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Follia San Diego, i Pats vincono ancora

Come ricordava Al Pacino in “Ogni maledetta domenica” è solo questione di centimetri… e c’è scommettere che Kris Brown ci avrà perso il sonno, ripensando al rumore sordo che ha raggelato Qualcomm stadium a 27 secondi dalla fine, quando il calcio del pareggio dalle 50 yd ha finito la sua corsa sul goalpost di destra. […]


Rob Gronkowski (AP Photo/Lenny Ignelzi)

Come ricordava Al Pacino in “Ogni maledetta domenica” è solo questione di centimetri… e c’è scommettere che Kris Brown ci avrà perso il sonno, ripensando al rumore sordo che ha raggelato Qualcomm stadium a 27 secondi dalla fine, quando il calcio del pareggio dalle 50 yd ha finito la sua corsa sul goalpost di destra.

Partita strana quella di ieri sera in California, con entrambe le squadre che hanno cercato in ogni modo di non vincere la partita. Il primo tempo rasenta l’assuro: i Patriots guadagnano la miseria di 38 yd in tutto il primo tempo e vanno al riposo 14-3. Impossibile? Quasi… Per renderlo possibile l’Offense dei Chargers confeziona una serie di orrori sportivi tali da far impallidire i migliori “vai col liscio” della Gialappas.

Dopo un punt sul primo possesso e un Field Goal dalle 32 di Brown arrivano 3 fumbles e un intercetto. A 4 e 29 dalla fine del primo quarto Wilson è colpito da Fletcher sulle 22 di San Diego e Mayo (altra prestazione mostruosa: 10-1, 1 fumble ricoperto e tantissima qualità) riconsegna la palla al suo attacco. Brady manda a segno Gronkowski per il 7-3.

Nel possesso successivo la vera gemma della serata: il rookie Goodman riceve nel mezzo per 25 yard (la sua prima in NFL… e chissà che non sia l’ultima…), l’impeto della ricezione lo fa finire attera (intoccato) e lui, alzandosi, lascia cadere il pallone esultando ed applaudendosi: peccato che il regolamento NFL dia la possibilità al giocatore che finisce per terra intoccato di poter proseguire l’azione: Sanders lo sa e ricopre. A fine partita il commento di Goodman : “Sono il primo ad ammettere i miei errori e ad imparare da essi: avrei dovuto ridare la palla all’arbitro”.

Stavolta la scatenata difesa di San Diego chiama Mesko in campo per il punt dopo soli 5 giochi. Rivers & Co. rientrano sulle proprie 19. Con maestria il Qb dei Bolts (34/50 336 yd, 1TD, 1 Int, 2 fumble) muove la palla fin sulle 38 avversarie, ma ecco l’ennesimo turnover: screen laterale su Hester, che non arriva e si limita a toccare la palla lasciandola cadere incompleta. Peccato che nessuno, tranne la crew arbitrale si sia accorto che il passaggio di Rivers, essendo indietro, non può essere considerato incompleto. Il primo ad accorgersi che l’azione è ancora viva è Ninkovich, che prima salta la palla che rotola e poi la ricopre con un balzo felino. L’attacco di San Diego è talmente frastornato che si guarda bene dal toccare Ninkovich (ricordate la regola del giocatore a terra non toccato di cui sopra?) che si rialza e riporta la palla per 63 yards fino alle 8 avversarie.

Ma se l’attacco di San Diego è in preda ad ogni forma di delirio umanamente riscontrabile, la difesa sa bene cosa fare e grazie a due sack di Phillips e Barnes limitano i danni a soli 3 punti (FG di Gostkowski dalle 40).

Mancano 6,51 all’intervallo e dopo 3 fumble Rivers decide di cambiare tipo di turnover: Passaggio profondo per Crayton intercettato da McCourty: incredibile è dir poco.

Ancora niente da fare per Brady e il suo attaco e nel possesso successivo, finalemente, nessun turnover cosichè Scifres riesce a puntare.
A 26 secondi dalla fine Gostkowski mette a referto altri 3 punti e si va all’intervallo.

All’inizio del terzo quarto le cose peggiorano per San Diego: Brady fa il Brady e si mangia 79 yard di campo alternando, sapientemente, gioco di corda e gioco aereo: a referto ci va Green-Ellis con una corsa da 3 yd. 20 a 3 per i bostoniani.

Partita chiusa.
Ma domenica a San Diego va in scena il “festival del tentato suicidio sportivo” e New England non vuole essere da meno. Dopo un FG per parte Rivers si trova con la palla sulle 33 difensive a 11,27 dalla fine sul 23-6 per New England.
In soli 4,06 attraversa tutto il campo e lancia in TD Gates (fino a quel momento un ectoplasma) con un passaggio da 4 yd.
Onside kick ricoperto dal redivivo Goodman (giocata dubbia…. La palla sembra ricoperta prima delle 10 yd) che evita, almeno per i momento, la crocifissione il pubblica piazza. Inerzia totalmente invertita adesso con l’attacco di San Diego inarrestabile e la difesa di New England in versione colabrodo: Tolbert con una corsa da 1 yd riporta i padroni di casa a -3. Mancano 4,01.

Quando torna in campo Brady, in questa pazza partita, una sola cosa non è cambiata: La monumentale difesa di San Diego, che dopo aver concesso 8 yd a Welker, stoppa Woodhead 1 yd prima della linea di scrimmage e poi lo stesso Welker a 1 yd dalla chiusura del down. Bellichick chiede il challenge contestando lo spot, ma perde il suo ultimo timeout. Sul 4° e 1 Applewhite inchioda Green-Ellis a 2 yd dalla chiusura del down.
Mancano meno di due minuti alla fine e Rivers ha la possibilità di vincere la partita, ma la difesa di New England, un incompleto su Crayton e una sanguinosa penalità di Vasquez sul tentativo di FG, portano Brown ad un difficile tentativo da 50 yd: palo. Game Over. San Diego perde una partita in cui ha prodotto quasi 200 yd in più dell’avversario (363-179) ma 4 turnover son decisamente troppi quando di fronte hai due squali del calibro di Bill Bellichick e Tom Brady. Eccellente la prestazione difensiva di San Diego.

Emblematico il commento di Bellichick sui due fumble di Goodman e Hester: “Il fischio non conta niente. Devi solo pensare a giocare. Questo è quello che insegniamo ai nostri ragazzi. Gioca la palla e poi fai le domande. Il fischio non conta niente”. Adesso San Diego (2-5) aspetta i Tennessee Titans di “Mr 2000 yd” Chris Johnsson, per New England i Minnesota Vikings di Favre (potrebbe non esserci, interrompendo la sua “leggendaria” striscia di 291 partite consecutive, 315 contando i playoffs) e il fuggitivo Moss… Trick or Treat Randy?

Gimli

Photo credit: AP Photo/Denis Poroy – AP Photo/Lenny Ignelzi

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