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Non un bel regalo di Natale: recap di Packers@Dolphins

Nel giorno di Natale, i Miami Dolphins capitolano di nuovo, completando un dicembre terribile farcito soltanto di sconfitte.

tua tagovailoa losing

E con questa sono 4 le sconfitte consecutive per i Miami Dolphins. Durante il mese di dicembre, di importanza fondamentale per qualificarsi ai playoff, la franchigia ha raccolto solo sconfitte. Questo la dice lunga sullo stato  dei pinnati. Nel giorno di Natale, quando i tifosi si aspettavano un regalo memorabile al cospetto di un QB del livello di Aaron Rodgers e dei suoi Green Bay Packers, hanno invece trovato una pessima sorpresa sotto l’albero: una sanguinosa sconfitta e una nuova involuzione del QB Tua Tagovailoa, il quale ha cominciato bene la sfida ma poi è imploso. La responsabilità di questa sconfitta è principalmente sua.

miami dolphins - green bay packers

I Green Bay Packers esultano dopo uno dei loro TD nella vittoria natalizia contro i Miami Dolphins. Foto: ACME Packing Company

Una partita divertente

Per tutti i non tifosi di Miami, la partita è stata piuttosto divertente e bilanciata fino alla fine. Nei 2 minuti finali, i padroni di casa potevano ancora ribaltarla. La difesa ospite è però salita in cattedra mentre il timoniere in maglia verde acqua ha visto i fantasmi, concedendo la gara.

Nel solo primo quarto le due franchigie mettono già a segno 10 punti a testa. Al FG lungo 46 yards di Jason Sanders, kicker di Miami, risponde Mason Crosby, suo omologo a Green Bay, con un calcio ben piazzato tra i pali dopo un volo nell’aria di 36 yards. Il possesso successivo, per i padroni di casa, mette in scena un big play clamoroso. Tagovailoa vede Jaylen Waddle e gli passa l’ovale: il dinamico WR s’invola verso la end zone realizzando un TD al termine di un’azione lunga ben 84 yards che strappa applausi.  La risposta è un TD del tight end, Marcedes Lewis, arrivato a conclusione di un drive nel quale si mettono all’opera Christian Watson, al momento in gran forma, e Allen Lazard, ricevitore poco esplosivo ma molto concreto.

Il secondo periodo di gioco arride ai padroni di casa. Mentre Rodgers appare imballato e inefficace, esattamente come la strategia del suo capo allenatore di giocarsela sempre alla mano sul quarto down, i Fins – pur tutt’altro che perfetti, specie in attacco – trovano un TD su corsa breve di Jeff Wilson per chiudere al meglio il possesso nel quale si mette in evidenza Mike Gesicki, protagonista di una ricezione da 24 yards. Arriverà poi anche un FG di Sanders (34 yards) prima di un brutto fumble per Raheem Mostert che darà modo ai Packers di accorciare le distanze, grazie al piede di Crosby che firmerà il suo secondo FG di serata.

All’intervallo lungo Miami arriva in vantaggio, da squadra migliore rispetto alla compagine avversaria. Nella ripresa, però, il momentum della sfida favorirà gli ospiti.

Nel terzo quarto non succede granchè ma Green Bay riesce a pareggiarla con l’unica realizzazione del periodo: un TD breve del RB A.J. Dillon al termine di un drive ben orchestrato da Rodgers assieme a Lewis e l’altro runner della franchigia, Patrick Taylor, il quale si mette in mostra con una ricezione da 17 yards. La risposta di Miami è un errore di Sanders, su calcio piazzato lungo 48 yards.

Il festival dell’intercetto

Nell’ultimo periodo di gioco, gli errori caratterizzano la gara. Lo fanno da entrambe le parti ma si accaniscono particolarmente sul più inesperto dei due timonieri, quello di casa. Il primo INT lo mettono a segno i Fins, con una buona azione di Kader Kohou che nega un TD e genera turnover. Passa una manciata di secondi e Jaire Alexander, sul primo tentativo di passaggio del drive successivo, restituisce ai Dolphins il favore. Il possesso porta a un FG di Mason Crosby e Miami passa in svantaggio.

I 3 punti da recuperare diventano presto 6. Quando Tua riprende l’ovale in mano imbastisce un buon possesso, lungo 11 play, coinvolgendo Tyreek Hill, Trent Sherfield e l’affidabile Waddle. Nel corso del possesso, però, il QB incappa in un nuovo errore: questa volta è il LB De’Vondre Campbell a intercettare l’ovale. Nuovamente, è Green Bay a riprendere il pallino del gioco e il possesso. Rodgers trova Romeo Doubs per un passaggio lungo 22 yards, Robert Tonyan per 13 e una grande corsa di Aaron Jones che vale da primo down. A chiudere il possesso, pensa ancora Crosby con un FG lungo 26 yards che fisserà il punteggio sul 26-20 finale.

Il 2-minutes drill Dolphins, infatti, non ottiene alcun risultato poiché, per la terza volta in altrettanti drive, Tua Turndaballova si fa intercettare, questa volta dal CB Rasul Douglas. Ai Packers non resta che inginocchiarsi per conquistare un’importante vittoria in chiave playoff.

Infortuni e passi indietro

Ora, Miami ha perso ogni singola sfida durante il mese di dicembre, il più importante per strappare un biglietto capace di condurti alla post-season. L’involuzione della franchigia negli ultimi 30 giorni è stata incredibile, difficile anche da spiegare. Naturalmente, in questo lasso di tempo, i Fins hanno affrontato squadre ben migliori di quella sfidate a novembre ma ciò non può e non deve giustificare il passo indietro. Il roster è ottimo ma conta poco se non riesci a mettere la palla nelle mani delle tue superstar perché la passi continuamente agli avversari.

In aggiunta alle difficoltà del QB dobbiamo considerare quelle difensive. In entrambe le ultime due gare, Miami ha fallito nella difesa del vantaggio durante il quarto quarto. Quando vieni surclassato in ambedue le più importanti fasi di gioco, è difficile vincere le partite.

I Dolphins possono ancora entrare in postseason vincendo la prossima sfida contro i New England Patriots, qualora i New York Jets dovessero perdere la loro gara. Potrebbe però esserci una spinosa questione infortuni da risolvere: mentre la franchigia era in campo contro GB, Eric Rowe si è infortunato. La S potrebbe farcela per week 17, in dubbio è invece il QB, in quanto Tua si trova in concussion protocol. Visto l’allarmante precedente in week 4 a Cincinnati, è probabile che si proceda con cautela. Secondo alcuni, il trauma cranico si è verificato a ridosso dell’intervallo e ciò spiegherebbe il secondo tempo del QB. La notizia non ha però alcuna ufficialità.

Crediti fotografici: USA Today/ The Phinsider.

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