima, quantomeno, e allora è lecito aspettarsi grandi cose anche in regular season. Magari proprio a partire da questa sfida, chissà che Holland non battezzi la sua carriera intercettando l’altro rookie?
Al momento, Miami ha Jason McCourty come titolare nel ruolo di free safety ma sono davvero pochi a dubitare del fatto che, prima o poi nel corso della stagione, quel posto se lo accaparrerà Holland. La prima in carriera per Jones, potrebbe non essere una passeggiata.
I temi della gara non saranno soltanto questi, ci sarà da vedere se il backfield di Miami guidato da Myles Gaskin e Salvon Ahmed sarà in grado di mettere assieme statistiche migliori dello scorso anno; se Mike Gesicki nell’anno in cui scade il contratto si confermerà l’arma più affilata dell’attacco di Miami e come si comporterà la difesa di casa in assenza di Stephon Gilmore, che sarà indisponibile domenica e, con ogni probabilità, anche per le gare successive del mese di settembre.
Al di là di ogni speculazione, auspichiamo che la partita ci diverta perché abbiamo davvero una grande voglia di tornare ad assistere al grande football targato NFL. Forza Dolphins.
Autore: Mattia Mezzetti
Data di pubblicazione:
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